LA MIA STORIA

La Mia Storia| Presentazione Blog senza lattosio

LA MIA STORIA

La Mia Storia| Presentazione Blog senza lattosio
La Mia Storia| Presentazione Blog senza lattosio

La Mia Storia| Presentazione Blog senza lattosio

Ciao, mi chiamo Immacolata e sei benvenuta/o nella mia cucina di ricette senza lattosio.

Tutte le ricette pubblicate nel blog Latte di Mandorla sono state realizzate e fotografate da me con ingredienti biologici, naturali ma soprattutto Ricetta Senza Lattosio (pochissime a basso contenuto di lattosio su richiesta degli utenti).

Se vuoi scoprire il perche’, Seguimi, ti racconto la mia storia (vera e personale)!!!!

 

 

1 – La mia storia comincia cosi…

Dal 2000 ho iniziato a soffrire di forte meteorismo intestinale, cattiva digestione, ingrassavo poi dimagrivo, diarrea alternata a stitichezza, costantemente dolori addominali, forte nausea fino ad avere capogiri, soffocamento (causa allergia), lipotimia giornaliera. Fin qui era tutto gestibile.
Con il passare degli anni i sintomi sono peggiorati, ho avuto momenti di sconforto per la mia situazione di salute, non capivo cosa stava accadendo nel mio organismo e non conoscevo il modo per poter evitare tali sintomi o quantomeno dare un nome a questa ipotetica patologia.

La mia alimentazione era basata sostanzialmente a base di latticini, pasta e lievitati, cibi che ad oggi nella mia dieta non sono piu’ presenti. Ovviamente mangiavo senza preoccuparmi delle conseguenze (ignara dell’intolleranza al lattosio) mi concedevo quantita’ industriali e mangiavo negli orari impensabili, anche poco prima di andare a letto (non considerando ad un’eventuale conseguenza di reflusso).
Essendo napoletana e amante della pizza margherita, la mangiavo tutti i giorni a pranzo sostituendo il primo piatto.
Ovviamente gli anni passavano, la situazione peggiorava e non si riusciva ad individuare la problematica.

Correva l’anno 2006, una mattina mentre mi recavo al lavoro mi sono sentita male in macchina, un malore che mi ha cambiato la vita, per cui chiamo con un filo di voce il 118 e di corsa in ospedale.
Le corse in ospedale, per recarmi al pronto soccorso, erano diventate frequenti e psicologicamente insostenibili. Le diagnosi erano sempre le stesse: stress.

Il mio malessere intanto continuava a ripresentarsi ogni giorno, peggiorando sempre di piu’ fino al soffocamento e poi svenimento. Oltre a ripresentarsi ogni giorno, ormai era sovente presentarsi quasi sempre alla stesa ora: la mattina dopo aver fatto colazione, con latte e biscotti, durante la fase della digestione.

Era diventato insostenibile, non riuscivo a lavorare con dignita’, continuamente in malattia. Non mi sentivo piu’ una persona con diritti civili e morali ma un nonnulla. Non riuscivo ad avere una vita sociale con amici e parenti. Era diventato un tunnel senza uscita, vedevo solo il buio.

Mio marito comincia ad analizzare con cura i dettagli: l’ora in cui cominciavo a sentirmi male, cosa mangiavo e bevevo, se prendevo farmaci, in quale stagione dell’anno accadeva di piu’.
Debbo ringraziare mio marito (non e’ medico ma tanto giudizioso ), grazie a lui siamo riusciti a capire cosa stava accadendo nel mio organismo. Il mio corpo era avvelenato da un’alimento che ignoravo: il latte.

In pochissimo tempo finalmente i nostri dubbi si trasformano in certezze.
Iniziamo un percorso da autodidatti e profani, senza conoscere la materia della medicina, ci imbattiamo nella ricerca di centri specializzati per le allergie, intolleranze alimentari, gastroenterologo, proctologo, endocrinologo.
Durante le nostre ricerche ho scoperto di avere la tiroide di Hashimoto (malattia autoimmune), allergia (farmaci, inalanti, piante, pollini graminacee, ulivi, etc…etc…) intolleranze varie e gravi (farinacei, carne, latticini, orzo, mais, etc…etc..).

