Le rame di Napoli sono dei morbidi e deliziosi biscotti speziati al cioccolato, tipici del catanese e di antica. tradizione. Si preparano in occasione della festa dei morti, come viene chiamata in Sicilia la giornata della commemorazione dei defunti.
La festa dei morti è una ricorrenza molto sentita nell’isola e una tradizione particolare vuole che nella notte tra l’1 e il 2 novembre le persone defunte ritornino nelle case a portare doni ai bambini: il 2 le scuole sono chiuse e la mattina i bimbi trovano i regali “portati dai morti” e nascosti dai genitori, per lo più giocattoli, scarpe e biscotti. I biscotti nell’ultima settimana di ottobre si trovano in vendita in tutte le pasticcerie e panifici in tante varietà differenti, con qualche variazione a seconda della zona geografica: rame di Napoli, totò, ‘nzuddi, ossa di morto, pupi di zucchero…insomma una grandissima scelta per la gioia di grandi e piccini.
Sembra che le rame di Napoli traggano il loro nome dal conio di una nuova moneta in lega di rame che sostituiva quelle più preziose in oro e argento, in occasione dell’annessione della Sicilia al Regno di Napoli da parte dei Borboni: la popolazione decise allora di fissare l’evento inventando un dolce che ricordasse la moneta. Originariamente la ricetta prevedeva l’uso tra gli ingredienti di scarti e ritagli di altri dolci avanzati, ma con il passare del tempo questa usanza è stata per lo più messa da parte.
Rame di Napoli, biscotti tradizionali
Ingredienti per circa 30 biscotti
- farina 00, 500 grammi
- zucchero, 200 grammi
- latte, 300 grammi
- strutto (o burro), 100 grammi
- cannella in polvere, due cucchiaini
- chiodi di garofano, un cucchiaino (6-7 singoli “chiodi” )
- la buccia di un’arancia non trattata
- cacao amaro, 100 grammi
- pepe nero, un pizzico
- miele (meglio d’arancia), tre cucchiai colmi
- ammoniaca, 12 grammi (o una bustina di lievito in polvere per dolci)
- marmellata d’arancia q.b. (facoltativo)
Per la glassa al cioccolato e la copertura:
- cioccolato fondente, 300 grammi
- burro, 100 grammi
- pistacchio tritato (oppure mandorle tostate e tritate)
Preparazione
Versare in una ciotola la farina setacciata, lo zucchero, la buccia d’arancia grattugiata, il cacao amaro e l’ammoniaca (o il lievito).
In un pentolino far sciogliere lo strutto (o il burro) nel latte, quindi aggiungerlo agli altri ingredienti nella ciotola.
Unire anche il miele, la cannella, un pizzichino di pepe ed i chiodi di garofano macinati finemente.
Mescolare ed impastare bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Se il composto fosse troppo asciutto, aggiungere ancora poco latte; l’impasto deve essere consistente ma morbido.
Su una teglia rivestita di carta forno disporre l’impasto e con l’aiuto di un cucchiaio formare le rame di Napoli, dando loro una forma ovale o rotonda e lasciando qualche centimetro tra ogni mucchietto.
Mettere in forno già caldo a 180° per cinque minuti o poco più: le rame di Napoli si devono gonfiare ma non devono assolutamente indurirsi.
Sfornare le rame di Napoli e lasciarle raffreddare. Facoltativo: spennellarle con la marmellata di arance e lasciar asciugare.
Nel frattempo preparare la glassa: in un pentolino far fondere a bagnomaria il burro con il cioccolato, mescolando in modo che si amalgamino perfettamente.
Immergere nella glassa la parte superiore delle rame di Napoli, quindi spolverizzare con i pistacchi (o con le mandorle).
Lasciare asciugare bene per qualche ora la glassa di cioccolato prima di consumare.
Nota:
Se non si è mai usata prima l’ammoniaca per dolci, non ci si deve assolutamente preoccupare per l’odore piuttosto forte e poco gradevole che si sentirà al momento dell’utilizzo e durante la cottura: una volta pronti, i biscotti avranno perso completamente ogni odore sgradevole, sostituito da un delizioso profumino speziato.
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Non le conoscevo, belle e golose, congratulazioni, un caro saluto.