Gnocchi di Topinambur – pasta fresca

Gnocchi di topinambur. I topinambur sono tuberi molto buoni e saporiti, la loro consistenza è simile alla patata e quindi perché non preparare dei buonissimi  gnocchi di topinambur, da condire poi a nostro piacere… proviamo assieme! Nelle note trovate anche la mia ricetta della Bagnà couda piemontese per condire gli gnocchi.

Gnocchi di Topinambur - pasta fresca
  • Preparazione: 1 Ora
  • Cottura: 30 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 3 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • Topinambur 600 g
  • Uova 1
  • Parmigiano reggiano 70 g
  • Sale fino q.b.
  • Farina 450 g

Preparazione

  1. Gnocchi di Topinambur - pasta fresca

    Sciacquate i topinambur sotto l’acqua;

    preparate una pentola capiente, e dopo averli sciacquati fateli bollire per 30 minuti almeno, dovranno diventare molto morbidi, provate la cottura con uno stecchino ed eliminate a mano a mano quelli già cotti, la cottura varia a seconda della loro grandezza.

    Sbucciateli, se li avete cotti bene prendete un lembo della pelle e verrà via tutta, diversamente aiutatevi con un coltello.

    Schiacciate i topinambur con uno schiaccia patate poi mettete da parte  il composto e fatelo raffreddare.

    Quando saranno freddi potete iniziare ad impastare gli gnocchi.

    Prendete il composto e adagiatelo su di una spianatoia, aggiungete la farina, il sale e l’uovo e impastate velocemente in modo da ottenere un composto omogeneo, deve essere morbido e non appiccicoso;  aggiungete la farina fino a quando il composto non avrà la consistenza corretta.

    L’impasto è pronto per tagliare  gli gnocchi, fate dei salamini allungati, tagliateli a pezzetti non troppo grandi e adagiateli sulla farina.

    Gli gnocchi sono pronti e ora li potete cuocere oppure conservare congelati.

  2. per condire:

    Bagna Cauda – Ricetta originale piemontese

In cucina

I tuberi di topinambur sono tipici invernali, la loro cottura è molto simile a quella delle patate, sono usati in cucina in varie ricette, possono anche essere consumati trifolati, crudi, e anche con una famosa salsa piemontese, la bagna Càuda, provateli con la mia ricetta:

Bagna Cauda – Ricetta originale piemontese

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