Avocado e potere d’acquisto

Quante tartine all’avocado vale il tuo appartamento? E quante ne vale uno a Barcellona, a Sydney, o a San Francisco? La risposta è stata data da vari esperti che si sono resi conto di come le abitudini alimentari dei millennials siano incompatibili con il risparmio. Foody e modaioli, vanno matti per l’avocado, un penchant che ha un effetto drenante sul conto in banca.

Sono state effettuate delle stime basate sul mercato immobiliare e il costo di un toast in ciascuna città: per dare l’anticipo per un appartamento di 90 metri quadri in zona semi-periferica, a Città del Messico ti bastano 3123 tartine all’avocado; a Berlino te ne servono 6968; a New York 12135; e a Londra addirittura 24499.

A complicare ulteriormente il dilemma se sia meglio mettere da parte i soldi per un mutuo o gustare la tua preziosa tartina interviene il fatto che mangiare l’avocado equivale a investire in salute. Il consumo regolare di questo frutto favorisce la riduzione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi, aumentando il colesterolo buono e mantenendo il cuore in salute. Contrariamente a quanto si pensa, l’avocado non fa neanche ingrassare: anzi, è sufficiente mangiarne metà per aumentare il senso di sazietà tra un pasto e l’altro e di conseguenza regolare il peso corporeo.

Quindi, che fare?  Io direi che la salute è la prima cosa…

Come gestirlo

Per far maturare più in fretta l’avocado bisogna tenerlo in un sacchetto di carta, fuori dal frigorifero, meglio ancora se vicino a una banana o a una mela. No, non è una superstizione: la banana e la mela producono un gas, l’etilene, che facilita la maturazione.

Quando è maturo, puo essere conservato in frigorifero. Una volta tagliato, si ossida molto in fretta. Quindi bisogna immediatamente irrorarlo con del succo di limone, di lime o un filo d’olio.

Ricette

Guacamole

L’avocado toast in cinque ricette

Insalata di pasta e avocado

Colazione Messico e nuvole

Insalata di pollo e avocado