La storia di questa ricetta palermitana e’ molto antica e risale ai tempi della dominazione spagnola; le sarde allinguate nascono dalla rivisitazione popolana di un piatto mangiato proprio dalla nobilta’ spagnola , chiamato lenguado, cioe’ la sogliola, pesce troppo costoso per la popolazione, che potendosi permettere pesce povero e non sempre freschissimo, sceglievano le sarde e lo mettevano in ammollo con l’aceto. La tradizione continua e i palermitani preparano ancora questo piatto, cosi’ come tradizione . Un piatto povero, ma ricco di sapore ; economico e di facile preparazione sia in termini di tempi di preparazione, sia come difficolta’ di preparazione.
E adesso vado ad elencarvi l’occorrente
INGREDIENTI
SARDE DELISCATE ED APERTE A LIBRO
FARINA RIMACINATA
ACETO
OLIO PER FRIGGERE
LIMONE
SALE
La prima operazione e’ quella di pulire le sarde, squamandole e togliendo testa e lisca, lasciando la sarda aperta a libro, con la coda attaccata.Tutta questa operazione puo’ essere saltata, facendo pulire le sarde in pescheria. Una volte pulite, mettetele in ammollo con l’aceto per circa un’ora in frigo, coprendo con la pellicola; passato il tempo di macerazione, le scoleremo per bene e le infarineremo con la farina rimacinata, evitando quella di grano duro, e le lasciaremo riposare per qualche minuto. Intanto in una bella padella riscalderemo l’olio e quando sara’ ben caldo, friggeremo le sarde e saleremo. Sistematele in un piatto da portata, accompagnandole con del limone ed il mio consiglio e’ di mangiarle fredde.
Una variante e’ poi quella di ricoprire le sarde con una cipollata, cioe’ una cipolla stufata con olio ed acqua e poi sfumata con aceto e zucchero, per conferire un gusto agrodolce alle sarde allinguate gia’ fritte.
Vi assicuro la bonta’ di questo piatto e se anche questa volta la ricetta vi e’ piaciuta potete seguirmi su www.facebook.com/cucinagiulie oppure blog.giallozafferano.it/lacucinadigiulie
