Coinvolgere i piccoli nella scelta dei cereali per la colazione può trasformarsi in una sfida. Nonostante i genitori enfatizzino l’importanza di questi alimenti per il loro apporto nutrizionale e il contenuto di ferro, i bambini spesso non si lasciano convincere. Ecco quindi un metodo interattivo: un’esperimento facile e affascinante per dimostrare la presenza di ferro nei loro cereali preferiti.
Quest’attività sperimentale vi permetterà di visualizzare il contenuto ferroso dei cereali sfruttando le proprietà del magnetismo, regalando ai bambini un’esperienza diretta e coinvolgente, proprio nel piatto della loro prima colazione.
Inoltre, sarà un’occasione per imparare che il ferro si trova non solo nelle strutture architettoniche o nell’infrastruttura urbana, ma è anche un componente fondamentale del suolo terrestre, dove dà il caratteristico colore rossastro alle rocce, degli alimenti che consumiamo e del nostro organismo.
Materiali necessari:
- Cereali ad alto contenuto di ferro (per la prima colazione), quanto più ricchi meglio è.
- Un mortaio con pestello per sminuzzare i cereali
- Magneti neodimio o altro tipo di magnete forte
- Un foglio di carta bianca Facoltativo: un sacchetto zip, acqua e un frullatore
Procedura:
- Cominciate schiacciando bene i cereali fino a ottenere una consistenza polverosa con l’aiuto del mortaio e del pestello. Una polvere più fine facilita l’estrazione del ferro.
- Stendete la polvere di cereali su un foglio di carta bianca.
- Avvicinate il magnete senza toccare direttamente i cereali e osservate come attira a sé piccole particelle scure. Questo è il ferro che si separa dal resto del cibo.
- In alternativa, potete miscelare i cereali con un po’ d’acqua nel frullatore per ottenere una pasta. Trasferitela poi in un sacchetto ermetico.
- Muovendo il magnete all’esterno del sacchetto, noterete le particelle di ferro che si accumulano.
Spiegazione:
Distruggendo i cereali, il ferro che è legato a vari componenti del prodotto viene isolato e può essere catturato dal magnete.
Effettuando la variante del processo, mescolando i cereali con l’acqua, si osserverà che la separazione del ferro è ancora più evidente rispetto al semplice schiacciamento. In questa soluzione acquosa, infatti, il ferro tende a liberarsi più facilmente dai cereali.
Questo esperimento divertente non solo serve a dimostrare le qualità nutritive dei cibi e le interessanti proprietà del magnetismo, ma può diventare un’occasione per confrontare la quantità di ferro in diverse marche di cereali.
Inoltre, questo intrattenimento scientifico è veloce, non richiede molto tempo e si pulisce facilmente, potendo gettare gli scarti direttamente nel cestino o nello scarico.
Attenzione ai magneti e ai bambini
I magneti al neodimio, conosciuti anche come magneti in terre rare, sono composti da un’alleazione di neodimio, ferro e boro. Sono tra i magneti permanenti più forti disponibili commercialmente e hanno un’eccezionale forza di attrazione rispetto alla loro dimensione. La loro potenza può essere sfruttata in una vasta gamma di applicazioni, dalle cuffie e gli altoparlanti ai motori elettrici e alle turbine eoliche. Il loro campo magnetico è così intenso che possono sollevare oggetti pesanti centinaia di volte il loro peso.
Quando si lavora con magneti al neodimio, è fondamentale adottare specifiche precauzioni. La loro forza di attrazione può farli schizzare insieme con grande velocità e energia, causando infortuni alle dita o alle mani se interposti. Possono anche danneggiare dispositivi elettronici e supporti di memoria magnetica. I frammenti di magneti spezzati possono diventare pericolosi proiettili.
Per quanto riguarda i bambini, i magneti al neodimio rappresentano un serio pericolo di soffocamento se ingoiati. Inoltre, se più di un magnete viene ingoiato, possono attrarsi reciprocamente attraverso le pareti intestinali, provocando infortuni gravi o addirittura fatali che richiedono un intervento chirurgico. Pertanto, è essenziale che gli adulti supervisionino attentamente l’uso dei magneti durante gli esperimenti e si consiglia di intraprendere attività che prevedono l’uso di tali magneti solo con bambini di età superiore ai 10 anni e sotto stretta supervisione adulta.