La diagnosi era chiara, attraverso il Breath Test: intolleranza grave al lattosio (a parere dei medici al limite dell’allergia).

Terminato il processo di individuazione della radice dei propri squilibri fisici, inizia ovviamente un nuovo percorso: il cambiamento.
2 – IL CAMBIAMENTO

Nella vita reale, quando cominciano i cambiamenti, si e’ soliti a rifiutarli perche’ l’essere umano cerca la stabilita’. La si cerca ancor di piu’ quando naturalmente si parla di salute.
Tutto cio’ che riguardava un approccio alternativo alla gestione della salute e del benessere grazie alla combinazione dei poteri di mente e corpo non mi era nuovo.
I cambiamenti sono iniziati sin da subito, adottando un’alimentazione senza lattosio, anzi e’ piu’ corretto sottolineare esclusione totale del lattosio in tutte le sue forme (farmaci, alimenti, bevande) eliminando tutto cio’ che subiva un processo di tasformazione industriale con presenza di tracce di lattosio.
In pochissimo tempo ho imparato come leggere le etichette, ho adottando uno stile di vita sano, acquistando solo prodotti freschissimi, di produzione locale, nazionale o prodotti fatti in casa da me.
Col il tempo restavo sempre piu’ sbalordita, scoprire la presenza del lattosio nella maggior parte prodotti industriali e da forno, era scioccante. La ricerca del prodotto senza lattosio era diventato un incubo: era presente ovunque! Fino a quel momento non mi ero mai resa conto di quanto lattosio fosse presente in ogni dove.

Pian piano ho cominciato a studiare la chimica, le reazioni dei vari componenti negli alimenti, trascorrevo le notti (di giorno lavoravo) a leggere libri di medicina. Era diventato fondamentale scoprire se un giorno avessi potuto guarire dall’intolleranza al lattosio con la sola esclusione del lattosio.
Oggi posso confermare, per esperienza personale, che dopo ben 3 anni di astinenza dal lattosio sono guarita. Guarita, non e’ inteso che ad oggi posso mangiare cibi contenenti lattosio ma sta a sottolineare che esiste la possibilita’ di miglioramento da i tanti sintomi e disagi che per reazione provoca il lattosio.
L’astinenza totale del lattosio oggi mi ha eliminato la sintomatologia del reflusso gastroesofageo, meteorismo intestinale, nausea, cattiva digestione, acidita’ di stomaco, mal di testa, nervosismo. Evidentemente il mio corpo si e’ disintossicato ma nel corso degli anni non ho mai avuto un momento di debolezza, ho continuato il mio percorso verso il benessere psicofisico, e indirizzarmi verso la guarigione.

 

3- VERSO LA VIA DELLA GUARIGIONE…

Capita sovente che, nel momento in cui si presenta la problematica dell’intolleranza al lattosio, di chiedersi quale sia l’alimentazione corretta da seguire.
In realta’ di alimenti da poter imbandire le nostre tavole sono sufficienti per regalarci dei menu’ gastronomici altrettanto gustosi e prelibati (vedi tutte le ricette presenti in questo blog).
L’unica attenzione a cui dobbiamo prestare e’ l’eliminazione dei latticini, lattosio e i suoi derivati; tuttocio’ avviene leggendo attentamente le etichette, nonche’ gli ingredienti, riportate su ogni singolo prodotto in commercio che si acquista.
Concederci un prodotto delattosato va valutato in conseguenza ai valori del BREATH THEST ; personalmente non li adopero perche’ ci sono tanti alimenti alternativi altrettanto gustosi che integrano il fabbisogno giornaliero.
E’ ovvio che ci sono pareri contrastanti sull’eliminazione totale dei latticini; la mia esperienza, mi ha insegnato che l’eliminazione totale dei latticini aiuta a raggiungere un miglioramento fisico: riequilibro del colon, reflusso gastroesofageo, meteorismo intestinale, tosse secca, asma, diarrea alternata con stitichezza, vertigini, nausea, senso di gonfiore addominale con conseguente cattiva digestione, etc…etc… tutti sintomi legati all’ intolleranza al lattosio.
I suddetti sintomi sono scomparsi dopo cure farmacologiche ed esclusione totale del lattosio in ogni sua forma.

