Fish!, Palamós, Spagna: andateci per l’arredamento

Ho sempre voglia di tornare da Fish! e ogni volta mi dico che non devo tornarci. È indispensabile prenotare, soprattutto se vuoi un tavolo vicino alle finestre da cui guardare fuori la spiaggia di Palamòs e il mare illuminato dalla luce fioca dell’inverno. Attenzione però: non prenotare un tavolo vicino alla porta d’ingresso, non solo per via dell’aria di fessura che come mi aveva insegnato una prof delle medie “porta alla sepoltura” ma anche per via del rumore assordante che fa la porta ogni volta che i camerieri escono per servire i tavoli all’esterno. Bis quando rientrano. Calmiamoci, siamo in Spagna, o meglio Catalogna. Tutti mangiano, ridono e si divertono.

Ma cosa mangiano? Oggi menù fisso di Santo Stefano. Non lo sapevamo. Mio marito minaccia di andarsene perché proprio oggi voleva un’insalata e invece è obbligato a prendere 3 portate con pane, vino, acqua e cava per 25 euro. Vedo che la sua espressione inglese da David Niven diventa sempre più quella di un Enrico VIII. Per calmarlo gli ricordo che anche normalmente da Fish! non servono insalate e in ogni caso non siamo mai soddisfatti di quello che mangiamo. Lui ha la memoria corta ma un quoziente intellettivo alto. Mi chiede: “E allora perché ci siamo venuti?”. Risposta: “Perché c’è Wi-Fi e mi piace l’arredamento”.

In effetti Fish! ha uno charme da nave da crociera, tipo quella di Assassinio sul Nilo. Le pareti sono rivestite da persiane in legno verniciate di bianco e le panche sono ricoperte da cuscini a righe bianche e blu. Specchi e giganteschi acquarelli di pesci adornano quello che resta libero dei muri. La luce che entra dalle grandi vetrate riverbera sul bianco aggiungendo luminosità.

Il cameriere è un ultracinquantenne alle prime armi che non sa usare la macchinetta per prendere le ordinazioni. Enrico VIII, portiamo pazienza, non si sa mai, un giorno potremmo essere al suo posto.

Ci vuole di più a fargli capire cosa prendiamo che ad essere serviti…in un battibaleno ecco le portate. Antipasto: carpaccio di tonno appena uscito dal congelatore, con 4 capperi e 5 foglie di rucola. Leggero: niente condimento. Piatto principale: merluzzo in salsa verde, come lo faceva mia nonna (senza passione). Dessert: profiteroles (affetti da rachitismo). Caffè (non incluso nel menù) perché quello sì lo sanno fare.

Il giudizio del marito: è come mangiare alla mensa. Ma non quella di Hampton Court.

Informazioni pratiche

Fish!, 7 Passeig del Mar, Palamós