Frittelle di carnevale di Suor Colomba

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Le frittelle di carnevale di Suor Colomba sono per me il dolce di carnevale per eccellenza. Mi richiamano alla mente la mia infanzia. Suor Colomba era una persona veramente speciale. Di origine sarda, è arrivata da noi giovanissima (io non ero ancora nata). E’ stata per ben 41 anni la suora dell’asilo nel mio paese. Con lei sono cresciute parecchie generazioni di bambini. Sempre molto attiva nell’asilo ma anche in parrocchia. Quando arrivava il martedì grasso era una festa per tutti, non solo per i bambini dell’asilo ma anche per quelli che ormai andavano a scuola, lei invitava tutti. Ovviamente, per l’occasione, preparava queste frittelle e non so davvero come facesse a farle per tutti! Purtroppo poi hanno chiuso l’asilo e lei è stata destinata ad un’altra struttura, sempre della congregazione di cui faceva parte. Si è trasferita quindi in centro a Genova e da noi ha lasciato un grande vuoto. Quando qualcuno del paese andava a trovarla l’avvisava prima così gli preparava queste frittelle. Purtroppo qualche anno fa ci ha lasciati definitivamente, ma le frittelle di carnevale di Suor Colomba sono rimaste nei ricordi di tutti noi… e anche nelle nostre papille gustative.

Per fortuna la sua ricetta non è andata persa grazie a Carla, l’amica di mia mamma, che abitando vicino all’asilo aveva con Suor Colomba un rapporto quotidiano. Eh! Quante volte quando ero all’asilo facevo capolino dal cancelletto per andarla a salutare. L’anno scorso sua figlia Enrica, mia amica, mia ha dato la ricetta e l’ho fatta diverse volte, che buone e che ricordi! Io ho dimezzato le dosi perché l’ho fatte per noi e ne ho data qualcuna anche a mio padre (purtroppo mia mamma non può mangiare dolci). Se però avete ospiti raddoppiate. Non posso dirvi quante ne vengono fuori perché dipende anche da quanto le fate lunghe. Ah dimenticavo, dovete munirvi di un imbuto dalla bocca larga più di un centimetro, meglio 1,5. Oppure fate come me ne prendete uno di plastica e lo tagliate. In alternativa, potete usare una bottiglietta di plastica privata della base (ma è meglio ungerla internamente per far scorrere l’impasto), oppure in una sac à poche tagliando la punta della misura di cui sopra.

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INGREDIENTI (circa 4/5 persone):

  • 500 g. farina
  • ½ litro di latte
  • Buccia grattugiata di 1 limone
  • ½ bicchierino di grappa
  • ½ dado di lievito di birra
  • 1 pizzico di sale
  • Olio per friggere
  • Zucchero semolato per “impanare” le frittelle
  • 2 dita di latte per far sciogliere il lievito

PROCEDIMENTO

4 ore prima della frittura preparare, in una capiente bacinella, l’impasto di farina, latte, grappa, limone e pizzico di sale. Dopo 3 ore, quindi 1 ora prima della frittura, sciogliere il dado di lievito con un pizzico di zucchero e un poco di latte leggermente tiepido. Aggiungerlo all’impasto e amalgamare bene. Il composto ottenuto deve avere la consistenza di una pastella, né troppo liquida né troppo dura. Quindi, se necessario, aggiungere farina se troppo liquido, o latte se troppo sodo. Coprire e lasciar lievitare.

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In una padella per frittura far scaldare abbondante olio (io uso olio di semi di arachide). Prepararsi un vassoio o un piatto e cospargerlo di zucchero semolato. Prendere l’imbuto (o la sac à poche con buco largo), mettere dentro una parte di impasto

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e farlo colare nella padella con l’olio caldo. Iniziare dal centro e man mano spostarsi girando intorno, con un movimento continuo formando una spirale. Lasciar cuocere fino a doratura e dopo capovolgere la frittella.

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Una volta pronta farla colare e passarla, ancora calda, nello zucchero semolato.

Facciamo lo stesso procedimento fino a terminare l’impasto.

……. Una volta finito l’impasto …peccato. Sono spettacolari. Le frittelle di carnevale di Suor Colomba sono troppo buone.

Evviva carnevale!

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4 Risposte a “Frittelle di carnevale di Suor Colomba”

    1. Grazie. Eh si, veramente tanti ricordi! Una persona veramente speciale!E che buone le sue frittelle!

  1. Che meraviglia e che nostalgia!!!Grazie per aver scritto assieme alla ricetta anche la storia che accompagna queste delizie…!

    1. Grazie Elena. Hai ragione tanta nostalgia, ma anche consapevolezza di essere stati fortunati a conoscere una persona così meravigliosa.
      Ciao
      Claudia

I commenti sono chiusi.

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