La ricetta originale vuole la cicerchiata a forma di piramide, io per metterla nel paniere dei bimbi in maschera che verranno a bussare alla mia porta il giovedì e il martedì grasso ho pensato di realizzarla in contenitori monoporzione e confezionati dentro a del celofan, quello che si usa per i biscotti di natale, in questo modo il miele della glassatura non farà casini nel paniere:
Per 8 cicerchiate a portar via
- 4 uova
- 500 g di farina oo
- 1 tazzina di anice (mistrà)
- 50 g. di burro
- 200 g. di miele
- 150 g. di zucchero semolato
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- la scorza di un’arancia grattugiata
- il succo di un limone
- 1 bustina di zuccherini colorati
- 1 litro di olio per friggere
Porre in una ciotola la farina, le uova, il mistrà e il burro morbido a pezzetti piccoli. Mescolare il tutto ed ottenere una pasta morbida e liscia. Dividela in pezzi e da ciascun pezzo ricavate delle striscioline che andrete a tagliare a tocchetti. ogni tocchetto lo dovrete trasformare in un palina grossa come una nocciola.
In una padella adatta ai fritti scaldate un litro di olio da frittura e quando è pronto friggete a più riprese le palline di pasta. Una volta che saranno ben dorate scolatele e mettetele ad asciugare su della carta assorbente.
Nel frattempo in una pentola che possa poi contenere le palline fritte mettete il miele con lo zucchero, il succo di limone e la scorza di arancia grattugiata. Fate scaldare a fuoco medio, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungete il cucchiaio di cacao amaro, le palline fritte e gli zuccherini colorati. Mescolate ancora, togliendo dal fuoco e poi con un cucchiaio prendere porzioni di palline e suddividetele in pirottini di alluminio.
Una volta raffreddati si potranno confezionare con del cellophane.
Vi invito a partecipare alla raccolta che ho organizzato con il blog Blunotte, in collaborazione con il forum Giallo Zafferano…il regolamento lo trovi qui:
Ma sei stata bravissima , fortunate quelle mascherine che verranno a bussare alla tua porta
Buona giornata
brava chi lo riceve ne sarà felice!
molto belle complimenti, è vero si fanno anche in umbria, noi usiamo l’archemens e mandorle, ma è molto bella la tua ricetta
da noi si chiamano struffoli,e sono il tradizionalissimo dolce del natale 🙂
baci
che buoni !!!! anche io li conosco come struffoli, ma comunque si vogliano chiamare sono buonissimi e di sicuro piacciono ai bambini !!!!
bravissima Marty ciaooooo 🙂
Una buonissima idea questa monoporzione d’asporto! Ciaooooo 🙂
io li ho mangiati per carnevale fatti da una ragazza campana, erano buonissimi!!!
Hummm…..quasi quasi….vengoa bussare anch’io 🙂
Bellissime Martina, si mangiano con gli occhi!!
Brava, e bella anche la presentazione.
baci baci
la tua ricetta è diversa, e sicuramente buona ma realmente è una ricetta Abruzzese, ed i marchigiani dicono che è una loro ricetta, ma è tra le ricette storiche d’abruzzo, come i fiadoni (sia dolci che salati) ecc anche se c’è la versione napolentana, ovvero gli struffoli, e la pignolata ma non ricordo se siciliana, o romagnola, (l’ho mangiata a Rimini ma preparata da una signora di origini siciliane).
@Eva…mi sa che il detto tutto il mondo è un paese non sia poi così sbagliato 😉