Alla scoperta di Giggi

Alla scoperta di Giggi.  L'immagien rappresenta un padellino con dentro la pasta servita al ristorante

Alla scoperta di Giggi – Per noi, quello di Pasquetta è un giorno come tanti, nel senso che non programmiamo mai nulla perché sappiamo benissimo che:

– C’è troppo caos in giro

– Nei parchi, in montagna e nelle città, non ne parliamo.

Le nostre scelte dipendono da molti fattori e uno di questo è sicuramente da come ci gira la mattinata.

Ebbene, ieri che è stato il giorno di Pasquetta, dopo aver fatto colazione ci siamo preparati, abbiamo portato fuori il cane e girovagando per i vicoli del paese in un silenzio surreale ci siamo chiesti: che facciamo? Andiamo da qualche parte?

Siamo saliti in macchina e abbiamo deciso di andare nei dintorni di Fermo.

Fatti due passi per il centro di Fermo riprendiamo l’auto e decidiamo di andare verso Ascoli Piceno.

Perchè Ascoli Piceno?

Ascoli Piceno perchè oltre ad essere un bel paese, oltre alle olive ascolane, c’è l’ Anisetta Meletti.

In realtà si trova spesso nei locali delle Marche, ma Ascoli Piceno è casa sua.

Eravamo sicuri che il ristorante si trovava a Roccafluvione, tanto da aver impostato il navigatore su questa località ma poi presi da qualche dubbio, ho fatto ulteriori ricerche sui social e su Google abbiamo scoperto che si trova a pochi passi dal centro di Ascoli.

Dunque, era quasi ora di pranzo e tra di noi parlammo di uno dei due ristoranti che parteciparono ad un programma di Max Giusti

E ora vi parleremo di…. Alla scoperta di Giggi

Di questo ristornate di cui vi parleremo tra poco la prima cosa che ci è piaciuta è l’allegria che GIGGI regala quando si ha a che fare con lui.

Era ora di pranzo ma ci speravamo poco, senza prenotazione, dove volevamo andare?

Ci siamo affacciati a questo ristorante, io personalmente mi sarei accontentata di salutare Giggi, ma con un pò di sfrontataggine, abbiamo chiesto se c’era posto e…. ebbene si, due posti per noi c’erano!

Abbiamo notato subito la gentilezza da parte dei gestori.

Ci fecero accomodare e ci dissero che il menù era unico, un menù di degustazioni per intenderci.

Accettammo la sfida.

Inizio Ore 12.30 circa

Le prime portate erano due antipasti freddi (bruschette e salumi vari) e due antipasti caldi (coratella, polentina con ecc ecc…) E già da qui decisi che dovevamo tornarci.

Andiamo avanti con 2 assaggi di primi a testa…e, avete notato dalla foto che ho pubblicato in questo articolo? Ci hanno portato direttamente il padellino e lo hanno lasciano sul tavolo per farti finire il piatto. Ma che ve lo dico a fare…

Proseguiamo con una grigliata mista – portata direttamente dal grande GIGGI – per due con contorno di: Insalata mista, patate al forno, cremini, olive all’ascolana.

Alla scoperta di Giggi. La foto rappresenta il piatto con le porzioni dei  tre dolci

Tris di dolci a porzioni moderate

Acqua e vino e caffè (volendo con la correzzione con la buonissima Anisetta)

Fine ore 15.45 circa.

Abbiamo varcato la porta di uscita senza avere pesantezza post pranzo e soprattutto, cosa importante, eravamo sazi.

Dunque, è stato bello andare alla scoperta di Giggi, perché siamo stati spensierati per mezza giornata e abbiamo mangiato il giusto e bene e dunque:

VE LO CONSIGLIAMO!cercate il link di questo ristorante nel testo 😉 – soprattutto se amate questi luoghi dove il cliente viene trattato senza troppi fronzoli.

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