Sformato di patate e verza – Tessa G.

La nostra amica Tessa G. ci suggerisce un bel piatto per far mangiare la verdura ai nostri bambini in modo gustoso , Sformato di patate e verza.

Sformato di patate e verza

Vediamo, passo passo, come si prepara

Ingredienti :

  • 800 g di patate lesse
  • 300 di verza sbollentata
  • 3 uova
  • 100 g di speck a fette
  • 150 g di scamorza a fette
  • Formaggio grattugiato
  • Pan grattato
  • Sale
  • pepe

Preparazione:

In una pirofila unta d’olio e spolverata di pan grattato, distribuire il primo strato di patate passate, senza schiacciarle (io le faccio cadere direttamente nella pirofila mentre le passo, così restano soffici).

Condire con un po’di sale.

Preparare il secondo strato, distribuendo un composto ottenuto mescolando, uova, formaggio (4 cucchiai circa),verza sminuzzata, speck, scamorza, sale e pepe.

Chiudere lo sformato con l’altra metà delle patate, sempre passate e non schiacciate, affinché i riccioli restino soffici ed areati.

Cospargere la superficie con abbondante formaggio grattugiato, un po’di pan grattato, olio(oppure fiocchetti di burro), sale e pepe.

Cuocere in forno già caldo a 200° per 30 minuti circa, finché non sarà ben dorato.

Informazioni:

  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Tempo di cottura: 60 minuti
  • Tempo totale:  90 minuti

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Approfondimenti

Il cavolo cappuccio e il cavolo verza sono due sottospecie della ben nota Brassica oleracea L., pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee; in botanica, il cavolo cappuccio è noto col nome di “capitata“, mentre il cavolo verza è detto “sabauda“.

Il cavolo cappuccio ha foglie levigate e rientranti, raggiunge facilmente i 50cm di altezza e la parte edibile è costituita dal germoglio centrale che, come all’esterno, può essere di colore verde o rosso (a seconda della qualità); entrambi i tipi di cavolo cappuccio (verde o rosso) vantano le stesse caratteristiche botaniche, chimico-nutrizionali (salvo il contenuto in pigmenti) e di coltivazione.

Il cavolo verza è molto simile al precedente ma possiede foglie rugose con numerose grinze e protrusioni.

Il cavolo cappuccio e il cavolo verza possono essere classificati in base al momento di raccolta; ne esistono di precoci, estivi e tardivi, anche se, dal punto di vista dietetico, come la maggior parte delle Brassica oleracea L. (soprattutto i cavoletti di Bruxelles), costituiscono un ortaggio dal consumo tipicamente invernale.

La loro resistenza al freddo rappresenta una caratteristica fortemente “auspicabile” poiché, in presenza di basse temperature, la maggior parte delle verdure e dei frutti (apportatori di vitamina C) “dovrebbero” scarseggiare o addirittura scomparire (eccezion fatta per le patate che, dal canto loro, necessitano la cottura prolungata con abbattimento della vit. C in esse contenuta).

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/cavolo-verza-cavolo-cappuccio.html