Sanvigilini

20141205_183609.I Sanvigilini sono dei biscotti preparati con pochi ingredienti ma dal sapore buonissimo; sono tipici del lago di Garda e più precisamente di Punta San Vigilio, da cui appunto deriva il loro nome.
Nascono nella leggendaria locanda, che si affaccia sul porticciolo di questo bellissimo luogo, gestita sino alla fine degli anni sessanta da un eccentrico personaggio britannico, il Signor Leonard Walsh.
Si dice che i Sanvigilini siano stati fatti preparare da Winston Churchill dopo la seconda guerra mondiale quando giunse a punta San Vigilio per un breve soggiorno.
Non si sa se la narrazione corrisponda a verità, ma sta di fatto che questi deliziosi biscotti per anni sono stati avvolti nel mistero con la loro ricetta, fino a quando qualcosa non è iniziato a trapelare e adesso hanno un posto fisso in tutte le pasticcerie e ristoranti di Garda.

Ingredienti:

– 500 gr di farina
– 200 gr di zucchero
– 200 gr di burro
– 150 di uva sultanina
– 3 uova intere
– 1 bustina di lievito
– buccia di 1 limone grattugiata
– 1 pizzico di sale

Preparazione

Mettiamo in ammollo l’uva sultanina in un pò di acqua tiepida e lasciamo riposare per 30 minuti.
Iniziamo a sbattere le uova con lo zucchero e quando avremo un bel composto omogeneo e spumoso aggiungiamo il resto degli ingredienti, aggiungiamo l’uva mescolata alla farina, il lievito, il burro sciolto, la presa di sale ed infine la scorza del limone.
Mescoliamo con cura in modo che si formi un impasto omogeneo e mettiamolo a riposare per 30 minuti in frigorifero, nel mentre accendiamo il forno e lo portiamo a 180 gradi.
foderiamo una placca da forno con della carta oleata e, trascorsi i 30 minuti, con l’aiuto di 2 cucchiai formiamo delle palline che metteremo sulla placca distanziandole fra di loro, cuociamo in forno per 20 minuti o comunque fino alla loro doratura ( tra una cottura e l’altra io vi consiglio di tenere l’impasto in frigorifero in modo che non si ammorbidisca troppo).
Lasciamo raffreddare su una grata e spolveriamo con zucchero a velo prima di servire.
Questi biscotti sono ottimi per accompagnare il tè del pomeriggio ma sono ottimi anche mangiati da soli o a fine pasto accompagnati da un buon bicchiere di Recioto.
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Torta rustica.

Ben trovati cari amici, finalmente dopo giorni di pioggia incessante è tornato il sole a trovarci e ha portato con se anche un pò di buon umore e di voglie inaspettate.
Per fortuna alle voglie inaspettate si può sempre porre rimedio, e io l’ho fatto appunto questa mattina con una buonissima Torta Rustica di pasta sfoglia.

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Una torta semplice da realizzare e adatta come aperitivo o antipasto.

Ingredienti:

– 2 rotoli di pasta sfoglia,
– 400 gr di ricotta fresca,
– 3 uova,
– 100 gr di provola dolce,
– 100 gr di Emmentaler DOP,
– 200 gr di pancetta affumicata,
– sale e pepe q.b.

Procedimento

Foderiamo una tortiera da 26 cm con un rotolo di pasta sfoglia, tenendo i bordi belli alti, procediamo poi a preparare il ripieno mescolando in una ciotola le uova, la ricotta fresca.
Una volta che il composto si è amalgamato bene uniamo i formaggi e la pancetta affumicata tagliati a pezzi piccoli e mescoliamo con un cucchiaio di legno in modo che gli ingredienti si amalghino bene tra loro, aggiustiamo di sale e pepe e procediamo con il versare il ripieno nella tortiera foderata.
Copriamo con un altro disco di pasta sfoglia e chiudiamo bene tutti i bordi, spennelliamo con un uovo e decoriamo la superficie come più vogliamo, io ho tagliato degli orsetti con un taglia biscotti giusto per invogliare la piccola ad assaggiare la torta rustica.
Cuociamo in forno caldo a 180 gr per circa 40-50 minuti, se vedete che la parte sopra prende troppo colore basta coprire con della carta stagnola..per la cottura vale sempre il controllo visivo e dello stuzzicadenti.
A cottura ultimata sforniamo e lasciamola raffreddare prima di servirla.

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Cannelloni a spirale ripieni di carciofi al burro e timo.

