La lisciva non è altro che un detergente naturale che usavano le nostre nonne sia per fare il bucato che per le pulizie di casa. Io soffro di allergia e per fare il bucato ho provato di tutto e di più, ma niente l’allergia non mi faceva dormire, mi prudevano orecchie, guance, collo, e per chi l’ha provato, mi capisce, poi in un libriccino di mia mamma del 1945 era scritto come fare il detergente multiuso per il bucato e per le pulizie di superfici e pavimenti, no per i parquet. Ingredienti semplici e a gratis come diceva il mio papà e facili da reperire, per chi come noi, abita in campagna, perchè si ha la stufa, quindi cenere di legna a gogo e acqua e niente altro.
Io la preparo al pomeriggio, così cuoce dalle 2 alle 4 ore, poi riposa per 12 ore e alla mattina seguente si filtra un paio di volte e si imbottiglia. Bisogna per prima cosa mettersi i guanti e una mascherina o un fazzoletto davanti al naso e alla bocca, poi si prende il setaccio e si passa tutta la cenere, fare piano altrimenti si alza tantissima polvere. In una capace pentola di acciaio, versare la cenere misurandola a bicchieri, poi versare l’acqua necessaria ogni bicchiere di cenere ci vogliono 5 bicchieri di acqua. Io avevo fatto 3 bicchieri di cenere + 15 bicchieri di acqua, si mescola con una spatola di legno e si pone sul fuoco con il coperchio, all’inizio del bollore abbassare la fiamma e calcolare almeno 2 ore di bollitura, più cuoce più si concentra. Ogni tanto mescolare. Trascorso il tempo necessario, asciarla riposare, per 12 ore poi filtrarla piano, piano, anche più volte, con un colino con dentro una salvietta, lasciando che sul fondo della pentola rimanga la cenere. Poi si mette il liquido limpido ottenuto (la lisciva), nelle bottiglie e si usa come un comune detersivo. Per la lavatrice un carico pieno di biancheria, io ne uso una tazzina da caffè, invece per le pulizie di casa ne metto mezza tazzina e la diluisco con un poco di acqua. Poi ognuno se la gestirà al meglio.
