Tapas spagnole

L’origine del termine Tapas, ovvero le preparazioni tipiche della cucina spagnola consumate sia come aperitivo che come antipasti, deriva dall’antica usanza di coprire, ovvero “tapar“, i bicchieri di vino nelle taverne e nelle locande, con un piattino per evitare che vi entrassero gli insetti o la polvere.
In seguito, quel piattino, è stato riempito dalle preparazioni.

Tapas spagnole

Si tratta di piccoli assaggi, sia freddi che caldi, se consumati per l’aperitivo, che invece possono essere più abbondanti se consumati come antipasto nei ristoranti.

“Andar di tapas” significa fare un giro delle “tasche” – i classici bar spagnoli – e gustare una tapa diversa per ogni bicchiere di vino o di cerveza ordinato

Durante il nostro viaggio a Gran Canaria abbiamo spesso assaggiato le tapas… ce ne sono molte e tra questa anche il pulpo a la gallega e l’huevos rotos che trovate già all’interno della sezione ricette del blog, quelle che seguono sono le ricette di quelle che abbiamo provato noi:

TORTILLA

Tortilla di patete

Probabilmente tra le tapas è la più famosa, ma non chiamatela frittata! Si tratta di almeno due centimetri di patate e cipolle con le uova a lungo sbattute.

Ingredienti per 4 persone:

  • Patate 6
  • Cipolla bianca 3
  • Uova 6
  • Olio extravergine di oliva Q.B.
  • Sale marino Q.B.
  • Pepe nero Q.B.

Lavare e sbucciare le patate, poi tagliarle a rondelle sottili, quindi cuocerle nell’olio.

Pulire la cipolla e affettarle non troppo sottilmente e aggiungerle alle patate. Scolarle.

In una contenitore sbattere a lungo le uova e aggiungere le patate con le cipolle. Lasciarle immerse almeno per 10 minuti.

Usare una casseruola alta e stretta, con un diametro di 20 cm circa.

Mettere un cucchiaio d’olio, farlo scaldare a fiamma bassa, poi aggiungere il composto di uova e cuocere a fiamma bassa per circa 10 minuti coprendo con un coperchio più grande della casseruola.

Girare la tortilla e cuocere dall’altro lato per altri 10 minuti, sempre coperto.

La tortilla deve avere le due superfici dorate e al suo interno deve rimanere un po’ molle, con l’uovo quasi crudo.

Qui trovate il video del nostro aperitivo con tapas all'”Art 33” – Tapas bar di Arguineguin:

ALBONDIGAS

Albondigas

Polpette di carne macinata, servite con una salsa di pomodoro cotta a lungo e leggermente piccante, che tendenzialmente sono più piccole rispetto a quelle che siamo abituati a mangiare noi, spesso non superano il centimetro e mezzo di diametro.

La parola albóndiga deriva dall’arabo. I Mori preparavano la carne, tritandola e insaporendola con le spezie, per poi venderla come cibo di strada nelle strade spagnole nel XVI secolo, poi con il tempo la ricetta si è arricchita grazie all’introduzione nella cucina iberica del pomodoro.

Ingredienti per 4 persone:

Polpette

350 g carne macinata (manzo)

1 cipolla, tritata finemente

1 mazzetto prezzemolo

1 uovo

q.b. pangrattato

q.b sale e pepe

Salsa di pomodoro

400 g pomodori

1 cipolla

q.b di pepe di Caienna

¼ c.no peperoncino

q.b. olio di oliva

q.b. sale

In una ciotola capiente mescolate la carne macinata con l’uovo, il pangrattato, la cipolla tritata, il prezzemolo, il sale e il pepe. Lascia riposare per una decina di minuti.

Con il composto formate delle palline (delle dimensioni di una pallina da ping pong), passatele nella farina e friggetele a fuoco medio finché non saranno dorate (non devono essere molto cotte).

Per il sugo: tritare finemente la cipolla, soffriggerla in un filo di olio d’oliva, aggiungere i pomodori, il peperoncino, sale e pepe e lasciar cuocere a fuoco basso finché la salsa si addensa

Infine, aggiungere le polpette nella padella con la salsa, mescolare e farle scaldare per qualche minuto prima di servire.

PEPERONI DEL PADRON

Peperoni del Padron

I Peperoni del Padrón (“Pimientos del Padrón”) come tutti i peperoni hanno un’origine Sudamericana e si chiamano così perchè sono stati selezionati in Galicia diversi secoli fa, nel territorio parrocchiale di Herbón, che appartiene al Comune di Padrón, che tutti gli anni organizzano una festa in onore a questo ortaggio

La maggior parte hanno un sapore “dolce”, a volte capitano anqche quelli piccanti, e questo dipende dalla temperatura e dalla quantità di acqua e luce solare che ricevono durante la crescita.

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. peperoni del Padron
2 cucchiai di olio E.V.O.
sale grosso q.b.

Lavate i pimientos, asciugateli con della carta da cucina e mettete da parte.

Scaldate quindi una padella antiaderente con l’olio d’oliva e quando è bello caldo, unite i pimientos.

Fate rosolare a fuoco vivace per qualche minuto, mescolando di tanto in tanto fino a quando saranno ben rosolati su tutti i lati.

Coprite con coperchio e lasciate cuocere per un altro paio di minuti.

Cospargete con il sale e servite.

CHORIZO PARILLADO

Chorizo parillado

In Spagna, perché una salsiccia si chiami chorizo , deve necessariamente contenere paprika e aglio e questo lo differenzia dal chorizo ​​di altri paesi

Tra le varietà di chorizo ​​sono famose il Riojan e il Pamplona, che si caratterizza per l’utilizzo di carne tritata molto finemente. Altre famose salsicce si trovano nella provincia di Salamanca e Ávila, chiamato il chorizo ​​culare, così come a Segovia, Potes, León (con Chorizo ​​de León ) e Asturie (generalmente affumicato) e Navarra, dove la chistorra è molto popolare.

Nelle Isole Canarie viene prodotto un chorizo, noto come chorizo ​​delle Canarie (o chorizo ​​di Teror), che a differenza dei precedenti, viene utilizzato spalmato sul pane per la sua consistenza simile a quella del paté francese.

Parillado significa grigliato, percio si tratta semplicemente di grigliare il chorizo, meglio quello morbido e meno stagionato.

Altre tapas che troverete sempre in ogni locale spagnolo sono le olive al limone e l’immancabile jamon serrano tagliato a fette.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.