Ortigia

Ortigia è l’isola quartiere nel cuore di Siracusa, collegata alla terraferma dal Ponte Umbertino.

Ortigia

Ortigia

Ricostruita dopo il terremoto del 1693, che la devastò, è arrivata integra fino a noi, con i palazzi nobiliari e le case dei pescatori, le chiese e la Giudecca (antico quartiere ebraico).

Girando a piedi per i vicoli si sbuca nella piazza del Duomo, di marmo immacolato: di notte, sfavillante alla luce dei lampioni. Di giorno nelle sue pietre si legge la storia della città: l’edificio, infatti, è sorretto dalle colonne del Tempio di Atena, che 2.500 anni fa dominava sull’antica Siracusa, colonia greca. Accanto, nella chiesetta di santa Lucia alla Badia, è custodito il drammatico Seppellimento di Santa Lucia dipinto dal Caravaggio.

Vicino al Duomo troviamo il Museo di Palazzo Bellomo che custodisce un altro capolavoro, l’Annunciazione di Antonello da Messina.

Vicino ai resti del tempio greco di Apollo, tutte le mattine (domenica esclusa) si tiene un caratteristico mercato, con i banchi che vendono pesce, formaggi, frutta e verdura.

Nella parte meridionale dell’isola di Ortigia si trova il magnifico castello di Maniace costruito intorno alla metà del XIII secolo.

Non perdetevi il lungomare di Ortigia con i suoi localini e negozietti di artigiani locali.

Da non perdere: sulla terraferma, il museo archeologico Paolo Orsi ha preziosi reperti da tutta la Sicilia. Al Parco archeologico della Neapolis è stato scavato nella pietra lo splendido Teatro greco, dove ancora oggi sono rappresentate le tragedie classiche. Il vicino Orecchio di Dionigi è un’antica cava nella roccia da cui il suono sale nitido e cristallino. Secondo la leggenda, il tiranno Dionigi vi rinchiudeva gli oppositori politici, per spiarli dall’alto.

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Note:

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