DSC07551..Finalmente dopo tanti giorni di cielo coperto e di pioggia ieri mattina il sole ha deciso di fare capolino e di regalarci qualche calda ora, portando un pò di calore e allontanando la tristezza dei giorni passati.
In casa mia regnava un’atmosfera di festa e come succede in questi casi, ho pensato di cucinare qualcosa di speciale per il pranzo della domenica, quindi ho aperto il mio frigo alla ricerca di tutti gli ingredienti e mi sono messa all’opera, Per il pranzo di ieri ho preparato dei cannelloni a spirale con ripieno di carciofi al burro e timo e il risultato è stato un vero successo.

Ingredienti:

– 180 gr di farina 00,

– 60 gr di farina di grano duro,

– 150 gr di patate,

– 10 cuori di carciofo,

– 2 scalogni,

– 100 gr di burro,

– 2 rametti di timo,

– 1 uovo e 6 tuorli,

– 3 cucchiai di olio di oliva extravergine,

– 50 gr di parmigiano a scaglie,

– sale e pepe.

Preparazione:

Cominciamo con il preparare la nostra pasta, uniamo le 2 farine con i tuorli e un pizzico di sale, impastiamo il tutto e lavoriamo l’impasto fino ad ottenere un panetto che lasceremo riposare tenendolo al coperto.

Passiamo ora alla preparazione del ripieno.

Prendiamo le nostre patate con la buccia e le mettiamo a lessare in abbondante acqua calda per 25 minuti, dopo di che le sbucciamo e le passiamo al passa verdure.

Passiamo ora alla cottura dei cuori di carciofo che cuoceremo in abbondante acqua salata dopo averli tagliati a spicchi.

A cottura ultimata mettiamo da parte 8-10 spicchi e il resto lo frulliamo con il mixer,uniamo la crema di carciofi alle nostre patate e mescoliamo.

Mondiamo e tritiamo finemente i 2 scalogni e facciamoli soffriggere in una padella con la metà del burro, uniamo il nostro passato di carciofi e facciamo insaporire aggiustando di sale e pepe, poi spegniamo e lasciamo raffreddare.

Quando il nostro ripieno è freddo lo possiamo mettere dentro ad un sacca a poche, ci servirà per farcire i nostri cannelloni.

Riprendiamo la nostra pasta e la stendiamo in una sfoglia sottile dalla quale ricaveremo delle strisce molto lunghe e strette, per fare questa operazione mi sono fatta aiutare dalla mia inseparabile macchina per la pasta.

Spennelliamo le strisce con l’uovo sbattuto e mettiamo al centro di ognuna il nostro ripieno di carciofi.

Richiudiamo la pasta e rifiliamo con un coltello mantenendo un pò di bordo, cerchiamo poi di arrotolarla su se stessa, alla fine otterrete quasi delle roselline.

Mettiamo a bollire l’acqua con del sale in una pentola capiente e nel mentre prepariamo il nostro burro fuso al timo.

Mettiamo il restante burro il una padellina e aggiungiamo il timo lavato, quando il burro sarà fuso provvederemo a togliere il timo.

Quando l’acqua prende il bollore aggiungiamo un goccio di olio, in questo modo la nostra pasta fresca non si attaccherà, e mettiamo a cuocere i nostri cannelloni per 5 minuti.

Scoliamoli e serviamoli conditi con il burro fuso e i restanti spicchi di carciofi, fatti saltare in padella con un filo di olio, aggiungiamo il grana a scaglie e il nostro piatto è pronto.

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Crostata di pere profumate al limoncello su pasta frolla al cioccolato.

Buon giorno a tutti voi caDSC08809.ri amici, oggi vi lascio la ricetta di una crostata che ho preparato la scorsa settimana che ha riscosso molto successo, la Crostata di Pere Profumate al Limoncello su Pasta Frolla al Cioccolato.

Una crostata che si presenta molto bene ed è una variante un pò diversa dalla solita torta pere e cioccolato e ideale per concludere una cena in bellezza.
Ma adesso passiamo alla ricetta.

 

Ingredienti per la pasta frolla:

– 220 gr di farina 00,
– 150 gr di burro,
– 70 gr di zucchero Eridania,
– 1 tuorlo d’uovo,
– 30 gr di cacao,
– un pizzico di vanillina,
– la scorza grattugiata di 1/2 limone biologico.

Ingredienti per le pere:
– 3 pere mature e sode,
– 300 gr di zucchero,
– limoncello q.b..

