Arancine da buffet al Radicchio rosso di Treviso IGP

Il mio incontro con il “Fiore d’inverno” è stato idilliaco dal primo momento, un amore a prima vista, non lo conoscevo assolutamente, essendo molto raro dalle mie parti.
Mi ha stuzzicato tanto il dover abbinare i sapori della mia terra a questo stupendo radicchio rosso di Treviso igp.
Con questa ricetta partecipo alla challenge organizzata dall’Associazione Italiana food Blogger AIFB e dal Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP

IL RE DELLE TAVOLE INVERNALI

Per essere l’autentico radicchio rosso di Treviso IGP deve provenire d’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbiancamento , che avviene dopo la raccolta, a partire da novembre .
I mazzi vengono posti nelle vasche con acqua corrente di risorgiva e dopo circa quindici giorni si procede alla toelettatura, lavaggio e confezionamento, cioè con germogli regolari e compatti che tendono a chiudersi compatti all’apice.
La sua forma inconfondibile lo rende unico nell’aspetto, gradevolmente amarognolo e croccante. Perfetto per le preparazioni a crudo ed eccezionale nelle sue declinazioni, dagli antipasti , ai primi piatti, ai secondi ed infine anche come contorno o base per dessert.


LA CULTURA DEL CIBO

La specie denominata Cicorium Intybus è presente fin dalla notte dei tempi come cicoria selvatica ma, è il continuo lavoro di selezione massale e il miglioramento delle tecniche di produzione a farne il pregiato e famoso Radicchio Rosso Di Treviso IGP.
La sua presenza in area veneta potrebbe essere collocata già nel cinquecento come dimostrano alcuni studi iconografici, un esempio è un quadro di Leandro Da Ponte intitolato ” le nozze di Cana (1579-82) dove rappresenta una scena con delle ceste di prodotti ortofrutticoli tra cui alcuni radicchi rossi.

LA MIA RICETTA “IN PIEDI”
Da Siciliano puro sangue non potevo che abbinare questo splendido Radicchio rosso di Treviso IGP al classico cibo di strada, adesso diventato anche gourmet, servito come antipasto oppure, molto richiesto negli apericena, sto parlando dell’arancina, una volta considerata cibo povero o da mangiare per strada.
Il ripieno delle arancine una volta erano i classici gusti al ragù di carne oppure al burro, adesso i ripieni sono molto variegati ed io ho voluto proporre l’arancina al radicchio rosso di Treviso IGP.




arancine al radicchio di treviso
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni20
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

INGREDIENTI PER LE ARANCINE AL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO IGP

  • 500 griso Arborio
  • 1 bustinazafferano
  • 1 lbrodo vegetale
  • q.b.sale
  • q.b.pangrattato
  • q.b.pepe
  • 40 gburro
  • q.b.olio di semi di arachide (per friggere)

RIPIENO

  • 250 gbesciamella
  • 250 gradicchio rosso di Treviso IGP, tardivo

Strumenti

  • 2 Tegami
  • 1 Ciotola
  • 1 Vassoio
  • 1 Schiumarola
  • Carta assorbente

Preparazione

  1. Per preparare le arancine da buffet al radicchio rosso di Treviso IGP, iniziate col mettere 1 litri di brodo vegetale in un tegame ed aggiungete il riso, il burro, lo zafferano, il sale ed il pepe.

    Lasciate cuocere fino al completo assorbimento del brodo, mescolando ogni tanto per non far rapprendere il riso.

    Disponete il riso in modo molto largo sulla ciotola e lasciate raffreddare per 1 ora.

    Nel frattempo in un’altra ciotola preparate il ripieno, mescolando la besciamella ed il radicchio rosso di Treviso IGP tagliato a striscioline.

    in un’altra ciotola preparate una pastella mescolando, della farina 00 e dell’acqua, non molto solida ma, molto liquida, vi servirà per immergervi le arancine prima della impanatura.

    A questo punto, con le mani bagnate, prendete 30 g di riso e mettetelo sul palmo della mano in modo da formare un incavo e mettete un cucchiaino di ripieno, prendete altri 30 g di riso e ricoprite il ripieno, formate l’arancinetta stringendo il composto con le mani, in modo che si compatti, dandogli la forma ovale.

    A questo punto immergete l’arancina nella pastella precedentemente preparata e subito dopo nel pangrattato, compattando perbene.

    Adesso friggete le arancinette in abbondante olio ben caldo “180°” fin quando non saranno ben dorate, toglietele dall’olio con la schiumarola e ponetele sul vassoio ricoperto con carta assorbente. Servite ancora calde o tiepide.

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Pubblicato da In cucina con amore

Mi presento, Sono Giorgio Raccuglia, classe 1976, nato a Termini Imerese prov. di Palermo. Amo cucinare e far cucinare, adoro il salato, il dolce, insomma mi piace il buon mangiare.

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