Settembre mette sempre un po’ di tristezza… non a caso gli alberi piangono foglie e le giornate perdono luce sempre più in fretta. Fin da bambini, con l’inizio della scuola, settembre si carica di un senso di responsabilità e di buoni propositi ancor più del primo dell’anno: dopo aver preso fiato durante i mesi estivi, gonfi di aspettative e obiettivi, iniziamo il nostro “nuovo anno”.
Ed è così che scelgo di dedicare questa ricetta al mese di Settembre: che sia il saluto ai pomodori, alle zucchine, alle melanzane e ai peperoni, e poi all’anguria, al melone e a tutto ciò che di colorato e buono ci offre il perfetto connubio di luce e calore dell’estate. Una ricetta di saluto al mese di Agosto, del quale richiama, ancora una volta, i buonissimi Culurgiones di patate provati nell’ultima vacanza al mare, già provati qui, e di bentornato al mese di Settembre, del quale riprende, con delicatezza e colore, forse uno dei più buoni frutti dell’orto autunnale… la zucca.
Ingredienti:
Per la pasta
vedi la ricetta dei Culurgiones al Pomodoro
Per il sugo
un pezzo di zucca
aglio
qualche foglia di basilico
rosmarino a piacere
olio q.b.
sale q.b.
pecorino sardo q.b.
acqua q.b.
Per preparare i culurgiones potete tranquillamente seguire la procedura dei Culurgiones su Pomodoro Fresco; semmai qualcuno li avesse già preparati e magari surgelati, come me, non ci resta che preparare il sughetto di zucca.
Riduciamo a piccoli pezzetti la zucca e lasciamo cuocere in una padella con un giro di olio, uno spicchio d’aglio, una spruzzata di peperoncino, basilico, rosmarino e un bicchiere d’acqua, che veli appena la superficie dei pezzetti di zucca. Proseguiamo la cottura a fiamma moderata fino a quando la zucca non appare morbida, aggiungendo acqua su necessità. A cottura ultimata saliamo e spegniamo; volendo ottenere una crema vellutata è possibile passare per pochi secondi un frullatore ad immersione, altrimenti, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, è possibile comunque sfaldare a sufficienza la zucca in modo da ottenere una salsa ruvida e corposa.
A questo punto poniamo l’acqua per la pasta sul fuoco: dati i tempi rapidi di cottura dei culurgiones direi di eseguire questo passaggio soltanto quando la zucca è praticamente pronta, così nel frattempo possiamo grattugiare il pecorino senza fretta.
Al bollore dell’acqua saliamo e versiamo i nostri bei fagottini che ci avviseranno della cottura salendo a galla. Recuperiamo tutti i culurgiones cotti e facciamoli insaporire giusto un minuto nella crema di zucca, con fiamma minima, mantecando il tutto con una spolverata di pecorino.
Impiattiamo… et voilà…
Buon Appetito!