Il lockdown e la lista della spesa. Ovvero la rivincita della perfezionista

Fin da bambina il tuo default mode è scrivere liste? Al lavoro sei l’unica a vedere a occhio nudo che ci sono due spazi invece di uno? Per il tuo matrimonio hai mandato agli invitati un modulo di partecipazione? Gli altri ti danno della perfezionista? Allora il lockdown è il periodo che fa per te. Mentre i più sono presi dall’ansia della programmazione tu, grazie a quelli che prima erano considerati difetti insopportabili, sei finalmente appagata nei tuoi bisogni più profondi. Dal girone infernale in cui eri eccoti catapultata nel paradiso delle brave amministratrici domestiche. Because you are worth it. Finalmente l’han capito!

Ma come fare a individuare queste perle rare? E come possono gli altri carpirne i segreti? Ecco qui come riconoscerle e, se possibile, imitarle.

Come si fa una lista della spesa

La perfezionista sa, come un riflesso incondizionato, che la lista è un processo a ritroso. Presuppone la pianificazione dei pasti quotidiani per tutti i membri della famiglia, per il periodo più lungo possibile per evitare di uscire inutilmente. Tale procedimento è altamente scientifico e deve tenere conto di diverse variabili: il volume disponibile per lo stoccaggio dei cibi, la necessità di refrigerazione e l’idoneità al congelatore degli stessi. Non può prescindere, poi, da fattori di rischio quali la probabilità che i figli rifiutino di mangiare manicaretti eccentrici, e dall’imperativo di assicurare una rotazione sistematica delle ricette iscritte all’ordine del giorno, per evitare che i figli si lamentino che mangiano sempre la stessa cosa.

La carne, di vario tipo, dovrà essere scelta con date di scadenza lunghe e preferibilmente diverse. La frutta e la verdura, numericamente contate per l’utilizzo che se ne deve fare, saranno scelte anche a seconda della loro propensione a marcire. Non sono ancora disponibili studi sullo spessore della buccia in relazione alla deperibilità? Qualche perfezionista analizza la tematica in sogno.

Un momento, ma non è solo una questione di calcolo e metodo. Il piacere è un elemento importante nell’alimentazione. Di qui la necessità di programmare piatti che sulla base dell’osservazione empirica sono stati apprezzati dal nucleo familiare in passato. Statistiche alla mano.

Sulla base di questi elementi è possibile redigere la lista della spesa. C’è già una base su cui partire: puntualmente, finito un prodotto di prima necessità, la perfezionista se lo era appuntato. Ma non su post it effimeri appiccicati sul frigorifero né sul retro delle bollette da pagare che dopo spariscono. Se lo era segnato su un apposito supporto, talvolta tecnologico, così la lista può essere conservata per utilizzi ulteriori.

Il formato elettronico è da preferire anche perché consente di ordinare più facilmente i prodotti seguendo mentalmente l’itinerario nel supermercato. Ma questo lo sanno tutti, persino quelli che sono capaci di uscire di casa dimenticandosi l’autorizzazione o addirittura la lista della spesa che hanno appena finito di scrivere.

Questo momento passerà

Amiche perfezioniste, approfittate di questo lockdown come di un momento di serenità e un’occasione di equilibrio interiore. Un giorno tutto ricomincerà come prima: verrete stigmatizzate nei vostri comportamenti quotidiani più naturali, tipo pesare i biscotti uno alla volta prima di infornali per assicurarvi che siano tutti uguali, o per l’aver segnalato la presenza di una parola in verdana in un testo scritto in tahoma.

Angeli decaduti non più in controllo, ricomincerete a farvi prendere dall’ansia dovuta alla disorganizzazione degli altri.

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti non è affatto casuale.