Culurgiones di Patate su Pomodoro fresco

Spesso non conta ciò che hai, ma ciò che sei in grado di essere con il poco che hai!

Dopo la splendida vacanza in Sardegna e il triste ritorno a casa, non potevo esimermi dal dedicare la mia prima ricetta del rientro a ciò che si invaligia ad ogni viaggio… i ricordi, le sensazioni e, perchè no, anche quelle delle papille gustative!

Perchè spesso basta poco per fare molto, non conta ciò che hai (patate, farina, formaggio… cose di tutti i giorni insomma) ma ciò che riesci a creare con quel poco che hai e questo piatto, in effetti, è un capolavoro!

Culurgiones di Patate su Pomodoro fresco

Culurgiones su Pomodoro fresco

Ingredienti (x 4-6 persone)

per il ripieno:

1 kg di patate rosse

200 g di pecorino sardo

una decina di foglie di menta

1/2 bicchiere di olio extra vergine di oliva

per la pasta:

300 g di farina 00

100 ml di acqua (o poco più)

1 cucchiaino di sale

per il sugo:

pomodorini freschi q.b.

aglio

qualche foglia di basilico

olio q.b.

sale q.b.

pecorino sardo q.b.

Per prima cosa mettiamo a bollire le patate ben lavate (con buccia) in una pentola capiente piena di acqua: dal momento del bollore contate almeno 45 minuti di cottura, ma se punzecchiando la patata con la forchetta, questa non penetra liberamente, lasciate cuocere ancora qualche minuto.

Nel frattempo possiamo iniziare a grattugiare il pecorino sardo, così da averlo pronto all’occorrenza. Per quanto riguarda le dosi, ho letto in giro che la percentuale di formaggio prevista nel ripieno si aggira intorno ai 300 gr; nel mio caso però, con un pezzo di poco più di 200 grammi, ho tranquillamente condito il ripieno, spolverato il sughetto e recuperato un’ultimo pezzetto da conservare in frigo.

pecorino sardo

Recuperiamo qualche foglia di menta, laviamola per bene e tamponiamola così da asciugarla e agevolare il trito. Riduciamo il tutto in piccoli pezzetti e teniamo da parte.

Menta tritata

Quando le patate saranno ben cotte, priviamole della buccia stando attenti a non scottarsi (mi raccomando forchetta e coltello e non mani nude!) e riduciamole in purè con l’aiuto di uno schiacciapatate.

A questo punto aggiungiamo il mezzo bicchiere di olio, il cucchiaino di sale e il trito di menta e amalgamiamo per bene; successivamente, a piccole dosi, uniamo circa 150 gr di pecorino grattuggiato, avendo cura di farlo assorbire completamente dal composto di patate.

Ripieno di patate

Possiamo ora passare alla preparazione della pasta; probabilmente questa fase può tranquillamente iniziare durante la cottura delle patate.

Mettiamo la farina a fontana e uniamoci al centro l’acqua tiepida e il sale ed impastiamo energicamente fino ad avere un composto liscio ed elastico; nel mio caso ho dovuto aggiungere un po’ d’acqua perchè l’impasto era abbastanza “bricioloso”.

Qui potrebbe venirci in aiuto il fidatissimo Bimby: uniamo farina, acqua e sale, e impastiamo per 2 minuti in modalità spiga. Se l’impasto è ancora asciutto aggiungiamo gradualmente l’acqua e ripetiamo il procedimento.

Poniamo l’impasto così ottenuto a riposare in una ciotola, ben chiusa da pellicola.

Pasta culurgiones

Non ci resta ora che predisporre il nostro piano di lavoro: abbiamo bisogno di un mattarello (per me una bottiglia di vetro liscia ben lavata… siamo ancora in fase trasloco 🙂 ), un po’ di farina, un piano di appoggio di legno (per me un canovaccio pulito), e un coppapasta di 6-7 cm di diametro (per me un bicchiere della Nutella 🙂 ).

Dopo una mezz’oretta, infariniamo per bene il mattarello e il piano di appoggio, riprendiamo l’impasto e stendiamolo in una sfoglia molto sottile, diciamo leggermente più spessa di una pasta fillo. A questo punto con il coppapasta ricaviamo tanti cerchi quanti ne escono (nel mio caso credo di aver superato tranquillamente la trentina e una parte di impasto ho dovuto buttarla perchè si era seccata, ma avrei potuto tranquillamente ottenere altri culurgiones!).

pasta culurgiones

Riponiamo su ogni disco un cucchiaino abbondante di ripieno di patate e chiudiamo a mezzaluna, pressando alle estremità con i rebbi della forchetta in modo da sigillare per bene il fagottino.

culurgiones

Ora che non me ne vogliano i sardi, ma a quanto pare da questo raviolo a mezza luna, si può tranquillamente ottenere, in maniera del tutto naturale, una forma che somiglia molto ad una spiga di grano, in cui i segni della forchetta rappresentano i rami della spiga appunto… ecco, io, non ci sono riuscita!

culurgiones

Una volta infagottati tutti i culurgiones, avendo cura di lasciarli riposare ben distanziati dagli altri (per evitare che si attacchino durante il riposo) e coperti da pellicola (per evitare che si secchino), poniamo sul fuoco una pentola di acqua e prepariamo il nostro sugo rapidissimo di pomodoro.

Mettiamo sul fondo di una padella un giro di olio, uno spicchio d’aglio e i pomodorini freschi ridotti a pezzetti, con una spolverata di foglie di basilico. Lasciamo scottare giusto qualche minuto, il tempo di far ammorbidire i pomodorini e amalgamare i sapori e spegniamo.

pomodoro fresco

Al bollore buttiamo i culurgiones nell’acqua, contando un 7-8 a testa, non di più, e aspettiamo che salgano a galla, indice di cottura ultimata. Con una schiumarola preleviamo i culurgiones galleggianti, uno ad uno, ed uniamoli al sughetto fresco. Mescoliamo delicatamente e impiattiamo. Una spolverata di pecorino et voilà… il pranzo è servito!

Culurgiones su Pomodoro fresco

 Buon appetito!

 

Nel mio caso, avendo avanzato 3 porzioni abbondanti di culurgiones, ho provato a surgelarli, separando gli strati con carta forno… vedremo cosa ne esce! Inoltre con il ripieno di patate avanzate (che probabilmente avrei potuto usare per farcire la pasta che invece ho buttato) ho fatto dei simpatici tortini di patate immediati, spolverando il fondo dello stampo in silicone con un po’ di pan grattato e ricoprendo la superficie di ogni tortino con pan grattato e pecorino… deliziosi!

Tortino di Patate