Cocktail e liquori

Cocktails messicani

By viaggiandomangiando

November 29, 2023

Durante il nostro viaggio in Messico, nel novembre 2023, abbiamo assaggiato diversi cocktails messicani, soprattutto grazie agli Happy Hours.

In Messico costa più bere, che mangiare!

Sia a Città del Messico che a Isla Mujeres abbiamo notato un ampio dislivello tra il cibo messicano che è a buon prezzo, con i cocktails invece dai prezzi molto simili all’Italia.

Il Messico produce ed esporta in tutto il mondo Tequila e Mezcal

Ma quale è la differenza tra i due distillati dell’agave?

La pianta, nella produzione del tequila, non viene “arrostita”

Nel Tequila una parte della distillazione fino al 49% può essere costituita da zucchero aggiunto.

La pianta durante la produzione è “arrostita” in un processo che rende il prodotto più artigianale.

Nella composizione delMezcal è concesso un impiego di agave al 100% ed impiega tempi di maturazione maggiore

Mezcal anejo che invecchia un anno e in botti che non devono superare i 200 litri.

Ad accomunare Tequila e Mezcal è il tipo di lavorazione dell’agave (pianta spinosa tipica del Messico) destinata alla distillazione da cui si prende il cuore che si ottiene da un particolare taglio delle foglie.

Il cuore è detto piña e viene sminuzzato con il carbone ad alte temperature per ottenere la fermentazione.

I cocktails del Messico più famosi:

MARGARITA

Il più famoso cocktail messicano a base di tequila, appartiene ai sour (composte da un distillato, succo di limone e un dolcificante) e viene servito come pre-dinner.

Composto da tequila, triple sec e succo di lime, servito con del sale sul bicchiere.

I margarita possono essere serviti shakerati con ghiaccio (on the rock), senza ghiaccio (straight up) o frullati con ghiaccio (frozen).

MARGARITA ON THE ROCK

Prevede la tecnica dello Shake & Strain: i liquidi vengono mescolati nello shaker e il drink viene filtrato direttamente nel bicchiere.

INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

Può essere aromatizzato con altri ingredienti, così come quelli assaggiati a Isla Mujeres.

Il bicchiere “coppa da Margarita” prende il nome dal drink.

La coppa ha una forma particolare: su di una piccola boccia su poggia una parte alta a forma di piattino. Il bordo del bicchiere è pensato per essere ricoperto di sale.

Ma il cocktail può essere servito anche il altri bicchieri come Old fashioned o Tumbler.

Margarita con pepino (cetriolo) e jalapeno

Al mango e maracuja

MARGARITA STRAIGHT UP

Come sopra, ma senza aggiungere i cubetti di ghiaccio nel bicchiere.

MARGARITA FROZEN

Nel 1971 a Dallas l’inventore messicano Mariano Martinez ideò e realizzò o una macchina per il frozen margarita modificando una macchina per granite.

INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

Anche in questo caso può essere aromatizzato con frutta fresca.

I Margarita in Messico sono generalmente preparati con lime messicani, piccoli e dalla buccia sottile

La leggenda narra che, intorno agli anni ’30, gli americani in vacanza in Messico già potevano degustare il Margarita grazie la barman del “Garci Crispo Hotel” di Acapulco, che lo inventò per celebrare le nozze di suo fratello, chiamandolo Margarita, il nome della sposa, ma la sua vera origine è incerta.

PALOMA

Preparato mescolando tequila, succo di lime e soda al pompelmo e servito con ghiaccio e uno spicchio di lime, talvolta con del sale intorno al bicchiere.

Anche le origini del Paloma tendono a perdersi nella leggenda.

Si narra che il Paloma – in spagnolo significa ‘colomba’ – sia stato inventato dal Don Javier Delgado Corona, proprietario e bartender del locale “La Capilla” della città di Tequila, nello stato messicano di Jalisco, dove aveva l’abitudine di mescolarlo con lo stesso coltello usato per tagliare la frutta, per dare una maggiore aromaticità al drink.

INGREDIENTI

REALIZZAZIONE

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