Il miglioramento fisico ha un forte impatto sul miglioramento psicologico e quindi tutto cio’ consente di rivivere serenamente i contesti sociali che abbiamo per un tempo abbandonato (vedi le cene con gli amici, viaggi vacanze, pranzi per le festivita’).
Quando parlo di completa astinenza intendo anche la completa eliminazione dei farmaci contenete lattosio.

Oggi, posso confermare che sto bene
4- PERCHE’ NASCE IL BLOG DI RICETTE SENZA LATTOSIO “LATTE DI MANDORLA”

Nel 2006 non esistevano, in rete, blog specifici di ricette per l’intolleranza al lattosio. Neanche quando ho deciso di aprire il mio blog nel 2011. Pertanto ho sentito l’esigenza di aiutare chi come me era in difficolta’. E da qui nasce la mia missione…aiutare il prossimo!

Per tutti coloro che hanno, come me problemi di latte, latticini e ai suoi derivati, si possono trovare tante informazioni su questo blog.
E’ un blog nato e creato per persone intolleranti al lattosio, ricco di ricette, informazioni e documenti sull’argomento in questione.

Per esempio, sapete quali sono i farmaci che contengono lattosio?
Sapete quant’è la quantità di lattosio presente nei vari alimenti?
Sapete che il lattosio non è presente solo nei latticini?
Di qui a poco il fattore emotivo trasforma la mia esigenza in una passione: la cucina.
La necessita’ diventa virtu’. Creando cosi un ricettario virtuale, un blog che contenesse ricette senza lattosio, tutte sperimentate da me, cucinate, fotografate e ovviamente gustate da me e mio marito (non intollerante).

Il mio approccio all’alimentazione naturale, alla ricerca di “ricette senza” non e’ nato per gioco o per lavoro, ma per necessita’. Necessita’ dettata da un’esigenza di realizzare ricette salutari, senza trascurare il gusto, i valori nutrizionali, creare ricette belle da vedere e golose, l’impatto visivo in questi casi e’ fondamentale.

Noto con estremo stupore e disappunto che nel web, oggi, si ricercano tante ricette senza, ormai vi e’ la moda della ricetta senza ma non e’ una moda, qui si parla di salute e del benessere delle persone.
Mi inorridisco leggere talune ricette senza lattosio e riportare negli ingredienti ricotta, scamorza o mozzarella. Questi ingredienti non sono senza lattosio ma delattosati ossia hanno un basso contenuto di lattosio ma e’ palese che il lattosio c’e’ e ovviamente a lungo termine danneggia l’intestino ma puo’ danneggiare l’utente. La dicitura senza lattosio non e’ altro che una trovata pubblicitaria, per vendere prodotti al consumatore finale. Una ricetta per definirla tale deve essere realizzata con prodotti vegetali e con percentuale di lattosio pari a 0%.

Nel mio blog vi sono pochissime ricette a basso contenuto di lattosio, per scelta filosofica di un’alimentazione alternativa. Naturalmente nelle ricette viene segnalato se e’ senza o a basso contenuto di lattosio.
Il blog “Latte di Mandorla” nasce dal desiderio di voler vivere l’alimentazione, nonche’ la convivialita’ a tavola, con serenita’.
Il mio motto era ed e’ “regalare un sorriso a tavola con gusto”, e che tutto cio’ potesse coniugare il benessere con il gusto.

Perche’ un blog di ricette per intolleranti al lattosio si chiama latte di mandorla?
Adoro il latte di mandorla e’ nutriente ed ha un profumo molto delicato.
Latte, perche’ comunque e’ attinente sempre con l’argomento, del latte, lattosio, latte di mucca, di capra vaccino, latte di mandorla, di avena;
Mandorla, perche’ il latte di mandorla e’ concesso agli intolleranti al lattosio, inoltre e’ un’ottima bevanda, ha un profumo inebriante e delicato.

La pagina di ricette di cucina, “Intolleranza al Lattosio-Latte di Mandorla blog“, nasce per condividere la passione per l’arte del “buon gustare”, estrapolando dal cuore della cultura italiana le ricette più stuzzicanti e seduttive; quelle che fanno innamorare.
Impossibile dimenticare quale spazio creativo possa essere quello della cucina, l’officina dei sapori, senza contare l’importanza che può avere sentirsi parte di una tradizione. Con il tempo e l’esperienza le ho modificate e migliorate. E’ ovvio che il nostro problema di intolleranza al lattosio mi ha dato la possibilita’ di adattarle e far si che il nostro palato potesse riappropriarsi di quei sapori che per molti di noi era ormai bandito.

