Pizza scarole e formaggio
vi presento la mia pizza di scarole con lievito madre, stavolta mi sono voluto sbizzarrire con un impasto che prevedesse prefermento ed autolisi parallela, quindi l’inizio dell’impasto con 24 ore di anticipo rispetto all’orario di cottura previsto
INGREDIENTI
Prefermento
- 120gr farina
- 65gr acqua
- 35gr Pasta Madre
Autolisi
- 200gr farina
- 120gr acqua
Impasto finale
- prefermento
- autolisi
- 100gr farina
- 115gr acqua
- 9gr sale
Farcitura
- scarola
- olive nere denocciolate
- aglio
- capperi
- pinoli
- uva passa
- sale
- olio di oliva
- dadolata di formaggio (provola affumicata)
la sera precedente predisporre sia il prefermento che l’autolisi
il mattino successivo concludere l’impasto assemblando il resto degli ingredienti, quindi impastando insieme il prefermento, l’autolisi, il resto dell’acqua, la farina e il sale (questo poco prima di inserire tutta la farina)
dobbiamo ottenere un panetto liscio e non eccessivamente tenace, poniamolo in lievitazione per 3-4 ore
dividiamo in due la massa totale formando quindi due panetti e riponiamoli a lievitare fino al raddoppio o comunque verificando con il sistema della pallina di impasto o il test del dito
intanto iniziamo a predisporre la farcitura, prendiamo le scarole già sbollentate e saltiamole in padella con un filo di olio, trito di aglio, capperi, olive nere, ancora olive nere ma solo denocciolate e per chi vuole pinoli e uva passa (precedentemente ammollata)
prepariamo una dadolata di formaggio a pasta semi dura (ottima la provola sia normale che affumicata)
stendere il primo panetto e posizionarlo nella teglia (io uso una teglia in ferro blu, consigliatissima) quindi distribuiamo la farcitura in maniera omogenea
stendiamo il secondo panetto e andiamo a sigillare la pizza in teglia, avendo poi l’accortezza di praticare dei forellini per evitare il rigonfiamento dell’impasto in cottura
cottura in forno a 180° fino a raggiungere una doratura omogenea,
BUON APPETITO
Con questa ricetta partecipo a #Panissimo27, organizzata da Barbara e Sandra, ospitata per il mese di Febbraio nel blog di Terry Giannotta, I pasticci di Terry !
Dopo la nostra pizza di scarole (o meglio, la mia pizza), sono andata a vedere la tua… Ahahahah, soprattutto volevo vedere come stendevi e adagiavi la parte di sopra … 😛
Ah quante differenze, vero? Mi sa che questo commento lo capiremo solo io e te… 😉
P.S.
Hai dimenticato di mettere i capperi ieri…
non ne avevo in casa e tu non li volevi
questa della ricetta non mi aveva soddisfatto per i limiti del forno, purtroppo non riuscivo ad avere una cottura diversa e come avrei voluto con quel forno
mi spieghi qual è il sistema della pallina o del dito per vedere la lievitazione completata o raddoppiata
SISTEMA DELLA PALLINA
a fine impasto prelevi un pezzetto dal totale e ci formi una pallina che metterai in un bicchiere pieno di acqua, la pallina dovrebbe affondare, conservi il bicchiere accanto al tuo impasto in lievitazione, quando la pallina sale a galla la lievitazione è completa
SISTEMA DEL DITO
premendo delicatamente ma con decisione il dito nell’impasto questo può avere tre comportamenti
1) l’impronta lasciata dal dito risale velocemente ….. impasto non pronto, devi aspettare ancora (se provi appena finito di impastare il buco si riassorbe all’istante)
2) l’impronta lasciata dal dito risale molto lentamente ….. hai il tempo di preriscaldare il forno ed infornare
3)l’impronta lasciata dal dito non scompare e resta la fossetta …… impasto che ha superato la lievitazione ottimale, puoi provare ad infornare al volo ma il risultato potrebbe essere compromesso, se aspetti ancora saprà addirittura di acido
grazie . gentilissimo e professionale . quante cose mi hai spiegate che non sapevo . io mi accorgo con il raddoppio dell impasto . . non si finisce mai di imparare . grazie .
grazie . gentilissimo e professionale . quante cose mi hai spiegate che non sapevo . io mi accorgo con il raddoppio dell impasto . . non si finisce mai di imparare . grazie . vado un po ad occhio si dice
mi potresti dire dove trovo il malto d orzo a benevento . metto un po di miele negli impasti, però vorrei provare il malto . grazie se mi risponderai . vorrei fare una pizza un po più dorata sul cornicione .
lo trovi da Orlacchio in Via Napoli n. 70
http://www.orlacchiosrl.com/
grazie . secondo te, meglio il miele o malto ? pensavo che orlacchio avesse solo prodotti dolciari.
hanno due funzioni completamente diverse e non sono intercambiabili tra loro miele e malto