La mia storia…

Tanti anni fa, in un caldo giorno d’agosto, una coppia di ragazzi decidono di sposarsi. Il sogno della coppia, era di avere presto un figlio, per allargare la famiglia. Prima di provare, era giusto controllare e, cercare di capire che non ci fossero problemi a concepire. La moglie per prima si sottopose a un controllo, ma purtroppo per lei non fu proprio bello! All’ovaio destro c’era qualcosa che non andava e, di cosa si trattava? “Endometriosi signora” le disse il dottore. Endometriosi? Mai sentito parlare! Il dottore, molto gentile in poche parole, le fece capire che un intervento doveva subire se voleva concepire. L’intervento alla grande superò, il problema fu asportato e l’ovaio le fu salvato. La gioia fu immensa e, dopo tanta ansia il dottore le disse “Signora stia tranquilla, inizi a provare e magari nel frattempo anche a suo marito qualche esame faccio fare” Gli esami del marito erano ok! Arriva Natale e ancora nessuna novità… tranquilla pensa “ alla fine arriverà!” La notizia non arrivava e lei spesso si preoccupava. A gennaio, fece un nuovo controllo, l’endometriosi tornò allo sbaraglio, doveva bloccarla, doveva far presto e fu per questo che il suo dottore gli diede la cura con l’Enantone… sei mesi di menopausa forzata, non fu certo una passeggiata, nausea vomito e male alle ossa, non è stato certo uno spasso. Ad agosto, si riparte, si riaprono le porte… Si riprova, si ritenta ma non era ancor contenta, la notizia non arriva, allora pensa “è finita”… A novembre, altro controllo, era piena fino al collo, allora dice al suo dottore, faccia qualcosa per favore! Mi do tempo fino a marzo e, se
qualcosa non succede, con la icsi si procede. Lui le dice è ancora presto, stia tranquilla non si allarmi, non ci prova mica da anni? Ho capito dottore mio, ma lei sa cosa provo io? Poi la guarda e cosa dice? Si ricoveri domani, le facciamo altri esami, le sue tube controlliamo e ogni dubbio ci togliamo. Detto fatto, è tutto apposto… E adesso, cosa faccio? Esca di casa, vada a lavorare, faccia qualcosa per non pensare. A dicembre, inizia a lavorare quel suo tormento inizia a svanire. Si mette tranquilla, si mette beata, tra lavoro, cucina e casa. A gennaio le aspetta come sempre, passano i giorni ma ancora niente. Il 22 gennaio, dice al marito, mi sento strana dici che? Questa sera faccio un test? … è ancora presto, stai tranquilla, sarà il lavoro che ti stanca, poi la guarda dolcemente e in silenzio acconsente… Ecco il test che viene fatto, fece subito uno strano effetto, se la strinse forte al petto, e non capiva di quel pianto … stai tranquilla riproviamo e vedrai c’è la faremo… La consola a più non posso e le sussurra dolci frasi, l’accarezza dolcemente e la coccola di baci. Lei piangeva e non smetteva, a parlare non riusciva e il marito sbalordito il perché non lo capiva. Era incinta finalmente, la notizia era arrivata, è successo certamente in una splendida serata… Ora si che son contenti e lo dicono ai parenti, bravi e buoni adesso stanno, le persone dopo un anno che hanno sempre giudicato quella coppia senza figli e, che per far bella figura regalavano consigli… Sono bravi a giudicare chi non sa cosa vuol dire, stare anni nell’attesa di riuscire a concepire. Sono bravi a far domande imbarazzanti e invadenti, ma ci sono donne forti che a testa alta vanno avanti…

6 Risposte a “La mia storia…”

  1. Ho dato un occhiata al tuo blog e devo dire che è certamente diverso da tutti quelli che ho visitato finora … ma non per questo meno bello di tanti altri; brava! Ho apprezzato molto questo tuo pensiero privato che hai voluto condividere con noi. Visto l’amore che provo per mia figlia (ormai ha 30 anni) capisco bene la gioia immensa che avete provato.
    Noto nelle tue ricette una nota mediterranea; sei del sud?
    Io sono nata a Taranto anche se i miei si sono traseriti al nord che avevo solo due anni …
    Però la cucina della Puglia l’ho sempre apprezzata.
    Su cook come ti chiami?
    Passerò ancora a trovarti, ciao

  2. Mia cara Anto.
    Emozioni simili alle mie.
    la rassegnazione,la raccomandazione di fare altro.E io a dicembre 200 decido di fare altro.lavoro,studio,vado in palestra,a teatro,cinema.Non sto ferma un attimo.
    Ero rassegnata ormai.
    A fine gennaio mio marito inizia a dirmo “Ma un test?”
    Un test figurati.
    Non mi sentivo incinta,non lo ero.
    Ma ti addormenti anche in piedi.
    Diventi blu appena senti il fumo delle sigarette.
    Non sei più tu.
    passa un’altra settimana.
    Alla fine mi obbliga.
    Dopo nove mesi nasce Martina.
    Grazie Anto.
    Un abbraccio
    Monica

  3. Ciao,
    seguendo la mia amica Terry…..sono arrivata fino a te!!!
    Mi hanno commosso i tuoi scritti…..hai espresso in rima la tua storia…molto bella!!

    E poi complimenti per la grafica del tuo blog….se mai ne volessi aprire uno….ma a dirti la verità non saprei proprio da dove incominciare…..lo farei simile al tuo!!!
    Con qualcosa che esprima il mio animo bambino …con il puntatore a fiorellino e tante cose carine…..come le tue!!!
    Ciao,
    Susanna

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