Loverie: le golosità di carnevale

Loverie: le golosità di carnevale

Loverie

Per loverie, le golosità di carnevale, si intende tutto ciò che è gustoso, goloso, ma non necessariamente dolce.

Nei tempi addietro infatti, nei giorni di giovedì, sabato,  domenica, lunedì e del martedì di carnevale,  in molti paesi della Romagna, si vendevano le loverie dei giorni “grassi”, tali ingredienti venivano disposti su delle panchette messe tutte in fila e addobbate con nastri e cordelle di seta.

Le panchette o bancarelle vendevano ogni prelibatezza sia dolce che salata ed in particolare: sfrappole, ravioli ripieni di mostarda, castagnole, polpette in umido, carne alla brace, piadina, pani salati e dolci, praticamente ogni ben di Dio!!!

La gente passava, comprava e mangiava, la pance si riempivano e le tasche si svuotavano perché poi sarebbe arrivata la Quaresima e, in ogni casa, il paiolo sarebbe stato attaccato alla chiodella di una trave nella camera del fuoco e avrebbe ripreso a bollire nel camino solo il giorno di Pasqua.

Da Wikipedia: Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l’elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l’uso del mascheramento.

La parola carnevale deriva dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), forse influenzata anche dal latino vale (quasi fosse “carne, addio!“), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima

I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima inizia con il Mercoledì delle ceneri.

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