L’avocado toast è una mania che imperversa per l’Europa. Nata in California si è estesa in tutto il mondo, in particolare nelle zone in cui ci sono i fighetti. Eh già perché l’avocado toast farà pure bene alla salute ma lo si paga a caro prezzo, da vari punti di vista. Vuoi saperne di più? Leggi questo articolo.

Ingredienti

Preparazione

Per cominciare, estrai la polpa dell’avocado, mettilla in una ciotola, condiscila con un po’ di sale e succo di limone e schiacciala grossolanamente con una forchetta. Quindi spalma la polpa sulle fette di pane, dopo averle tagliate di uno spessore di circa due centimetri e averle tostate. Non lesinare sulla quantità di avocado. Non deve essere uno strato sottile.
Su una delle tartine aggiungi i semi di peperoncino e i germogli di soia.
Su un’altra le fette di pomodoro.
Condisci la terza tartina con delle foglioline di basilico tagliate a listarelle, la rucola e la feta sbriciolata.
In una padella antiaderente, friggi un uovo con una noce di burro. Quando è pronto, deponilo su una tartina all’avocado.
Per preparare l’ultima tartina, ti basta friggere il bacon in una noce di burro, fino a quando non è croccante. Aggiungilo sul toast, insieme a qualche fogliolina di basilico tagliata fine.

Note

La storia dell’avocado toast

Il frutto è originario dell’America centrale, probabilmente del Messico. Ma chi ha avuto l’idea geniale di metterlo sul pane? Difficile dare una risposta. Quello che si sa è che a San Francisco si mangiava già l’avocado toast nel 1885. Secondo Wikipedia, lo chef australiano Bill Grainger sarebbe stato il primo a includere l’agognata tartina nel menù del suo ristorante di New York, nel 1993. Da allora, il successo del toast è cresciuto in maniera esponenziale, anche grazie a Instagram.

A fette o spalmato?

E’ un po’ come per James Bond, che alla domanda: ‘Shaken or stirred?’ rispondeva…Ma come, non lo sai? Soprattutto su Instagram si nota una grande abbondanza di tartine con l’avocado tagliato a fette, talvolta sottilissime. Sarà pure più fotogenico ma io lo preferisco schiacciato e spalmato con la forchetta.