Risotto alla crema di scampi – Patrizia

La nostra amica Patrizia ci invia questo splendido risotto alla crema di scampi, delicato e profumato viene considerato un piatto tradizionale della cucina mediterranea.

risotto-alla-crema-di-scampiRisotto alla crema di scampi

Vediamo, passo passo, come si prepara

Ingredienti:

  • 12 scampi medi
  • 1 barattolino di crema di scampi
  • riso qualità carnaroli
  • uno spicchio di
  • peperoncino
  • prezzemolo
  • sedano
  • cipolla
  • vino bianco
  • passata di pomodoro
  • panna da cucina
  • sale
  • olio evo

Preparazione:

Pulire gli scampi aprendoli dal dorso togliere la polpa e mettere da parte le teste aprire sul dorso gli ultimi quattro scampi togliendo il filo nero.

Per il brodo mettere le teste degli scampi a bollire in un pentolino con sedano e cipolla

Nel frattempo adagiare gli scampi in una padella larga con aglio olio e peperoncino fare andare un po’ e sfumare con vino bianco, aggiungere la passata di pomodoro facendo attenzione che sia di ottima qualità.

Fare cuocere il tutto per 1 ora il sugo non deve essere troppo denso quindi aggiungere acqua se si addensa , ora mettere uno mestolo di brodo preparato con le teste ed aggiungere il riso in quantità necessaria aggiungere anche un barattolino di crema di scampi e far cuocere il riso

Infine aggiungere tre cucchiai di panna da cucina decorare con i scampi aperti e servire

Buon appetito!

Informazioni:

  • Tempo di preparazione: 30  minuti
  • Tempo di cottura: 60 minuti
  • Tempo totale: 90 minuti

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Approfondimenti

Come i gamberi, anche gli scampi sono soggetti a forti alterazioni enzimatiche (imbrunimento e liberazione di ammoniaca) e batteriologiche (liberazione di ammoniaca e putrescenza).
Per evitare che anneriscano e degradino, gli scampi appena pescati necessiterebbero l’immediato abbattimento di temperatura; al contrario, qualora dovessero raggiungere la vendita al dettaglio in forma “fresca”, per logica, dovrebbero presentare (anche dopo pochissimo tempo) un imbrunimento (tendente al verde) della testa che, col passare del tempo, si estende fino ad alcune zone del carapace. Al fine di contrastare quest’ultimo processo, è molto diffuso il mantenimento cromatico degli scampi tramite l’addizione con solfiti, i quali conservano efficacemente il pigmento naturale del carapace ma non interrompono con altrettanta efficacia la proliferazione batterica; d’altro canto, questi additivi dovrebbero NECESSARIAMENTE figurare sull’etichetta alimentare poiché, seppur addizionati in quantità innocue per la salute umana (opinabile), sono comunque molecole potenzialmente allergizzanti e responsabili di reazioni istaminiche molto gravi (shock anafilattico e/o morte).
Per valutare la freschezza degli scampi è quindi necessario ricorrere ad un’analisi olfattiva e tattile piuttosto che visiva; mediante l’aggiunta dei solfiti, gli scampi tendono a mantenere un colore soddisfacente anche dopo parecchi giorni dalla cattura ma, ciò che non tradisce l’esperto, sono l’odore e la compattezza dell’animale.

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/scampi.html