“Gnudi”

Ora…..voglio spendere due parole per spiegare a chi non è toscano come me il nome di questo piatto. La traduzione della parola “gnudi” in italiano, non è altro che “nudi”. Perché? Semplicemente perché sono l’interno dei ravioli, quindi i ravioli “gnudi”. Sono un ricordo della cucina povera toscana, soprattutto maremmana e mugellese, in epoche in cui la sfoglia di farina e uova era un lusso per le famiglie contadine, e quindi si accontentavano del ripieno, fatto con erbe di campo, spesso spontanee, e ricotta, un simil-formaggio, ottenuto dal siero di latte che rimaneva dalla cagliata del formaggio, per questo motivo il nome ri-cotta….oggi questo è un piatto tutt’altro che povero, al quale abbiamo aggiunto parmigiano grattugiato, noce moscata e sostituito le erbe di campo con bietole e spinaci. Il risultato sono questi gnocconi grossi quanto una pallina da ping pong, tondi, alcune volte a forma di quenelle, ma la particolarità è che devono essere morbidissimi, che si sciolgono in bocca, e leggeri, perché bisogna saper dosare le uova e la farina. Piacciono molto ai bambini, e direi che si possono preparare anche per i bambini che hanno già compiuto l’anno di vita, a cui sono state inserite già le uova nell’alimentazione, vista la loro consistenza morbida e la loro semplicità. Mangeranno un piatto completo e sano, abituandosi al gusto un pochino più forte degli spinaci che sarà addolcito dalla delicatezza della ricotta.


Gnudi

Per una trentina di gnudi:

 

  • Una confezione da 1 kg di spinaci surgelati
  • Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Uno spicchio d’aglio
  • 500 g di ricotta (di solito si usa quella di pecora, ma potete usare benissimo la vaccina)
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 2 uova
  • 100 g di farina 00 (per gli intolleranti o i celiaci benissimo la farina di riso
  • Sale e noce moscata qb

Per condire:

  • 50 g di burro
  • Un bel ciuffo di salvia
  • Parmigiano grattugiato

 

In una padella soffriggere lo spicchio d’aglio(che poi toglierete) nel cucchiaio d’olio, aggiungere gli spinaci e  aggiustare di sale. Cuocere per 10 minuti. Dovranno essere piuttosto asciutti. In caso cuciniate per un bambino potete omettere il soffritto e lessare direttamente gli spinaci in acqua. In tal caso, a fine cottura, dovrete scolarli molto bene, strizzandoli in modo da fargli perdere completamente l’acqua di cottura. La stessa cosa vale per la ricotta, e per far questo dovete metterla a scolare almeno una mezz’ora prima di cucinare. Quindi….Tritare molto bene gli spinaci con una mezzaluna, o con un coltello, per i bambini frullateli. Mescolare alla ricotta e aggiungere le uova, la farina, il parmigiano grattugiato, la noce moscata e un pizzico di sale. Formare delle palline con il composto, io uso un cucchiaio per fare le palline di gelato, così vengono tutte uguali,  della giusta dimensione, passare in poca farina e cuocere in acqua bollente salata fino a che non vengono a galla. Scolare e mettere in una pirofila. Per il condimento: in una padella sciogliere il burro e aggiungere le foglioline di salvia, lasciar scurire leggermente  (burro nocciola) è versare sugli gnudi, dopodiché spolverare con una bella manciata di parmigiano grattugiato. Servire caldi….

 

P.S. Potete condirli con  un sughetto leggero di pomodoro fresco e basilico….comunque ottimi!