Necci toscani, vecchia ricetta di famiglia

I necci toscani, tipici della montagna pistoiese e della Garfagnana, sono un’antica ricetta della cucina contadina: semplici crespelle di farina di castagne impastata con acqua e un pizzico di sale, che in passato venivano poste sui testi, piastre in ferro con lunghi manici di legno, e poi cotte sul fuoco del camino o delle vecchie stufe a legna.

Con il passare dei decenni i necci hanno subito una certa evoluzione, venendo sempre più spesso preparati con la ricotta zuccherata e diventando così un goloso dolce, ma originariamente erano considerati una sorta di pane, con cui si accompagnavano formaggio e carni salate. 

La ricetta che riporto qui è, come tutte quelle toscane presenti sul mio blog, una vecchia ricetta di famiglia: la mamma di mio marito le preparava farcite di ricotta e irrorate di miele, ma a volte anche in versione salata, come accompagnamento della salsiccia o dei salumi.

necci toscani

Necci toscani

INGREDIENTI PER CIRCA 15 NECCI

Le dosi e il numero di necci ottenuti sono indicativi: dipendono infatti dalla farina, dalla grandezza del padellino che viene usato e dallo spessore delle crespelle.

  • farina di castagne, 300 grammi 
  • acqua, 350 ml circa
  • sale marino italiano, un pizzico 
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • una patata
  • zucchero (facoltativo, io non lo metto), un cucchiaio

Per farcire 

  • ricotta fresca, 300 grammi circa
  • zucchero, due cucchiai
  • miele q.b.

PREPARAZIONE

Setacciare la farina di castagne in una ciotola e aggiungere un pizzico di sale. Aggiungere l’acqua a filo, mescolando con una frusta in modo da farla assorbire bene ed ottenere una pastella liscia ed omogenea. La quantità di acqua necessaria dipende dal tipo di macinatura della farina, quindi è consigliabile aggiungerla poco per volta, verificando via via la consistenza del composto, che alla fine dev’essere liscio ma di una certa consistenza.

Versare poco olio in una padellina antiaderente (diametro indicativo da 16 a 20 cm) e, con l’aiuto di una patata sbucciata tagliata a metà, distribuirlo bene su tutta la superficie. Accendere la fiamma a fuoco medio e quando la padella sarà calda versarvi un mestolino di composto di farina di castagne.

Roteare la padella per distribuire il composto in modo uniforme e lasciare cuocere a fiamma bassa la crespella un paio di minuti da un lato e altrettanti minuti dall’altro, dopo averla girata con l’aiuto di un coperchio o di una spatola.

Via via che i necci sono pronti trasferirli su un piatto. Prima di versare dell’altro composto per preparare una nuova crespella, ungere ogni volta la padella con la patata passata nell’olio.

Lavorare a crema la ricotta con lo zucchero. Riempire i necci con la ricotta, arrotolarli su se stessi (o piegarli a metà tipo raviolo), irrorarli con un filo di miele e servirli caldi o tiepidi.

Note

  1. I necci tradizionalmente vengono arrostiti e non fritti, quindi l’olio usato deve essere appena un velo, giusto per “aiutare” la padellina antiaderente a non fare attaccare l’impasto. A questo proposito ricordo che si usava mettere nella padella, quando erano disponibili, delle foglie di castagno, che davano alle crespelle un piacevole aroma affumicato e allo stesso tempo evitavano che l’impasto si attaccasse.
  2. Una piccola curiosità linguistica 🙂 : il termine neccio nella zona di origine è sinonimo di castagno, la farina di neccio è infatti la farina di castagne.

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Necci toscani

 

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