5- CONCLUSIONI
Non credo che la nostra alimentazione debba essere basata necessariamente sul latte e latticini. L’Italia e’ il paese con il piu’ alto consumo di latte, cominciando dalla colazione, biscotti, tutti gli alimenti industriali, merendine, dolci vari, panna da cucina. Insomma c’e’ l’invasione dei latticini nella cucina.
Partendo dal presupposto che ogni persona è un organismo unico e irripetibile, con reazioni diverse in baso al grado di tolleranza al lattosio, ma coesistono innumerevoli fattori che influenzano le esigenze metaboliche e le preferenze di gusto di ciascuno.
Quindi, scegliere un’alimentazione senza lattosio o una dieta povera di latticini, deve essere una scelta dettata dalle proprie sensazioni e reazioni del corpo, e per migliorare deve diventare una convinzione mentale e una scelta di vita per il proprio benessere.
Di una cosa sono certa, il lattosio non fan bene a nessuno, c’è solo chi le tollera di più e chi meno, ma nessuno ne trae beneficio a lungo termine.
La mia scelta di vita l’ho fatta, vivo senza lattosio, e la mia vita e’ migliorata!

Ho creato il blog di Latte di Mandorla, Ricette Senza Lattosio con l’intento di ispirare altre persone a credere che un’alimentazione sana sia il primo passo per migliorare la qualità della vita. Il mio rapporto con la cucina sarà per sempre basato sulla sperimentazione personale di nuove scoperte scientifiche, ricette innovative e golose e il parallelo monitoraggio del mio stato di salute.

La cura è nutrire l’organismo con cibi naturali, vitamine e minerali, tenendo conto delle intolleranze alimentari, del metabolismo e del sovraccarico tossinico del soggetto.
La parte spirituale è a mio avviso, nella società attuale, la più denutrita e spesso non essendone consapevoli, si riempie quel vuoto con varie forme di dipendenza. Ci si dimentica o non ci viene insegnato che la vita è un Dono prezioso e che siamo una scintilla divina che andrebbe, per l’appunto nutrita e fatta evolvere. Il cammino per diventare “ortomolecolari”, è quindi, l’assunzione di responsabilità della propria salute a tre livelli, fisico, mentale e spirituale, per accettarsi, amarsi e vivere uno stile di vita, il più sano possibile per essere in armonia con se stessi e le leggi dell’Universo.

Di recente sto studiando l’alimentazione e nutrizione macrobiotica.
Io la chiamerei una nutrizione olistica: l’armoniosa unione di fattori emotivi, fisici e nutrizionali.

Spero che le mie ricette siano di vostro gradimento !

AVVISO AGLI UTENTI

TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO BLOG SONO E SARANNO FRUTTO DELLE MIE ESPERIENZE E RICERCHE SULL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO, SENZA ALCUNA PRETESA DI FORNIRE INDICAZIONI TERAPEUTICHE ED ORIENTAMENTI MEDICO/SCIENTIFICI. MI AVVALGO DELLA COLLABORAZIONE E CONSULENZA DI NUTRIZIONISTA E MEDICI SPECIALISTI NEL CAMPO.

 

 

 

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47 Risposte a “LA MIA STORIA”

  1. Ciao, anch’io ho scoperto da alcuni giorni di essere intollerante al lattosio, e in più sto prendendo gli antibiotici per combattere la SIBO.
    Io ho i tuoi stessi sintomi ed essendo un’emicranica cronica, puoi capire come mi possa sentire.
    Ti volevo chiedere dopo quanto tempo hai cominciato a stare meglio?

  2. Sonno 1 ѕettimɑna che cerco e il tuo ppost è lla prima cоsa attraente
    che hօ trоvato. Effettivamente interesѕаnte.
    Se tսtte le persone cɦe reano contenuti badasssero a dare material affascinante come questo il
    web sarebbe sіcuramente più piасevole da leggere.

    Grazie.

