Il Tonno di coniglio è un antipasto tradizionale delle Langhe e del Monferrato.
✅Il suo nome può trarre in inganno, perché in realtà non è un piatto di pesce, ma di carne, chiamato così per la preparazione che rende la carne di coniglio simile in aspetto a quella tonno.
✅Un piatto di origine contadina che veniva preparato con qualche giorno di anticipo: l’olio in cui è immerso permette infatti una lunga conservazione. Nato prevalentemente per sopperire alla mancanza di pesce e più in generale per conservare a lungo la carne.
✅Il mito vuole che questo nome sia il frutto di un cosciente inganno dei frati di un convento vicino Torino, che per aggirare il periodo di ristrettezze alimentari tipico della Quaresima, lavoravano la carne del coniglio come se fosse tonno in conserva, in modo da non fare peccato.
✅A prima vista infatti non è così semplice distinguere la carne del coniglio da quella del pesce, trattata alla stessa maniera: prima bollita con spezie e odori e poi immersa in olio per la conservazione. Leggenda a parte, il tonno di coniglio si pensa essere una ricetta.
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo2 Giorni
- Tempo di cottura1 Ora
- Porzioni6 persone
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Preprarare il brodo con la cipolla, la carota, il sedano tagliato, l’alloro, il timo, chiodi di garofano, pepe in grani, sale.
Quando bolle, aggiungere il coniglio.
Cuocere 1 ora.
Lasciarlo raffreddare nel suo brodo.
Disossarlo.
In un barattolo creare strati alternati di: coniglio, salvia, aglio, olio extravergine di oliva, succo di limone, sale e pepe, fino ad esaurimento del coniglio.
Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore.
Io l’ho servito con salsa verde piemontese sopra tomini.
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Dosi variate per porzioni
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