Carpaccio di tonno, ricetta di mare

Il carpaccio di tonno è una preparazione di estrema semplicità ma ha due requisiti essenziali, la freschezza del tonno e la qualità dell’olio con cui condirlo: non serve quasi altro e assaporando questo fresco antipasto, decisamente estivo dato che il periodo di pesca del tonno nei nostri mari inizia a maggio, si sentirà il profumo e il sapore del mare. Per condire il carpaccio di tonno ho usato uno straordinario olio extravergine, l’Angelicum aromatizzato al limone dell’Antico Frantoio Vallone.

carpaccio di tonno

Carpaccio di tonno

Ingredienti per 4 persone

  • tonno fresco, un trancio di 300 gr.
  • olio aromatizzato al limone q.b.
  • sale integrale, un pizzico
  • un limone
  • pepe rosa da macinare q.b.
  • prezzemolo, un ciuffo

Preparazione

La prima operazione da compiere è quella di affettare il trancio di tonno, a meno che non ve lo siate fatto già affettare al momento dell’acquisto.

Per procedere più facilmente lo si può mettere nel freezer per un’oretta scarsa, in modo da rendere più compatta la carne al momento del taglio. Eliminare la pelle nera esterna, tagliare il trancio a fettine sottili e disporle via via su un piatto da portata.

Mescolare in una ciotola qualche cucchiaio d’olio, il succo di mezzo limone, una macinata di pepe rosa e un pizzico di sale integrale, quindi condire il carpaccio di tonno con questa emulsione: è importante dosare con grande equilibrio i pochi ingredienti del condimento, che devono solo accompagnare il pesce esaltandone il sapore e non prevalere su di esso.

Lasciare riposare un quarto d’ora prima di servire in tavola il carpaccio di tonno.

Nota

Ricopio fedelmente le  stesse parole aggiunte come nota ad un’altra ricetta di pesce crudo da me proposta, il carpaccio di rana pescatrice:

“Il pesce crudo ha un contenuto elevato di Omega 3, preziosissimo per il corretto funzionamento dell’organismo. Mangiare pesce crudo è molto salutare, bisogna però fare attenzione a un pericoloso ospite che potrebbe annidarsi nelle sue carni, l’anisakis o verme del pesce crudo: passare il pesce nel freezer (ad una temperatura di non meno di -20°C per almeno 24 ore) o nell’abbattitore (ne esistono ormai di ottimi per uso familiare) è l’unica maniera per eliminare questo rischio.

L’abbattitore garantisce infatti il raggiungimento rapido della temperatura necessaria ad uccidere le larve e nello stesso tempo il mantenimento delle proprietà organolettiche e delle qualità nutrizionali del pesce, lasciando intatto il sapore e la consistenza delle carni: è praticamente impossibile distinguere un prodotto abbattuto da uno non trattato.”

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