In ogni famiglia che si rispetti esistono le ricette tipiche, quelle che sanno di casa e che ognuno di noi ricorda fin dall’infanzia. Spesso sono piatti tipici, altre volte sono semplicemente ricette che si ha l’abitudine di fare. Questa ricetta è veramente un classico biscotto italiano, ma per una di noi ha un significato particolare. Siamo infatti delle studentesse fuorisede e ogni tanto, quando manchiamo da casa da mesi, arriva il meraviglioso “pacco da giù”. In questo caso il pacco arriva dalla Sardegna e purtroppo le sue tempistiche non sono esattamente rapide.. Ma si sa, le mamme ci tengono a fare le sorprese, a cucinare qualcosa con le proprie mani per i figli lontani. Ecco, questi biscotti non mancano mai tra le sorpese (ovvero le cose non esplicitamente incluse tra le tonnellate di cibo richieste) e provocano sempre quella magnifica sensazione di casa unita al piacere di pensare che qualcuno ha cucinato qualcosa (con immenso amore) esplicitamente per te. Ebbene, questo preambolo nasce per arrivare a dire che questi biscotti hanno l’enorme pregio di durare a lungo, purchè conservati in un recipiente ben chiuso. Sono quindi un’ottima colazione sana e gustosa e possono tranquillamente essere cucinati ogni paio di settimane e durare a lungo.. a meno che non li finiate prima!!
Ingredienti
- 300 gFarina 00
- 50 gOlio di semi
- 50 gvino bianco
- 4 gCremor tartaro
- 4 gbicarbonato
- 1uovo
- 1 bustinavanillina
Per decorare
- q.b.Zucchero di canna
- q.b.vino bianco
Preparazione
In una ciotola abbastanza capiente rompete l’uovo, versate l’olio, il vino, il bicarbonato e il cremor tartaro, lo zucchero e la vanillina e sbattete con una forchetta. Otterrete un composto omogeneo e cremoso.
Unite ora la farina poco per volta, inizialmente vi sarà comodo mescolare con la forchetta. Quando il composto avrà iniziato a prendere consistenza continuate impastando con le mani. Dovrete ottenere un panetto liscio e compatto ma dalla consistenza piuttosto morbida.
In due ciotoline separate preparate del vino bianco e dello zucchero di canna. A questo punto potete iniziare a formare i vostri tarallini.
Prendete una porzione di impasto e lavoratela con le mani ottenendo un serpentino non troppo sottile. Create dei taralli richiudendo gli estremi del filo di pasta uno sull’altro, esercitando una leggera pressione in modo da fissarlo per bene.
Passate una sola superficie del tarallo così ottenuto prima nel vino e poi nello zucchero di canna. Ripetete le i passaggi per tutti i taralli ottenuti, fino al termine dell’impasto. Sistemateli in una teglia foderata di carta forno con la superficie zuccherosa verso l’altro.
State attenti a non disporli troppo ravvicinanti l’uno all’altro poiché in cottura tenderanno a lievitare e gonfiarsi.
Cuocete a 200° in forno preriscaldato per circa 15-20 minuti. Mi raccomando, controllateli sempre in cottura, potrebbe essere necessario più o meno tempo a seconda del forno.
Sfornateli e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente. Appena tiepidi saranno pronti da gustare!
Davvero buoni non solo a colazione ma tutte le volte che un certo languore ci tenta.
Ora ne preparo un po’ mi è venuta voglia di dolcezze ma non voglio esagerare con le calorie.Vado mmmm