Ingredienti
800 g di farina 00
1 pizzico di sale
200 g di burro
acqua 150-200 ml ( dipende dalla farina)
500 g di ABBA E MELE (decotto)
200 mandorle
scorza di 2 arance
Procedimento
Spellate le mandorle e per facilitare questa operazione scottatele in acqua bollente per 5 minuti. Asciugatele, passatele in forno a tostare qualche minuto e tritatele finemente. Grattugiate la scorza delle arance. Versate il decotto in una casseruola e scaldate a fuoco minimo, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua, portate ad ebollizione facendo restringere leggermente, quindi aggiungete le mandorle tritate finemente riducendole in polvere e mescolate sino a raggiungere una consistenza omogenea, ne troppo molle, ne troppo soda, tenendo presente che una volta fredda, diventerà più compatta. Il composto ottenuto viene chiamato pistiddu.
Impastate la farina con un pizzico di sale e acqua q.b. partite da 150 ml aggiungendone poca per volta sin quando l’impasto la richiede, alternando con il burro morbido. Dovrete ottenere un panetto liscio ed elastico.
Stendete la sfoglia sottile e tagliate tante strisce rettangolari da 14-15 cm di lunghezza e circa 5 di larghezza. Con il pistiddu fate dei cilindretti più piccoli delle strisce di sfoglia. Adagiateli sopra e chiudete i lembi e unite gli estremi della pasta. Utilizzate una rotella dentata per rendere delicato il disegno della sfoglia. Mettete in forno a 170° per un minimo di 10 minuti. Considerate che la sfoglia non deve colorare ed il composto non deve sobbollire dentro al forno, deve rimanere all’interno della pasta. A mio gusto personale, io adoro le tiricche che si sporcano un pò, cioè quelle dove il ripieno fuoriesce leggermente fuori.