La nostra amica Lucia G. ci invia queste splendide focacce farcite con scarole miste (verdure). Questo tipo di focaccia chiamata anche pizza rappresenta un piatto tipico campano che si arricchisce con l’aggiunta di olive denocciolate.
Vediamo, passo passo, come si preparano
Ingredienti:
- Scarola mista
- olive denocciolate
- farina 00
- farina di segale
- farina integrale
- lievito di birra
- uovo
- latte
- zucchero di canna o miele
- olio di mais
- semi di sesamo
- olio evo
- aglio
- sale q.q.
Preparazione:
Pulire le scarole (verdure) , lessarle in acqua salata bollente scolare e ripassare in padella con olio evo e aglio.
Aggiungere le olive snocciolate e cuocere per 5 minuti, a cottura ultimata metterle da parte.
Preparare un lievitino con un circa 100 grammi di farina 00, 50 grammi di farina di segale e 50 integrale, sciogliere mezzo pezzetto di lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua e mezzo bicchiere di latte tiepido ed aggiungere un pizzico di zucchero di canna o la punta di un cucchiaino di miele mescolare bene e far crescere per circa un’ora.
Quando è raddoppiato di volume aggiungere mezza tazzina di olio di mais, un uovoed un pizzico di sale.
Impastare ed aggiungere la farina circa 300 grammi.
Lavorare l’impasto e quando diviene liscio e morbido mettere a crescere .
Dopo una mezz’ora stendere l’ impasto e riempire con le scarole precedentemente ripassate in padella.
Chiudere e spennellare con tuorlo d’uovo e mettere un pizzico di semi di sesamo.
Far crescere per un 20 minuti.
Infornare a 180 gradi per 20 minuti in forno a temperatura.
Ed ecco pronte le focacce scarole di Lucia G.
Informazioni
- Tempo di preparazione: 30 minuti + 2 ore lievitazione
- Tempo di cottura: 20 minuti
- Tempo totale: 2 ore e 50 minuti
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Approfondimenti
Nel linguaggio comune, per indivia si intende una tipologia di “insalata” (ortaggio a foglia) di forma aperta a “cespo” o chiusa a “germoglio”; l’indivia è di colore bianco, giallo e (solo ai vertici del cespo) tendente al verde.
L’indivia è un ortaggio tipico del bacino del Mediterraneo e, in Italia, viene ampiamente consumata sia cruda (in insalata), sia cotta (lessata, alla romana e farcita). Nella classificazione botanica, l’indivia è collocata nella famiglia delle Asteraceae e nel Genere Cichorium, mentre il nome proprio della Specie corrisponde a Cichorium endivia L.
Le varietà più diffuse di indivia si differenziano in latifolium, anzi detta scarola, e crispum, conosciuta col termine di riccia. Esiste una varietà di indivia che, mediante un processo di “forzatura o artefazione”, acquisisce una forma “a fusto” o “a sigaro”, una consistenza croccante, ed un sapore più dolce ma meno amaro; si tratta dell’indivia belga o cicoria di Bruxelles.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/indivia.html