Zuppa con cavolo nero alla toscana

A metà tra due grandi classici della cucina italiana come il minestrone e la ribollita toscana, ecco la mia zuppa con cavolo nero, il super-food dei mesi freddi. Un piatto rustico e genuino facile da preparare, una calda coccola perfetta per la stagione invernale.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • PorzioniPer 4-6 persone
  • Metodo di cotturaFuoco lento
  • CucinaItaliana

Zuppa di cavolo nero alla toscana: Ingredienti

  • 100 gcavolo nero
  • 1carota
  • 1Costa di sedano
  • 50 gporro
  • 150 gzucca
  • 150 gpatate
  • 200 gfagioli borlotti precotti
  • 1.5 lacqua bollente
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.sale
  • crostini di pane tostato (A piacere)

Zuppa di cavolo nero alla toscana: Strumenti

  • Pentola di terracotta (consigliata)
  • Cucchiaio di legno

Zuppa di cavolo nero alla toscana: Preparazione

  1. Per prima cosa pulisci la carota e tagliala a rondelle non troppo sottili, poi pulisci il porro togliendo la parte più esterna e dura e taglialo a fettine sottili, infine riduci il sedano a cubetti.

  2. In una pentola di terracotta metti un cucchiaio abbondante di olio extravergine di oliva e fai soffriggere a fuoco basso il sedano la carota ed il porro per 5 minuti.

  3. Intanto pulisci la zucca e tagliala a cubetti non troppo grandi. Fai la stessa cosa con le patate. Quando il soffritto è pronto puoi unire il tutto nella pentola. Lascia cuocere un paio di minuti, poi aggiungi l’acqua fino a coprire le verdure (circa metà). Copricon il coperchio e fai sobbollire per una decina di minuti in modo che diventino morbide.

  4. Aggiungi ora i fagioli (precotti e scolati) e lasciali insaporire. Quando le verdure sono cotte aggiungi l’acqua rimanente, fai riprendere il bollore ed unisci in ultimo* le foglie di cavolo nero (già lavate, private del gambo e spezzettate in modo grossolano).

  5. Regola di sale solo verso la fine, in modo che le verdure non si induriscano e il cavolo nero mantenga inalterate le sue proprietà nutrizionali**.

  6. Una volta pronta servire calda accompagnata da ottimi e croccanti crostini di pane preparati in casa, un filo di olio di oliva a crudo ed una macinata di pepe fresco.

Zuppa di cavolo nero alla toscana: conservazione e note

La zuppa di cavolo nero alla toscana può essere conservata in frigorifero per un paio di giorni oppure congelata all’interno di un contenitore ermetico. Per consumarla nuovamente basterà riportarla a temperatura ambiente e riscaldarla.

* La maggior parte di ricette che includono il cavolo nero di solito richiedono cotture piuttosto lunghe, ma questo determina una distruzione delle vitamine presenti in questo ortaggio, soprattutto la vitamina C. Unirlo per ultimo riduce drasticamente questa possibilità, lasciando praticamente inalterate le proprietà organolettiche del cavolo nero.

**Se bollito in acqua salata il cavolo nero tende purtroppo a disperdere molti altri dei suoi elementi nutrizionali. Nel nostro caso il sale è stato messo alla fine e il liquido di cottura è parte della zuppa e non viene gettato via. E’ comunque preferibile una cottura al vapore per non disperdere nell’acqua le sue proprietà.

Curiosità sul cavolo nero

Il cavolo nero è un ortaggio molto ricco dal punto di vista nutrizionale ed ha numerose virtù che lo rendono un alimento importante per la nostra salute. E’ ricchissimo di sali minerali e vitamine, in particolare la C; è un antinfiammatorio naturale ed è in grado di rinforzare le nostre difese immunitarie. Contiene inoltre molecole dal potere antiossidante e per questo rientra tra gli alimenti che possono contribuire a ridurre il rischio di tumori.

I suoi benefici sono talmente tanti che esiste addirittura un National Kale Day, una giornata intera (il primo mercoledì di ottobre) da dedicare al cavolo nero con il motto “Il Kale non è solo un super-food, quando si tratta di salute è un supereroe”.

Nel nostro Paese è prodotto e cucinato soprattutto nelle regioni centrali e centro-meridionali, principalmente Toscana (con la sua famosa “ribollita”), Lazio e Campania. In quest’ultima è spesso accostato alle acciughe. All’estero invece, oltre che come Kale, è conosciuto anche con il nome di “cavolo dinosauro”: le sue foglie dalla superficie bollata e irregolare fanno infatti pensare a quella che potrebbe essere stata la pelle di queste creature preistoriche.

Il cavolo nero inoltre è sempre stato utilizzato nella medicina tradizionale per curare distorsioni, tumefazioni ed infiammazioni osteoarticolari. Grandi Maestri come Galeno, Ippocrate e Catone lo utilizzavano già, traendone diversi vantaggi.

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