Il limoncello di casa mia

Napulè è mille culure…

Il rosso della pizza, della lasagna e del “raù”…

il bianco della mozzarella di bufala, della ricotta e del ciuffo di panna sul babà…

il verde del basilico fresco, della scarola nella pizza e del friariello con la salsiccia…

e… non per ultimo, il nero… il nero del caffè!

Ecco… per essere riconosciuti come napoletani, non basta essere nati a Napoli, averci trascorso gran parte della propria vita o averne ereditato e messo in atto le tradizioni… per essere napoletani bisogna saper fare o cafè!

Ebbene si, io non sono napoletana, il caffè non mi riesce quasi mai e a dire il vero ancora non mi sono del tutto chiari i segreti… tante sono le versioni che gironzolano in giro!

Fortunatamente però c’è chi al caffè di fine pasto, gradisce un profumatissimo liquorino… napoletano almeno tanto quanto Nino D’Angelo… il limoncello!

E su questo, a quanto pare, ci so fare… che la casa sia quella di famiglia, o quella di adozione… l’importante è che sia … Casa Mia!

Il Limoncello di Casa Mia

Limoncello di casa mia

 Ingredienti per il limoncello di casa mia:

800 ml di alcool 

10 limoni

1400 ml di acqua

800 g di zucchero

Per prima cosa raccogliamo i limoni dall’albero… si, niente limoni “commerciali” o tarocchi, solo freschi e profumatissimi limoni di casa! Leviamo la buccia ad ogni limone e priviamola completamente della parte bianca, di modo che non alteri il sapore del nostro limoncello con il suo retrogusto amaro. Si tratta di una procedura abbastanza lunga ed impegnativa, ma essendo l’unica dell’intera ricetta, direi che possiamo impegnarci 🙂

Una volta pelati tutti i limoni mettiamo le bucce a macerare in un contenitore di vetro riempito degli 800 ml di alcool puro, una caraffa ad esempio, e richiudiamo con un foglio di alluminio in modo che non evapori alcuna traccia di liquore. A questo punto possiamo mettere il cucciolo di limoncello a riposare e a fare il suo dovere in un posto possibilmente buio… una mensola del mobile in cucina può tranquillamente fare al caso nostro… e aspettiamo due settimane!

Trascorse le due settimane di riposo, poniamo in una pentola capiente l’acqua e lo zucchero e portiamo a bollore per una decina di minuti; spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare completamente, di modo che il caldo non comporti l’evaporazione di nemmeno una gocciolina di alcool 😛

Quando l’acqua zuccherina è completamente raffreddata, filtriamo l’alcool (che sarà diventato giallissimo!) dalle bucce di limone in infusione, con l’aiuto di un colino, ed uniamo i due liquidi.

Travasiamo così il composto ottenuto in bottiglie di vetro e…

slurp… assaggiamo, magari dopo un po’ di riposo in frigo 😉

Come nota tecnica per giustificare il mio livello di ubriacatura dopo un cicchetto di questo limoncello vi informo che, da una stima trovata in rete, la gradazione corrispondente al Limoncello di Casa Mia è a quota 35% 🙂

… Napulè è tutto nu suonno!

                                                                                                                               [soprattutto dopo un cicchetto così :D]