Ingredienti per la crema:
– 1 dl di latte,
– 1 dl di panna,
– 50 gr di zucchero,
– 2 uova.

– 100 gr di cioccolato fondente per guarnire.

Procedimento:

Prepariamo la pasta frolla lavorando 200 gr di farina con 130 gr di burro, che sia freddo e a pezzi, lo zucchero, il tuorlo, la vanillina, il cacao e la scorza grattugiata del limone.
Impastiamo fino ad ottenere il classico panetto di pasta frolla, deve presentarsi molto omogeneo nel colore, e lasciamolo riposare in frigorifero per 30 minuti avvolto nella pellicola.
Passiamo ora a preparare le pere, sbucciamole, tagliamole a metà e priviamole del torsolo e dei semi.
Versiamo in un tegame 1 lt di acqua alla quale aggiungeremo lo zucchero e il nostro limoncello, per la dose di limoncello lascio fare a voi in base ai vostri gusti..io ne ho usato circa mezzo bicchiere, e portiamo a bollore lasciando poi sbollentare per 2 minuti.
Aggiungiamo quindi le nostre pere tagliate a metà e lasciamo cuocere a fuco dolce per 20 minuti, a cottura ultimata le scoliamo e le lasciamo sgocciolare.
Riprendiamo ora la pasta frolla e, con l’aiuto della carta da forno, tiriamola con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile.
Prendiamo lo stampo della tortiera e rivestiamolo completamente, il lato positivo di questo stampo è che non ha bisogno ne di essere imburrato e ne infarinato, bucarelliamo la pasta frolla, copriamola con un foglio di carta forno e versiamoci sopra dei fagioli secchi e facciamo cuocere in forno caldo a 180 per 20 minuti.
Adesso non rimane che preparare la crema, in un tegame mettiamo il latte con la panna e lo zucchero e portiamo a bollore, a parte sbattiamo leggermente le nostre uova, e non appena il latte arriva a bollore uniamo anche le uova.
Prendiamo ora la pasta frolla cotta e mettiamo le pere tagliate a fette con la punta rivolta verso il centro e copriamo con la crema, tritiamo il cioccolato fondente e spargiamolo sulla crostata.
Rimettiamola nel forno caldo a 180° per altri 20 minuti.
Sfornatela e lasciate raffreddare prima di servire.
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Il casatiello napoletano

Ben ritrovati a tutti, oggi vi lascio una ricetta che definirei “fuori stagione”, infatti ieri mi sono messa all’opera e ho pasticciato con farina,lievito e acqua e ho preparato il Casatiello, tipico rustico salato che si prepara per il giorno di Pasqua, ma io andando contro corrente l’ho preparato ieri soddisfacendo una voglia che mi portavo dietro da qualche mese e il risultato non ha deluso le mie aspettative.
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La ricetta originale prevede lo strutto come “grasso”con cui incordare l’impasto che regala una morbidezza e una friabilità davvero unica al rustico, il suo ripieno è molto ricco che accoglie provolone dolce e formaggi tipici della zona, ma anche salumi vari e in particolare salame napoli e ciccioli.
Io ho apportato qualche piccola modifica nell’esecuzione del mio Casatiello, ma il risultato è stato un vero successo..
Per la realizzazione del Casatiello ho utilizzato le farine 00 e Manitoba di Tibiona, un valido aiuto nella preparazione degli impasti, nel ripieno invece ho utilizzato il pecorino stagionato che ha dato un tocco in più nel sapore.
E adesso vediamo insieme come realizzare questo rustico

Ingredienti:

– 400 gr di farina 0 Manitoba,
– 200 gr di farina 00,
– 330 gr di acqua,
– 12 gr di lievito fresco di birra,
– 180 gr di strutto fresco di macelleria (io ho preferito usare il burro al posto dello strutto, il quantitativo è lo stesso),
– 10 gr di sale,
– 1 cucchiaio di pepe macinato al momento.

Per il ripieno:

– 150 gr di provolone dolce,
– 100 gr di formaggio filante tipo caciocavallo (ma va bene qualsiasi altro tipo di formaggio filante disponibile in casa),
– 200 gr di salame tipo napoli,
– 80 gr di pancetta dolce,
– 40 gr di pecorino, io ho usato il pecorino della Masseria Capasa,
– 1 cucchiaio di pepe nero macinato.

