C’è chi si sveglia la mattina e ha bisogno del caffè… chi invece di una immediata doccia rigenerante… e chi infine semplicemente di un’altra ora di nanna!
Io ultimamente, oltre ai tre bisogni primari appena elencati, ho un piccolo e alquanto fastidioso desiderio inesaudibile di dolce… un dolce che non sia di pasta sfoglia burrosa, che sia morbido ma non ripieno, e che sia rigorosamente non confezionato…
si, insomma, il desiderio di una semplice e delicata treccia di pan brioche!
Accade allora che chiedo al bar all’angolo… ma non la fa!
Al caffè del corso… ma non la fa più!
Alla cornetteria del quartiere…ma non l’ha mai fatta!
E così, daje e daje… che me la son fatta da sola!
Treccia Brioche con Gocce di Cioccolato
Ingredienti:
250 g farina 00
250 g farina manitoba
4 cucchiai di zucchero
2 uova
60 g di burro
180 ml di latte tiepido
1 bustina di lievito mastrofornaio in polvere
buccia grattugiata di 1 limone
gocce di cioccolato fondente
una tazzina di latte per la superficie
granella di zucchero
Prendiamo il nostro robot da cucina o, per chi ne avesse ancora la forza (e il coraggio… ) due belle braccia forti e tenaci, e versiamo la farina setacciata, il lievito in polvere (addizionato dei due cucchiaini di zucchero come indicato dalla confezione), e lo zucchero.
Qualora scegliessimo di esaltare il gusto dolce della brioche, consiglio di aumentare di un paio di cucchiai la quantità di zucchero poichè l’assenza di una vera e propria farcitura, rende l’impasto poco dolce.
Nel frattempo poniamo a riscaldare su fiamma bassa il latte con il burro. Una volta che questi sono sufficientemente tiepidi (mi raccomando non versare liquidi troppo caldi che tenderebbero a vanificare l’effetto del lievito), aggiungiamo al centro del mix di polveri (farina, lievito e zucchero), le uova, il latte e burro, la scorza grattugiata di limone ed un pizzico di sale.
A questo punto con la frusta a gancio impastiamo per bene, almeno per una decina di minuti o fino a quando l’impasto non inizia a incordarsi e a staccarsi autonomamente dalle pareti della planetaria.
Solitamente il composto acquisisce consistenza ed elasticità durante l’impasto, perdendo la consistenza appiccicosa. Può anche capitare però che per effetto dell’umidità o di altri fattori poco gestibili dallo chef, l’equilibrio tra polveri e liquidi venga meno, pertanto consiglio di aggiungere a poco a poco della farina qualora, una volta trascorsi almeno 10 minuti dall’inizio del processo di lavorazione, il composto risultasse ancora appiccicoso.
Ottenuta la consistenza desiderata, spostiamo il panetto in una ciotola capiente, sigilliamo per bene con della pellicola alimentare e lasciamo riposare in un luogo caldo e asciutto per almeno un’oretta o fino a quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume.
Trascorsa la prima fase di lievitazione, riprendiamo il panetto, sgonfiamolo e partizionamolo in tre panetti più piccoli, di uguali dimensioni, che andranno lavorati in lunghezza per ottenere le tre “corde” della nostra brioche. Incidiamo con un coltello in direzione della lunghezza ogni corda in modo da facilitare l’inserimento della farcitura, nel nostro caso gocce di cioccolato (ma possiamo scegliere anche un velo delicato di marmellata o una botta di vita di nutella… 😛 ).
Richiudiamo le corde sezionate, in modo da inglobare all’interno le gocce di cioccolato pizzichettando bene l’impasto. A questo punto avviciniamo le tre corde così ottenute e procediamo all’intreccio.
Il risultato che apparirà ai nostri occhi sarà una splendida treccia in attesa di crescere ancora di più…
A questo punto riponiamo la treccia in un luogo caldo e asciutto e lasciamo riposare per almeno un’altra oretta.
Nel mio caso non ho resistito alla tentazione di riposare anche io e la lievitazione ha preso tutta la notte…
Al risveglio (suo… ma anche mio :P) accendiamo il forno a 170° e spennelliamo delicatemente la superficie della treccia cresciuta con altro latte, in modo da far aderire la granella di zucchero in superficie. Inforniamo per circa 30 minuti, avendo cura che la treccia non si colorisca troppo per via della presenza del latte in superficie…
Quando il profumo di buono invaderà la cucina, sforniamo la treccia e spennelliamone nuovamente la superficie con altro latte in modo da conferire un aspetto lucido.
Mettiamo su il caffè…
e iniziamo al meglio la nostra giornata…
Buon Appetito!