Trofie al Pesto Genovese

Da buoni (mezzi) liguri non potevano mancare le Trofie al Pesto Genovese in questo blog! 🤩
Potete anche accompagnare il piatto con patate e fagiolini!
☝🏼 un consiglio: occhio a non esagerare con i pinoli perché una dose eccessiva potrebbe rendere il pesto colloso!

Trofie al Pesto Genovese

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni3 portate
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti per le Trofie al Pesto Genovese:

  • basilico
  • olio extravergine d’oliva
  • Parmigiano Reggiano DOP
  • pinoli
  • trofie

Strumenti utilizzati:

  • 1 Tritatutto Beko
  • 1 Pentola

Preparazione delle Trofie al Pesto Genovese:

  1. 1️⃣ – Puliamo bene le foglie di basilico sotto l’acqua corrente.

    Nel frattempo mettiamo a bollire l’acqua per le trofie

  2. 2️⃣ – Mettiamo il basilico appena lavato in un frullatore/mixer ed aggiungiamo olio, pinoli e parmigiano reggiano.
    Frulliamo finché non diventa cremoso.

  3. 3️⃣ – Condiamo le trofie con il pesto

    Buon appetito!

N.B.

All’interno del nostro blog potete trovare altre ricette per condimenti ➡️ qui ⬅️

⭐ Ricordate di offrire i formati di pasta adatti e di tagliare gli alimenti in sicurezza, in base all’età e alla capacità di masticazione del vostro bambino!

Il piatto dei piccoli sarà composto per la maggior parte da carboidrati, aggiungendo sempre olio extravergine di oliva o, in rari casi, burro, e cercando di non esagerare con fibre e proteine.

Potete facilmente trovare guide ai tagli sicuri su libri e sul web.

Noi abbiamo trovato molto utile “Lo svezzamento è vostro!” di Pediatra Carla.

Ovviamente, per preparare ricette per lo svezzamento, fate sempre riferimento al vostro pediatra di famiglia! 👪🏻

⚠️ Teniamo a specificare che non siamo nutrizionisti pediatrici, ma che Il blog di SvezziamoCi è stato creato in base alla nostra esperienza da neogenitori! Tutte le ricette per lo svezzamento sono frutto di confronti con il nostro pediatra di famiglia, una consultazione ulteriore con una nutrizionista e di numerose letture di libri sullo svezzamento e ricerche sul web.

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