L’amatriciana della Duchessa

Avete presente quelle eleganti ed esili bottiglie di aceto balsamico che impazzano solitamente nei cesti di regalo di Natale… e di Pasqua… e di “appena posso lo riciclo”? Ecco, sarĂ  che mia madre l’aceto balsamico non l’ha mai usato (e di conseguenza le mie papille non possono desiderarne il sapore, visto che non lo ricordano 🙂 ), sarĂ  che il suo sapore dolciastro che ben si sposa (a detta della pubblicitĂ ) persino con le fragole, mi lascia sempre perplessa… fatto sta che io, l’aceto balsamico a casa mia non lo voglio!

Poi accade che Masterchef, tra i corridoi del supermercato, ti parla di un’amatriciana che ha sentito alla televisione… “limacciosa” (termine tecnico da tipico ingegnere chimico 🙂 ) ma corposa, con il guanciale a striscioline e dadolate di pomodori vedo-non-vedo… non un’amatriciana qualunque, ma l’Amatriciana Del Duca (il bravissimo chef romano Davide Del Duca dell’Osteria Fernanda), un must, se non un segreto, della tradizione romana.

Ok, famola allora!

Il destino ha poi voluto che in quello stesso supermercato il guanciale non ci fosse, e al posto suo una invitante pancetta dolce fosse lì a chiedermi una possibilitĂ … ed ecco che prende vita un piatto speciale, la mia Amatriciana della Duchessa… e mi raccomando, la duchessa non sono io, ma la signora pancetta che ha fatto faville!

Embè… che c’entra l’aceto balsamico? Ho dovuto comprĂ  pure quello! Perchè??? E n’attimo… venite con me!

L’Amatriciana della Duchessa

L'amatriciana della Duchessa

Ingredienti (x 2 persone)

200 gr di bucatini

2 pomodori tondi da sugo

125 gr di pancetta dolce

aceto balsamico q.b.

200 ml di sugo di pomodoro fresco o pelati

peperoncino q.b.

pepe q.b.

sale q.b.

150 gr di pecorino romano

Prendiamo una padella capiente e poniamo sul fuoco la pancetta ridotta in striscioline (e non cubetti) senza aggiungere altro: lasciamo soffriggere e caramellare per un po’ fino a quando la pancetta appare dorata.

L'amatriciana della Duchessa

Nel frattempo portiamo a bollore un po’ di acqua e, una volta raggiunto il bollore, immergiamo i due pomodori, incisi sulla punta con una X per giusto 6 secondi, il tempo di far si che la pelle si sbucci praticamente da sola e sia piĂą facile pulirli. Preleviamoli e poniamoli subito in un contenitore con dell’acqua fredda per bloccarne la cottura.

L'amatriciana della Duchessa L'amatriciana della Duchessa

A questo punto sbucciamo i pomodori, priviamoli dei semini e riduciamoli in dadini morbidi.

L'amatriciana della Duchessa

Non appena la pancetta appare dorata spegniamo e poniamola su carta assorbente così da (fingere di) eliminare un pochino di grasso!

Ora se non si ha del sugo avanzato da esperimenti precedenti (nel mio caso avevo surgelato un po’ di sugo fresco fatto con passata, basilico e aglio) procediamo alla preparazione di un sugo rapido che ci servirĂ  a “diluire” il condimento della pasta.

A cottura ultimata del sugo possiamo tranquillamente mettere su l’acqua per la pasta e riprendere la pentola di cottura della pancetta (in cui sarĂ  rimasto il fondo di grassottello): versiamo la dadolata di pomodori e facciamo caramellare nel grasso della pancetta sfumando con dell’aceto balsamico ( :O )… sostanzialmente il gusto acidulo evaporerĂ  ma resterĂ  una nota dolce che attenuerĂ  i sapori forti di pancetta e pecorino. Aggiungiamo poi il sugo pronto e facciamo cuocere giusto qualche minuto, aggiungendo, a piacere, del peperoncino.

Mentre la pasta cuoce grattugiamo il pecorino così da averlo pronto al momento della mantecata.

Trascorso il tempo di cottura MOLTO al dente della pasta, uniamola alla padella col sugo versando anche un mestolo di acqua di cottura e iniziamo a mescolare in modo da amalgamare i sapori e permettere la cottura ultima dei bucatini; aggiungiamo il pecorino e un po’ di pepe e rimestiamo a fiamma minima fino ad avere una fusione perfetta di colori, sapori e consistenze.

Impiattiamo e spolveriamo con le golose striscioline di pancetta… et voilĂ … il piatto è servito!

L'amatriciana della Duchessa

PS: Giuro che la prossima volta la faccio col guanciale!

Buon Appetito!

 

” E lì, tra gli armenti, da magica mano, nascesti gioiosa nel modo piĂą strano, la pecora mite e il bravo maiale, donarono insieme formaggio e guanciale”

[Carlo Baccari]