Torta Robiola

“Lo sai perché mi piace cucinare?” “No, perché?” “Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n i e n t e, una torna a casa e sa con certezza che, aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte, l’impasto si addensa: è un tale conforto!”

[Julie & Julia, 2009]

Forse non è questo il caso, vista l’assenza di cioccolato nell’impasto… però è proprio quello che mi succede quando sono carica di pensieri e di faccende da sbrigare e l’unica consolazione che riesco a trovare è quella di inventare qualcosa di buono in cucina… ed è nata così una delle torte improvvisate più buona che abbia mangiato, la torta robiola!

Torta Robiola

Torta Robiola

Ingredienti (stampo da plumcake di 24 cm di lunghezza)

150 g di biscotti al cacao

75 g di burro

100 g di robiola

200 ml di panna da montare zuccherata

2 uova

75 g di zucchero

1 cucchiaio e 1/2 di farina 00

un cucchiaino di succo di limone

1 bustina di vanillina

Le dosi di questa torta robiola sono nate strettamente dalle quantità di ingredienti reperibili in casa, visto che soltanto dopo aver deciso di fare una torta robiola, ho scoperto che qualunque ricetta disponibile online richiedeva quantitativi maggiori sia di robiola che di panna rispetto a ciò che passeggiava nel mio in frigo. A quel punto non mi è rimasto altro che provare ad inventare scopiazzando qua e là le dosi delle numerose ricette reperibili online. Il risultato è stato incredibile: questo dolce è delizioso, crea dipendenza e non “allappa” mai, e sembra che le dosi siano perfettamente bilanciate tra loro. Il mio esperimento è stato su uno stampo plumcake a causa delle ridotte quantità di robiola che avevo a disposizione, senza però ridurre troppo le quantità del fondo biscottato che volevo fosse un po’ altino. Ecco come unico suggerimento per la prossima sfornata direi che a parità di stampo potrei provare ad aumentare leggermente il livello di crema… nel caso vi terrò aggiornati!

Per prima cosa frulliamo i biscotti e riduciamoli in polvere con l’aiuto di un robot da cucina.

Col Bimby facciamo tritare 30 secondi a velocità 5.

 Nel frattempo facciamo sciogliere il burro su fiamma dolce e uniamolo alla farina di biscotti mescolando con un cucchiaio e ottenendo un briciolame goloso. Prendiamo lo stampo da plumcake, rivestiamolo con carta forno e versiamo sul fondo il briciolame ottenuto compattandolo con il dorso di un cucchiaio in modo da ottenere un fondo il più livellato possibile. Mettiamo in frigo a riposare giusto il tempo di preparazione del ripieno.

Accendiamo il forno a 170°, modalità ventilato.

Nel frattempo uniamo in una ciotola la robiola, la panna da montare già zuccherata (ma credo vada bene anche quella da cucina), le due uova, lo zucchero, la busta di vanillina, il succo di limone e la farina e amalgamiamo il tutto con l’aiuto di uno sbattitore fino a quando il composto avrà raggiunto una consistenza omogenea. Sul web per la torta robiola ho trovato quasi sempre la richiesta di montare gli albumi a parte e inserirli con i soliti movimenti dal basso verso l’altro agli altri ingredienti, al posto di utilizzare le uova intere. Avendo però dimenticato di separare le uova ho provato a non montarli e il risultato non ne ha risentito per nulla.

Col Bimby facciamo amalgamare 30 secondi a velocità 4 e 5 secondi a velocità 5.

A questo punto riprendiamo lo stampo da plumcake e versiamo il composto al formaggio sul fondo biscottato, cercando di livellarlo il più possibile.

Inforniamo la torta robiola per 20 minuti a 170° modalità ventilato e poi abbassiamo a 150° per altri 25 minuti. La torta tende a scurirsi in superficie quindi qualora pensate che il vostro forno possa bruciarla, alcune blogger suggeriscono di infornare la torta su un ripiano più basso e schermarla al di sopra con la teglia del forno in modo da non farle arrivare il calore diretto.

Trascorso il tempo di cottura lasciar assestare in forno spento per una mezz’oretta (si sgonfierà, ma è giusto così) e poi lasciar freddare completamente.

Una volta fredda possiamo farla riposare in frigo fino all’assaggio, possibilmente una notte intera, avendo cura di tirarla fuori con un 5 minuti di anticipo in modo da poterla decorare e poter raggiungere temperature meno fredde.

La torta è completa così, basterà una spolverata di zucchero a velo e qualche ghirigori di cioccolato, ma qui bisogna andare di fantasia, quindi lascio la palla a voi!

Torta Robiola

Che ne dite?

Torta Robiola

Buon Appetito!