Sformato di carciofi con salsa Pecorino

•Carciofi (Rosa verde)

Il carciofo viene coltivato in Italia dal XV secolo, introdotto nel territorio Napoletano, si diffuse anche in Toscana e in altre regioni vicine con grande rapidità, apprezzato per i molteplici usi in cucina e fitoterapia.

•Ma come riconoscere un carciofo ben fresco?

I “petali” devono essere ben chiusi e stretti, compatti, rigidi al tatto e dal colore intenso, mentre le foglie e il gambo devono apparire freschi e sodi.

Inoltre, ricordate che più la pianta di carciofo è in stadio di ciclo di vita avanzata, più “fieno” interno presenterà: rimuovetelo aiutandovi con uno scavino o un semplice cucchiaino prima di cucinare i carciofi.

Tagliati a spicchi o a julienne, conquistano primi piatti, contorni e sformati.. . 🎶🎶🎶

Video ricetta del giorno

  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti

3 Carciofi
1 spicchio Aglio
2 Uova
2 cucchiai Olio evo
prezzemolo (qualche foglia)
100 g Mascarpone
40 g Parmigiano grattugiato
1 Limone
Burro, sale

Per la salsa Pecorino

100 g Pecorino
200 g latte
10 g Amido di Mais

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Passaggi

Per la salsa di pecorino: unite in un recipiente il latte ed il formaggio, lasciandoli riposare il frigorifero per 2 ore affinché il formaggio si reidrati.

Mondate i carciofi, tagliateli a julienne e riponeteli in un recipiente nell’acqua acidulata con il succo di limone.

Al momento della cottura, scolateli bene e conditeli con il sale, l’aglio, il prezzemolo tritato e l’olio.

Mettete i carciofi a cuocere in una padella ben calda a fuoco vivo, coperti con il coperchio. Una volta pronti, lasciateli freddare.

In un recipiente a parte, preparate il composto per lo sformato: mettete le uova, il sale, il mascarpone, il formaggio grattugiato e mescolate bene. Unite infine i carciofi cotti e frullate il tutto.

Imburrate e cospargete di formaggio grattugiato degli stampini monoporzione e versatevi il composto all’interno.

Cuocete gli sformatini in forno preriscaldato a 160°C per ale circa 40 minuti.

Al momento del servizio portate sul fuoco a bagnomaria la salsa di pecorino messa in ammollo, aggiungete l’amido precedentemente disciolto in pochissima acqua fredda e fate cuocere delicatamente fino a raggiungimento della densità desiderata.

Servite lo sformatino accompagnandolo con un cucchiaio di salsa al pecorino e dei carciofi a fette fritti come guarnizione.

Focus Cicoria di campo

Il nostro cuore sogna la primavera, siamo pronti ad accogliere sulla tavola primizie di campo. Per chi ha la fortuna di riconoscere le benefiche erbe spontanee, riportano all mente sapori antichi che meritano davvero essere riscoperti, una volta trovate, ma soprattutto gustate non potete più farne a meno.

Ogni zona d’Italia ne possiede, con varietà comuni ad altre che mutano a seconda delle condizioni climatiche.

Ne nominiamo una: CICORIA DI CAMPO (caccialepre, tarasacco, crespigno)

Si raccoglie tra marzo e novembre, ma è naturalmente all’inizio della primavera che è possibile reperire le piante più giovani e tenere che, a differenza di quelle dai gambi più spessi e sviluppati, saranno ideali anche da mangiare a crudo in insalata, per trarne il massimo dei benefici. Di cicorie selvatiche ne esistono davvero un’infinità, soprattutto nell’area del centro-sud, e portano nomi differenti a seconda dell’idioma popolare locale. Sbollentate e poi ripassate brevemente in padella con olio locale uno spicchio d’aglio, saranno ottime per farcire focacce e panini e accompagnare carni alla griglia.

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