Ingredienti
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320 g Farfalloni
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1,5 kg Broccoli
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q.b. Curcuma in polvere
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q.b. Olio extravergine d'oliva
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1 spicchio d'aglio (in camicia)
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q.b. Pepe nero (facoltativo)
Preparazione
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- Pulite e lavate bene i broccoli ricavandone delle cime. Pulite bene la parte del tronchetto centrale privandolo delle sporgenze e della parte più dura fino a ricavarne solo il cuore .
- Mettete a bollire dell’abbondante acqua salata .
- Mette a cuocere le cime dei broccoli ed il cuore del tronchetto.
- In una padella mette a scaldare dell’olio e fate imbiondire lo spicchio d’aglio in camicia .
- Quando saranno quasi cotte versate nella padella le cime dei broccoli (non tutti, conservate qualche cimetta per decorare il piatto alla fine) ed il tronchetto (che dovrà risultare oramai tenero) e fate insaporire soffriggendo leggermete e poco dopo unite la curcuma ed un pò d’acqua di cottura dei broccoli e lasciate cuocere.
- Mette a cuocere i farfalloni nell’acqua di cottura dei broccoli.
- Terminato di cucinare ed insaporire le cimette ed il trochetto, trasferite tutto all’interno di un frullatore ad immersione. Se volete a piacere potrete unire un pizzico di pepe macinato ed un’altro pò di curcuma. Frullate il tutto aiutandovi con un goccio d’olio extra vergine d’oliva ed un pò di acqua di cottura dei broccoli fino ad ottenere una crema mediamente densa che passerete all’interno di un chinos (colino a maglia stretta) per renderla setosa e vellutata.
- Poco prima della cottura, scolate i farfalloni all’interno della padella unite la crema e terminate la cottura aiutandovi con un pò d’acqua di cottura nel caso dovesse asciugare troppo.
- Impiattate terminado ogni porzione con delle cimette di broccoli ed un giro d’olio extra vergine.
- Buon appetito …….
Curiosità
Il broccolo (Brassica oleracea var. italica), chiamato anche cavolo broccolo, è una varietà di Brassica olereacea, la grande famiglia di piante conosciute comunemente come cavoli e che comprende numerose varietà molto diverse di aspetto. I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature.
Viene coltivato in varie zone d’ Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell’area mediterranea, più precisamente dell’area compresa fra Grecia, Turchia, Siria e Isola di Cipro. Da quest’area fu portato in Italia e già al tempo dei Romani era consumato ed apprezzato (come suggerisce anche il nome scientifico). È un ortaggio molto conosciuto.(fonte Wikipedia)