Piadina Romagnola – “sfogliata”, ubriaca e sobria
Impasto classico della piadina romagnola con aggiunta di pasta madre al solo scopo di donare aromi al prodotto finale, infatti non c’è una fase di lievitazione, la versione che vi propongo è della tipologia sfogliata con doppia variante, classica e ubriaca
IMPASTO
– strutto 20% della farina
– idro 50% (ovviamente nelle ubriache vino al posto dell’acqua)
– Pasta Madre 10%
– sale 50gr/l
– strutto per la sfogliatura q.b.
Mettere la farina a fontana sulla spianatoia, metterci lo strutto, il sale (il pepe per chi vuole aggiungerlo) e versare l’acqua tiepida piano e cominciare ad impastare il tutto…si lavora un po’ la pasta per renderla liscia e si lascia riposare una mezz’oretta, poi si tagliano i panetti, si stendono (non importa di farle precise perché non sarà la stesura finale) e su ogni cerchio si spalma un velo di strutto si arrotolano e si chiudono a girella.
Si lasciano riposare una mezz’oretta.
Nel frattempo mettete a scaldare sul fornello, il testo o una padella antiaderente, prima di mettere le piadine a cuocere assicuratevi che sia ben calda. Pochi minuti di cottura da un lato e dall’altro…e buon appetito!!!!!
Potete farcirle con quello che più vi piace, dai salumi ai formaggi…
PROFUMI
in cottura quelle al vino sono paradisiache, ma se lo gode solo il cuoco, svanisce abbastanza in fretta durante la fase di riscaldamento sula piastra
GUSTO
ad essere sincero preferisco le normali, alla fine al di la dell’effetto colore si sente un gusto aggiuntivo non eccessivamente intenso nelle ubriache, probabilmente perché appunto parte degli aromi si perdono in cottura
STENDIBILITA‘
quelle ubriache erano meno elastiche e tendevano a strapparsi se non si stava attenti