Procedimento:

Iniziamo con il preparare il lievitino sciogliendo il lievito in 100 ml di acqua ( presi da totale ) al quale aggiungeremo 95 gr di farina( presi dal mix di farine ), mescoliamo bene fino ad ottenere una crema liscia e priva di grumi, copriamo con della pellicola e facciamo lievitare per 30′ in un luogo caldo e al riparo dalle correnti d’aria.
Una volta pronto il lievitino possiamo procedere con il preparare il resto dell’impasto, versiamo il lievitino nel mix di farine e aggiungiamo l’acqua restante, cominciamo ad impastare fino a quando non otterremo un impasto asciutto.
Ora aggiungiamo lo strutto (nel mio caso il burro) a temperatura ambiente e in piccole dosi facendo attenzione che sia ben assorbito prima di aggiungerne dell’altro, continuate fino all’esaurimento dello strutto, aggiungiamo il sale ed impastiamo fino al suo totale assorbimento, aggiungiamo poi il pepe e impastiamo per bene.
Non avendo una planetaria che mi aiutasse in questa operazione, mi sono avvalsa dell’aiuto di un raschietto con il quale sono riuscita a raccogliere tutto l’imposto morbido senza nessun problema.
Il risultato finale sarà un impasto liscio e lucido, che si tira ma che non si spezza, formiamo una palla con il nostro impasto e mettiamola in una ciotola che copriremo con della pellicola.
Lasciamolo lievitare lontano da correnti d’aria e al caldo per 3 ore o fino a quando non abbia triplicato il suo volume.
Trascorso il tempo rompiamo la lievitazione rovesciando l’impasto su un piano di lavoro che sia sufficientemente lungo per farci stare tutta la sfogliata, con le mani poi apriamo delicatamente gli estremi dell’impasto rovesciato e pieghiamo a portafoglio piegando prima il lato destro e poi sopra quello sinistro.
Tagliamo via dalla parte inferiore una piccola porzione di impasto e lasciamo poi riposare il tutto per 30 minuti.
Io a questo punto ho diviso il mio impasto in 2 parti e ho realizzato 2 Casatielli più piccoli.
Ora molto delicatamente e con la’aiuto di un mattarello stendiamo la pasta tirandola in un rettangolo lungo, largo circa 25-30 cm e dallo spessore di 1 cm.
Passiamo quindi a farcire il rettangolo, iniziamo con lo spargere la metà del pecorino grattugiato sulla sfoglia, mettiamo poi i formaggi e i salumi, finiamo con una spolverata di pepe nero appena macinato e con il restante pecorino grattugiato.
Molto delicatamente iniziamo ad arrotolare la sfoglia partendo da un lato lungo e arrotolandolo stretto.
Ultimato il nostro rotolo mettiamolo in una tortiera, con la base per ciambella, precedentemente imburrata, decoriamo con le uova mettendole ad una distanza equa tra loro e fermandole con delle strisce di pasta, ottenuta dall’impasto precedentemente tagliato, formando una croce.
Mettiamo il casatiello a lievitare per altre 2 ore o fino a quando non raddoppia il suo volume, dopo di che, facendo attenzione a non spezzare la lievitazione, spennelliamo la superficie con un tuorlo sbattuto con un goccio di latte.
Portiamo il forno a 200° abbassandolo poi a 180° nel momento in cui introduciamo i rustici per la cottura che dovrà durare 45 minuti.
Nei primi 30 minuti non aprite il forno, trascorso questo tempo controllate la cottura con l’aiuto di uno stuzzicadenti.
Sfornate e lasciate raffreddare su una grata da forno.
Il casatiello si conserva molto bene per qualche giorno, basta avere l’accortezza di tenerlo avvolto in un canovaccio e all’interno di un sacchetto di plastica.
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Rotolo di vitello alle noci

Buon giorno a tutti, oggi vi lascio la ricetta dell’ arrosto che mi piace preparare per le occasioni speciali, oggi vediamo come preparare un buon Rotolo di Vitello alle Noci, per questa ricetta ho deciso di usare il formaggio Le Grouyère DOP che con il suo gusto più deciso, riuscirà a dare al mio rotolo un sapore diverso ma che si sposerà alla perfezione con le noci e il prosciutto.
Un piatto che di sicuro piacerà molto ai vostri commensali.

Ingredienti:

– 1 fetta di fesa di vitello del peso di 600 gr ( per un arrosto per 4 persone),
– 100 gr di prosciutto cotto affettato,
– 100 gr di Le Grouyère DOP tagliato a fettine,
– 40 gr di gherigli di noci,
– 40 gr di burro,
– 5 dl di latte,
– sale e pepe q.b.

