Donna protagonista: ieri, oggi e torta a piani

Qualsiasi sia stato il suo nome nella storia, la vera “protagonista” è sempre stata la donna; nascosta, oscurata con un cammino colmo di ostacoli, di pregiudizi e per una sorta di rivincita karmica, ricco di traguardi, soddisfazioni e vittorie.
Nelle antiche civiltà considerata la regina della famiglia e della comunità, nell’antica sapienza greca considerata ignorante da utilizzare come agnello sacrificale; secondo Euripide non ignorante bensì il peggiore dei mali; inesistente per Platone; incomplete ed imperfette per Aristotele; ed ancora, secondo Pitagora alla base del caos c’era la donna. A Roma per l’infedeltà c’era punizione la morte, sorte del tutto opposta per le mogli dei grandi imprenditori. Nel Medioevo, considerata da una parte un essere angelico e spirituale, dall’altra maligno e stregonesco. Nel ‘600 perseguitate con accuse di stregoneria e conseguenti accanimenti e roghi. Nell’ ‘800  lavoratrice, con peso importante per economia e società, ed è qui che parte l’ancora attuale lotta della donna.
Nel 1909 negli Stati Uniti, è stato festeggiato il primo Woman’s Day, iniziativa puramente socialista per ottenere maggiori diritti. Durante la II Internazionale Socialista, i membri del Congresso spinsero per l’organizzazione di eventi e manifestazioni a livello globale per promuovere le “suffragette”. L’invito fu raccolto dal partito socialista americano ed il 23 febbraio 1909 si festeggiò la prima giornata dedicata alla Donna. L’anno successivo questa iniziativa venne ripresa alla Conferenza internazionale delle donne socialiste e venne istituita la Giornata Internazionale della Donna in tutti i paesi che partecipavano alla Conferenza. Festeggiata negli states l’ultima domenica di febbraio, in altri paesi il 19 marzo, questa cadenza ormai annuale venne interrotta durante il periodo della prima guerra mondiale e, nel 1921, fu ripresa e istituita l’8 marzo, data che voleva ricordare una manifestazione femminile anti-zarista repressa a S.Pietroburgo nel 1917, causa scatenante della Rivoluzione Russa. In Italia la prima Giornata Internazionale della Donna fu festeggiata nel 1922 in seguito ad una iniziativa del partito comunista italiano.
Ci tengo particolarmente a dire però, che oggi non è una festa, oggi dovrebbe essere una giornata di rispetto, per gli anni di lotta che ci fanno vivere in ciò che viviamo, che sicuramente non è lo schifo in cui vivevano all’epoca, dovrebbe essere una giornata di rispetto, non un mazzolino spelacchiato di mimose donato da chi non ha neanche capito il senso della giornata, non ubriacarsi in discoteca perché giustificate, non un motivo per farsi vedere disinibite in giro. Rispetto per se stesse e per la dignità per cui combattiamo da 109 anni e per cui continueremo a combattere. E non vuole essere di morale, piuttosto è un almeno capite per quale motivo oggi abbiamo diritti come persone a prescindere dal sesso. Ed io sinceramente, preferisco non fare auguri alle donne, preferisco dedicare una ricetta a tutte coloro che vivono situazioni difficili, non si sentono a loro agio in questo mondo, vengono sfruttate, maltrattate, vengono date per scontate e si sentono inferiori, che tra questi è il peggiore dei mali.
Una torta a piani, con ricetta e procedimento semplice, a forma di fiore per esprimere la delicatezza che ci appartiene e dal sapore deciso per ricordarci quanta forza e  rispetto ci dobbiamo portare.

Ecco gli ingredienti:
6 uova
400 gr di zucchero
400 gr di farina 00
200 gr di farina integrale
1 fialetta di aroma di mandorle amare
2 bustine di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
300 ml di acqua naturale
170 ml di olio di semi di girasole
1 pizzico di bicarbonato

500 gr di ricotta
4 tuorli
500 ml di latte
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di fecola di patate
1 fialetta di aroma al limone
scorza di 1 limone

limoncello q.b. per la bagna
fiori finti LAVATI
scarpa in cioccolato

Da questi ingredienti escono fuori due torte rettangolari.
In una coppa, montate le uova con il pizzico del sale e lo zucchero. Unite a filo l’acqua, l’olio, il lievito setacciato e la farina integrale. Unite la farina 00, la vanillina e l’aroma di mandorle amare. In ultimo aggiungete il pizzico di bicarbonato. Imburrate ed infarinate due teglie rettangolari e versate il composto in entrambe. Infornate a 180° per circa 25 minuti. Una volta pronte, lasciatele intiepidire su di una gratella, e con 3 coppapasta per torte di dimensioni diverse, coppate i 3 strati della torta. Con un coltello, dividete tutti e 3 i fiori in due parti (per farcirli). Ovviamente potete utilizzare anche dei semplici cerchi.
In una pentola, unite lo zucchero e la fecola, mischiate con una frusta ed unite il latte a filo. Portate sul fuoco e cuocete finchè non si addensa. Una volta pronta, fuori dal gas, unite l’aroma al limone, la scorza del limone e lasciatela raffreddare mescolando di continuo. Una volta fredda, unite la ricotta precedentemente lavorata in una coppa con un cucchiaio. Coprite la crema con la pellicola trasparente e fatela riposare 15 minuti in frigorifero.

Sistemate il primo strato di torta su di un piatto o vassoio da portata e bagnatelo con il limoncello. Versate la crema in un sac-à-poche e ricoprite il primo strato. Adagiate il secondo strato di torta, bagnate anch’esso. Procedete così con tutte e 3 le torte. Adagiate un piano sull’altro, con l’aiuto della crema.
Decorate la naked cake con del pan di spagna colorato di rosso (colorante liquido) cospargendo i bordi, con dei fiori finti precedentemente puliti e a cui avete ricoperto lo stelo con pellicola trasparente ed infine adagiate in cima la scarpina di cioccolato comprata o realizzata da voi, io ho realizzato la scarpa sbriciolando in una coppa il resto della torta, ho unito del cioccolato bianco fuso e del colorante rosso liquido, con le mani ho creato un composto compatto e con uno stampo di plastica per scarpe (comprato su amazon) ho creato la forma. 15 minuti in freezer, tirata fuori e adagiata come topper.
Conservate in frigorifero fino all’utilizzo ed anche dopo.

Pubblicato da debhpassionecucina

Mi piace l'arte in ogni sua forma. Asociale, Antipatica, Ansiosa Autodidatta. Amo sperimentare. Ricette prêt-à-porter

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