I pizzi leccesi sono squisite focaccine impastate con un saporito condimento dai profumi mediterranei ed appartengono al patrimonio gastronomico pugliese, in particolare del Salento. Confesso che non conoscevo affatto i pizzi leccesi e che devo questa scoperta all’evento settimanale organizzato da Giallozafferano per noi blogger: Maria Angela del blog “Le passioni di Mam”, instancabilmente ci ha guidate virtualmente, passo dopo passo, per tutto un pomeriggio ed il risultato è stato davvero entusiasmante 🙂
Pizzi leccesi
Ingredienti per circa 16 pizzi
Per impastare
- farina 0, 300 grammi + circa 150 grammi per la fase finale dell’infarinatura
- farina 00, 300 g
- lievito di birra, 1/2 cubetto
- acqua, 350 ml
- sale, 15 g
- zucchero, 1 cucchiaino
Per il condimento
- cipolle, 2 medie
- pomodorini, circa 200 grammi
- pelati o passata di pomodoro, 100 grammi
- origano q.b.
- olive nere, una manciata
- olio extravergine di oliva, 60 grammi
- peperoncino (facoltativo), secondo le preferenze
- sale q.b.
Preparazione
Sciogliere in una ciotola il lievito con metà dell’acqua (tiepida) e unire le due farine setacciate insieme e lo zucchero. Aggiungere l’acqua rimasta e il sale. Impastare bene per circa dieci minuti. Questa operazione, per chi lo preferisse, può essere fatta anche nell’impastatrice o nella macchina del pane. L’impasto deve essere molto morbido e non va aggiunta altra farina.
Coprire la ciotola con la pellicola o con un panno umido e far lievitare per circa due ore in un luogo riparato (per esempio nel forno spento).
Preparare il condimento: affettare finemente le cipolla e tagliarla poi in piccoli pezzi. Metterla in una padella con l’olio e far cuocere per circa cinque minuti.
Unire i pomodorini tagliati a pezzi, i pomodori pelati schiacciati (o la passata) e il sale.
Cuocere per un’altra decina di minuti mescolando spesso. Un attimo prima di spegnere aggiungere l’origano e il peperoncino. Far raffreddare e unire le olive nere tagliate a pezzetti.
Riprendere la ciotola con l’impasto, aprirlo al centro e versarci metà del condimento, chiudere l’impasto su se stesso e cominciare ad impastare.
Aggiungere il restante condimento continuando a lavorarlo in modo che si distribuisca uniformemente dappertutto: non dovranno rimanere parti bianche ma l’impasto, molto morbido e scivoloso, dovrà assumere una colorazione più o meno rosata.
Con l’impasto formare dei mucchietti, passarli nella farina 0 e metterli su una teglia ben cosparsa di farina 0. Io ho un forno grande e ho messo tutti i pizzi leccesi su un’unica teglia, ma per un forno di dimensioni regolari serviranno due teglie.
Coprire con la pellicola o con il panno e lasciare lievitare i pizzi leccesi per un’ora.
Tenere presente che è importante che i mucchietti non siano troppo vicini, dato che lievitando aumenteranno di volume.
Infornare per 15 minuti nel forno già ben caldo (220°).
I pizzi leccesi sono pronti: sono ottimi sia appena sfornati sia il giorno dopo…sempre se ci arriveranno, perché vanno letteralmente a ruba! 😛
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Mi piacciono!!!!!!!!!!! Divento matta per questi lievitati. Belli saporiti…. prima o poi andrò anche ad assaggiarli di persona ^_^
Ciao Erica, anch’io li adoro, sono gustosissimi e facili da preparare…
Favolosi, ti sono venuti benissimo, grazie mille della ricetta!!
sono davvero squisiti e uno tira l’altro…spariscono in un attimo…grazie a te per la visita 🙂
quanto mi piaaaacciono! E adoro la foto copertina del tuo blog! E’ meravigliosa! Complimenti!!!p.s. anche io ho il micione che punta il mouse! <3
Eli, anch’io li adoro…e ormai sono una presenza (quasi)fissa sulla mia tavola. Son contenta ti sia piaciuta la copertina del blog, forse non è graficamente attuale…ma per me ha un suo significato 🙂
Ciao ho fatto la tua ricetta sono venuti buonissimi e ottenuto consensi dagli ospiti….volevo dirti comunque che mi ci è voluta meno farina, rispetto all’acqua utilizzata. Cosa ne pensi?
Buongiorno Rossana, mi fa piacere che i pizzi ti siano ben riusciti. La quantità dell’acqua (come anche la temperatura del forno e il tempo di cottura) è una variabile nella lievitazione e dipende dal tipo di farina usato. Una buona farina (da panificazione o per lievitati del genere) deve avere un’ elevata capacità di assorbire acqua. Probabilmente la tua aveva una migliore capacità di assorbimento rispetto alla mia. Ciao e … spero di vederti ancora 🙂