Caplàz – Cappellacci di zucca ferraresi

cappellacci
Ingredienti:
una zucca violina grande
200 g di parmigiano grattugiato
100 g di pecorino grattugiato
Noce moscata grattugiata al momento
Pangrattato (nel caso l’impasto risulti troppo umido)
10 uova
1 kg di farina 00

Tagliare la zucca senza sbucciarla e metterla in forno a 180 gradi nel forno ventilato lasciandola cuocere finché bucandola con una forchetta risulterà tenera. Con un cucchiaio grattare via la polpa e metterla in un colino a farla asciugare. Una volta verificato che la polpa non perda più liquidi metterla in una ciotola e lavorarla un po’ con una forchetta. Aggiungere il parmigiano grattugiato e il pecorino e una generosa grattugiata di noce moscata. Infine per rendere il ripieno meno liquido aggiungere un po’ di pangrattato. Iniziare quindi a preparare la sfoglia impastando per ogni uovo 100 g di farina. Per questa quantità di ripieno occorreranno circa 10 uova. Lavorare la pasta a lungo affinchè diventi bella liscia, poi lasciarla riposare in frigo avvolta da pellicola per una mezz’oretta prima di utilizzarla.

Tirare la sfoglia con l’apposita macchinetta e tagliarla a quadretti abbastanza grandi. Mettere un cucchiaino di ripieno in mezzo ad ogni quadrato di pasta e richiuderlo a triangolo e successivamente a tortello facendo attenzione che i bordi aderiscano bene. 

Essendo le dosi molto generose, a meno che non abbiate in programma un pranzo con tante persone, consiglio di congelarne una parte. A tal fine è necessario far bollire i cappellacci per pochi istanti in acqua non salata, altrimenti quando li cuocerete si romperanno. Scaldare quindi una pentola d’acqua con un goccio di olio e scottare per pochi secondi i cappellacci tuffandoli nell’acqua bollente una decina alla volta e lasciandoli asciugare su un canovaccio pulito. Una volta asciugati congelarli.

Come condimento oltre ai classici ragù e burro e salvia, consiglio di provare facendo sciogliere una noce di burro in padella, aggiungere un cucchiaio di miele e farci saltare dentro i cappellacci. Servire con una generosa grattugiata di pecorino e semi di papavero.

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