Spaghetti con le cicale di mare

Spaghetti con le cicale di mare

Gli spaghetti con le cicale di mare non sono facili da trovare al ristorante, ma quando vi capita sceglieteli perché ne vale proprio la pena.

Impariamo, intanto, a farceli a casa nostra.

Le cicale di mare sono crostacei che hanno poca polpa (bisogna sporcarsi le mani e succhiare il carapace per gustarla), ma sono molto saporite e danno un notevole gusto, se utilizzate per un condimento alla pasta o in una zuppa.

Una cosa molto importante è la freschezza; andrebbero acquistate ancora vive, perché, una volta morte, sono soggette ad un processo di disidratazione che rende vuote le corazze. Per questa ragione, quando le acquistate vi consiglio di cucinarle subito.

spaghetti con le cicale di mare
spaghetti con le cicale di mare

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg. di cicale di mare (canocchie)
  • 5 spicchi d’aglio
  • 1 peperoncino
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • olio evo
  • cognac
  • 20 gr. di burro

Preparazione

Mettere in un grosso tegame 2 spicchi d’aglio, un goccio d’olio, le cicale e accendere il fuoco. Rigirare i crostacei e farli insaporire 5 minuti.

Adesso tenere da parte 1 cicala per porzione che servirà come guarnizione; una metà di cicale tagliarla a pezzetti eliminando la testa e la coda; alla metà restante togliere il guscio e conservare solo la polpa chiara da mangiare.

Prendere una padella, versarci dell’olio, gli spicchi d’aglio rimasti, un po’ di prezzemolo tritato e il peperoncino a pezzetti; fare soffriggere e unire tutte le cicale eccetto quelle per guarnire il piatto. Cuocere un paio di minuti e bagnare col cognac; sfumare e spegnere.

Cuocere al dente la pasta; scolarla e saltarla in padella aggiungendo un mestolino di acqua di cottura, una noce di burro e le cicale intere di guarnizione. Servire con una bella manciata di prezzemolo fresco tritato e una cicala intera per piatto.

Un piatto prelibato da veri intenditori.

 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.