La maison Kammerzell, Strasburgo

Una certa categoria di turisti diffida dei ristoranti turistici. A volte si sbagliano.

La maison Kammerzell all’ombra della Cattedrale di Strasburgo. Foto: diplomatica

La maison Kammerzell non potrebbe essere in una posizione più sospetta: nella piazza della Cattedrale, tra bancarelle di tovaglie tessute a macchina nei Vosgi e cicogne di pezza vendute come portafortuna un po’ ingombranti. Qua e là suonatori di cornamusa, e non sono neanche scozzesi. Non mancano gli stagionali dello spettacolo per i quali è sempre bassa stagione, vestiti da Chewbacca o quando gli va bene da Yoda.

Nonostante questi indizi di alta concentrazione turistica, snobbare la maison Kammerzell sarebbe un grosso errore. È vero, gli avventori non sono in prevalenza alsaziani ma la gastronomia è autentica, lo stile è ineguagliabile, e il conto non ha un impatto distruttivo sui tuoi risparmi. E poi, essendo un posto che piace tanto agli stranieri, impiega camerieri che non disdegnano di parlare inglese.

Abbi l’accortezza di prenotare il tuo tavolo con un paio di giorni d’anticipo, soprattutto se sei in un gruppo da 6 e vuoi la tanto agognata nicchia al primo piano, qui chiamata ‘alcôve’, affrescata con scene di vita medievale (ma perché si chiama alcova? Forse non le ho guardate bene). Arrivando noterai che sopra la porta c’è scritto 1427. Sì, è l’anno in cui è stato costruito il primo nucleo dell’edificio. Successivamente, nel 1467 e poi nel 1589 furono aggiunti i piani superiori con le caratteristiche facciate rivestite da pannelli di legno intagliato.

Choucroute strasbourgoise, maison Kammerzell. Foto: diplomatica

Il salone al primo piano è quello con l’atmosfera più suggestiva, grazie alle sue grandi vetrate a fondo di bottiglia e alla vista sulla Cattedrale. Per arrivarci, prendi la rampa di scale sulla destra dell’ingresso e salendo dai un’occhiata alle foto autografate che adornano la parete. Tra quelli che hanno mangiato qui ci sono due Papi e (una) Madonna, Tina Turner, Ronald Reagan, una sfilza di Presidenti de la République, e tante celebrità francesi sconosciute all’estero ma idolatrate nell’hexagone.

Il menù

Cos’avranno ordinato? Che domande, la choucroute aux trois poissons, il famoso piatto che fu inventato proprio in questo ristorante nel 1970 dallo chef Guy-Pierre Baumann. Ma c’è anche il fois gras, la presskopf, il coq au Riesling, la baeckeoffe, i waedele e  anche la tradizionale choucroute royale. Se sei in famiglia, ricordati di chiedere il menù bambino.

Choucroute aux trois poissons. Foto: diplomatica
E se invece non ti va di mangiare in una sala che sembra la scenografia del film Il nome della rosa, solo con gente più raccomandabile, scegli la terrazza, molto franco-francese, con il suo apposito menù.In conclusione, nonostante le apparenze la maison Kammerzell non è una trappola per turisti, anzi è une valeur sûre, una garanzia. Fammi sapere se un giorno finisci sul suo wall of fame.

Informazioni pratiche

Maison Kammerzell, hotel e ristorante, place de la Cathédrale, 67000 Strasburgo,  tel. 0033 (0)3 88 324214, e-mail: info@maison-kammerzell.com