  3. che meravigliose ricette ci si può sbizzarrire senza poi pentirsene sto facendo una raccolta di dolci il più possibile leggeri per evitare danni alla salute specie passati i 50 anzi direi che sono arrivata ai 60 e mi avvio x i 61 ma sono molto orgogliosa per quello che riesco a fare essendo molto attiva e così sono continuamente alla ricerca di piatti dolci e salati gustosi digeribili e con meno calorie possibili. Grazie di cuore per le ricette che ci regali

      1. Grazie Immacolata per le tue ricette e la tua storia…mi piacerebbe conoscere i riferimenti dei medici che ti hanno seguita, come si potrebbe fare?

  4. sei molto utile…leggendo la tua biografia mi rivivo in ciò che scrivi. ..grazie per l’impegno che ci dedichi

    1. grazie mille x aver fatto questo blog!!.. mi ritrovo nella tua storia sn sempre stata fin da piccola intollerante al lattosio ma soltanto negli ultimi 3 anni sn peggiorata!!..=( almeno prima potevo mangiare qualcosina ora no!!.. x fortuna hanno fatto molti prodotti senza lattosio e quindi un po me la cavo..però quando devi uscire per i ristoranti è da panico!!.. io sn di Trieste ma vivo a Pordenone quindi mi e vicino andare ad Aviano!!.. andrò sicuramente in quel ristorante a provare!!.. grazie mille anche x le ricette!!.. i ristoratori devo rendersi conto che esisto persone come noi cn questa intolleranza!!..grazie mille e ti auguro ogni bene!!.. baci Angelica =)

      1. Angelica carissima, buongiorno e benvenuta 🙂
        Comprendo perfettamente il tuo panico, io continuo ad essere prevenuta (a ragion veduta) e diffidente verso i ristoratori che con poca sensibilita’ comprendono il nostro malessere se ci alimentiamo in modo scorretto.
        Negli ultimi anni, tra l’altro, le mie intolleranze sono aumentate: il lievito mi perseguita, lo zucchero non ne parliamo, poi c’e l’avena il farro, insomma una lista lunghissima di cibi banditi…e purtroppo quando esco con gli amici prendo sempre bistecca ai ferri (sincerandomi che non sia imburrata) e verdure grigliate senza condimento (le debbo condire io al tavolo).
        Questo blog nasce proprio per questo motivo, 4 anni fa in rete non c’erano mille blog sulle intolleranze come di recente, pertanto qui c’e’ tutto il mio sapere, i consigli della mia nutrizionista che ormai mi segue da tempo e ovviamente ringrazio infinitamente te e tutti i lettori che mi seguono con stima.
        Per qualsiasi informazione, richiesta o chiarimento sono a tua disposizione.
        Un abbraccio
        Immacolata

  5. Ciao Immacolata, piacere di conoscerti e grazie per esserti raccontata.
    Anche se in forma piu’ leggera mi riconosco in molte delle cose che hai scritto.
    Da poco ho scoperto di essere intollerante al lattosio e al frumento e non ti nego che all’inizio non e’ stato facile, soprattutto perché i prodotti che si trovano n commercio o sono senza lattosio o sono senza frumento; e quando trovo quelli senza l’uno e l’altro non mi piacciono sia per il sapore sia per la poca qualita’ degli ingredienti che offrono.
    ti faccio i complimenti per il tuo blog.
    Ciao
    Serena

    1. Ciao Serena
      benvenuta nel blog 🙂
      …sai, la penso come te, purtroppo il gusto personale va a braccetto con i prodotti industriali!
      Ovviamente molti prodotti sono arricchiti di zuccheri industriali raffinati che danneggiano ulteriormente il nostro intestino (infiammato causa intolleranze) provocando coliche addominali per la produzione di gas e meteorismo intestinale (causato dagli zuccheri ).