Procedimento:

Prendiamo la carne di vitello e, dopo averla sgrassata, battiamola leggermente.
Adagiamoci sopra il prosciutto, la fontina e i gherigli di noci spezzettati, arrotoliamo bene la nostra fesa ben stretta con uno spago di cucina, questa è la parte più difficile da realizzare, di solito non sono mai stata molto brava nel chiudere gli arrosti, ma poi facendo una ricerca su internet ho trovato la soluzione a questo mio grosso problema..quindi se anche voi condividete questo mio problema, vi consiglio di cliccare qui e seguite tutti i passaggi, vedrete come questa operazione risulterà facile e veloce.
Dopo aver chiuso il rotolo adagiamolo in una casseruola con il burro e facciamolo rosolare in modo uniforme insaporendo poi con un pizzico di sale e pepe.
Bagniamo con il latte e procediamo con la cottura a fuoco basso per circa 1 ora e 30 minuti, se volte ottenere un fondo di cottura più cremoso potete sostituire una parte del latte con della crema da cucina, il risultato sarà ottimo.
A cottura ultimata lasciamo intiepidire il rotolo e serviamolo tagliato a fette e accompagnato dalla sua salsina, se quest’ultima dovesse presentarvi un pò grumosa passatela con il mixer e vedrete che diventerà cremosa al punto giusto.

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La Pearà

Oggi vi voglio parlare di un piatto tipico di Verona che si chiama Pearà, in realtà non è un vero e proprio piatto, ma bensì una salsa che noi veronesi usiamo per accompagnare il bollito della domenica.
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Le origini di questo piatto non sono molto sicure, ma la leggenda racconta che la Pearà fu inventata dal cuoco del re longobardo Alboino.
Di fatto la storia racconta che Alboino, dopo aver sconfitto Cunimondo, dopo essere divenuto re, costrinse Rosamunda, sua sposa, a bere del vino da un calice ottenuto dal cranio del padre morto; in seguito la povera Rosamunda cadde in una forte depressione lasciandosi quasi morire di fame e si dice che il cuoco di re Alboino in questo frangente e mosso a pietà dalla sorte della sua nuova regina, decise di creare un piatto che le potesse dare energia e sostentamento e che l’ aiutasse a rimettersi in forze.
Da qui la nascita della Pearà, un salsa che si ottiene dalla cottura del pane vecchio con del brodo e tanto pepe, difatti “Pearà” tradotto significa “pepata”.
Questa salsa nelle cucine veronesi non manca mai nei periodi freddi e accompagna sempre il bollito che di solito si prepara la domenica, ma la potete trovare anche come specialità tipica anche nei migliori ristoranti di Verona.
La ricetta originale prevede l’uso della “miola”, cioè del midollo di bue, ma come ben sapete ormai è diventato fuori legge, se comunque voi avete la possibilità di acquistare della carne da un contadino di fiducia potete usarlo, altrimenti nessuna paura, la salsa viene buona lo stesso.
Ma vediamo come poterla realizzare in casa.

Ingredienti:

– 500 gr di pane vecchio grattugiato,
– 1 litro di brodo misto caldo,
– 100 gr di parmigiano grattugiato,
– 2 cucchiaini di pepe macinato fresco,
– 25 gr di burro,
– 25 gr di olio evo,
– sale e pepe q.b.

Procedimento:

Per la preparazione e la cottura della pearà dovrete munirvi di una tegame in coccio, ma se volete potete provare ad usare anche una pentola anti aderente.
Per prima cosa dobbiamo far sciogliere il burro con l’olio, una volta che si sono amalgamati bene aggiungiamo il pan grattato e mescoliamo, avendo l’accortezza di non far prendere il colore a quest’ultimo, aggiungiamo anche il pepe ed infine il brodo caldo a filo e poco alla volta in modo da ottenere una crema.
Lasciamo cuocere dolcemente per un paio di ore, girando spesso con un cucchiaio di legno, ma fate attenzione a non raschiare la crosticina che si creerà sul fondo, potrebbe compromettere il gusto della vostra pearà.
La dose di pepe da mettere nella salsa va in base ai vostri gusti, io ad esempio la preferisco poco pepata, in modo che sia più delicata e adatta anche per i bambini o per le persone che non conoscono questa salsa.
A fine cottura e prima di servirla in tavola aggiungiamo il formaggio grattugiato e regoliamo di sale e pepe, in caso servisse, mescoliamo con cura e serviamo in tavola, con la carne mista bollita e con un buon cotechino.

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Spero di avervi dato un’idea nuova per il pranzo della domenica.