      Per qualsiasi informazione sulle ricette o altre informazioni puoi scrivermi, sarà mia premura risponderti quanto prima

      Ti abbraccio
      augurandoti Buona permanenza nel blog Latte di Mandorla.
      Immacolata

  6. Sei bellissima Immacolata. ..complimenti!
    Ho gradito molto leggerti. Mi sento molto vicina al tuo percorso. Grazie per esserti raccontata 🙂

  7. Complimenti! Bellissima donna 🙂
    È rassicurante vedere il volto di chi realizza tutte queste ricette gustose e di sicuro con tanto amore. Grazie per il tuo impegno. Ti seguo con stima.
    Ah…io ti seguo da almeno 3 anni 🙂

  8. Grazie del tuo bellissimo contributo! Il blog con le ricette è meraviglioso! Io e mia madre siamo entrambe intolleranti e amanti della cucina. Mia madre lo è diventata in seguito ad operazione allo stomaco per tumore (ma secondo me lo è sempre stata un po’); io, invece, ero intollerante da bambina (20 anni fa) e qualche mese fa ho scoperto di esserlo di nuovo. Quando ero piccola me lo ricordo come un incubo: tranne le cose che preparava mia madre non potevo mangiare nulla. Ora è molto diverso, c’è più informazione e tante alternative. Bisogna solo farci l’abitudine e avere un po’ di fantasia. Stiamo sperimentando anche noi nuove ricette anche se ogni tanto ci concediamo qualche prodotto industriale senza lattosio o a bassissimo contenuto come lo Zymil e formaggi vari come la robiola nonno nanni, o altri che troviamo in giro. Abbiamo notato che anche la mozzarella non ci dà nessun problema anche se la mangiamo raramente (giusto per lasagne o parmigiana). L’intolleranza è dose dipendente e può darsi che quel bassissimo contenuto lo tolleriamo. Anche se è difficile da accettare perché in questo momento per me il lattosio è solo veleno, secondo il parere di molti medici, bisognerebbe introdurre ogni tanto piccole dosi per non eliminare del tutto l’enzima lattasi. I medici hanno ragione ma io per il momento gli rispondo che il mio corpo non è luogo di esperimenti! Prima o poi però mi dovrò decidere ad introdurre piccole dosi ma quello che è certo è che non tornerò mai ad assumerne le quantità di prima. Quindi queste ricette saranno preziosissime e, se sarà possibile, ci piacerebbe dare il nostro contributo. Intanto ancora un immenso grazie. Un abbraccio.

  9. Leggo la tua storia e rispecchia la mia!
    Siamo destinati alla sofferenza cronica con l’intolleranza al lattosio.
    Grazie per esserti raccontata. Grazie per le ricette che sperimentiamoper noi…e ssoprattutto grazie per aver creato questo blog. Io sono approdata qui da anni e ti seguo con stima. Grazie a te ho la voglia di rimettermi ai fornelli. ..cucinare e mangiare con gusto.
    Complimenti per tutto ciò che fai per noi 🙂

  10. Grazie per il lavoro che svolgi per noi.
    Quando mi sono resa conto di far parte della tribù degli i tolleranti al lattosio, i tuoi post e le tue ricette mi hanno aiutato moltissimo a far luce su questo mondo a me fino ad allora sconosciuto…

      1. Ciao Immacolata, io ti seguo da poco, ma per me sei molto preziosa perchè per me ormai cucinare ogni giorno è diventata una grande sfida ma allo stesso tempo mi piace perchè in casa siamo in 4(io, mio marito e 2 figli). Mio marito è intollerante al lattosio da circa 6 anni e mia figlia più grande è intollerante al glutine da 12 anni quindi nel tempo ho dovuto modificare il mio modo di cucinare però grazie a te e le ricette che fai e sperimenti anche per noi, sperimento e provo anche io mi dai un sacco di idee e spunti per fare cose nuove e devo dire che sia mio marito che mia figlia gradiscono molto. Grazie mille di esitere e per tutto quello che fai. un abbraccio Bruna

        1. Ciao Bruna
          benvenuta nel blog latte di mandorla .
          Ti ringrazio per il tuo commento, che oltre a gratificare il mio operato svolto con passione e cura, mi aiuta a capire se le mie ricette o i miei esperimenti in cucina sono di gradimento al lettore finale.
          Pertanto sono estremamente felice perché a quanto pare siete in 4 a gradire
          Questo si che sono soddisfazioni!
          Grazie mille a te che mi segui con affetto e con stima.
          Un abbraccio ai tuoi cari e a te ovviamente che ogni giorno con amore prepari i tanti manicaretti.
          Se hai bisogno per qualsiasi informazione sono a tua disposizione .
          Con affetto e un forte abbraccio
          Immacolata

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