Paska (Ucraina)

Il Paska è un dolce della tradizione ortodossa, arrivato nelle terre slave con il cristianesimo, dalla Grecia.

La versione che ho fatto io, semplice, con latte, burro, farina, zucchero, lievito e uova è quella dei greci, russi (che lo chiamano però Kulič), ucraini e bielorussi.

E la fa avvicinare più ad un pane dolce, piuttosto che ad un panettone.

Non è da confondere con la paskha (pascha o pasha) dolce del pasqua ortodossa (e finlandese) a base tvorog, smetana (panna acida), uva passa, mandorle, vaniglia, spezie e frutta candita.

A rappresentare il calvario di Gesù la cima viene solitamente decorata da una croce e una treccia (la corona di spine sul capo di Gesù).

❤Nello spirito di unione culinaria che sta caratterizzato il periodo storico che stiamo attraversando, il mio desiderio è di associare il па́ска (paska) all’Ucraina, dove è uno degli elementi del tradizionale cesto pasquale, insieme a uova, salsiccia, burro e sale e dove viene accompagnato con una salsa (hrudka o syrek) a base di uova, latte e barbabietola mescolate al rafano.

Paska è stato il protagonista anche dell’appuntamento di ViaggiandoMangiando on air del 14 aprile 2022 dedicato alla Pasqua.
Trovate il video della diretta QUI.

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni8 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaUcraina
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

1 kg farina
2 bustine lievito chimico in polvere
5 cucchiai zucchero
11/2 tazza latte
200 g burro
3 uova
1 tuorlo
1 pizzico sale
1 bustina vanillina (o stecca di vaniglia)

Strumenti

1 Teglia teglia apribile

Passaggi

Riscaldare 1/2 tazza di latte e sciogliere 1 cucchiaino di zucchero nel latte e poi cospargere il lievito. 

Lasciare riposare e attivare per 5-10 minuti, o fino a quando il lievito farà la schiuma. 

Nel frattempo, oliare una ciotola dove far lievitare l’impasto

Sbattere insieme la farina, il sale e lo zucchero rimanente in una ciotola capiente o nella ciotola di una planetaria. 

Quindi aggiungere la miscela di lievito, le uova, il burro ammorbidito, il latte rimanente e la vaniglia.

Mescolare per unire gli ingredienti. 

L’impasto risulterà umido e appiccicoso. 

Impastare nel mixer o nella ciotola per 4-5 minuti. 

Formare una palla con l’impasto e metterla nella ciotola unta d’olio. 

Coprire con un canovaccio umido e lasciare lievitare in un luogo caldo per un’ora a 90 minuti.

Sgonfiare l’impasto e trasferirlo su una superficie leggermente infarinata. 

Dividere l’impasto a metà. 

Modellare una metà a forma di disco e metterla sul fondo di una teglia.

Dividere l’impasto rimanente in 4 pezzi: 1 pezzo per la croce e 3 pezzi per la treccia.

Per la treccia: creare 3 corde. Intrecciare e disporre sopra i bordi esterni dell’impasto nella teglia.

La croce: separare in due pezzi, uno leggermente più lungo dell’altro, e creare un motivo a croce e metterla al centro dell’impasto.

Coprire e lasciare lievitare fino quasi al raddoppio. 

Nel frattempo, preriscaldare il forno a 180°.

Spennellare con un uovo sbattuto il pane prima della cottura. 

Quindi infornare per 40-50 minuti, o fino a quando il pane non sarà dorato e ben cotto. 

Sfornare e far riposare per 10 minuti. 

E togliere dalla teglia, mettere su una griglia a raffreddare completamente.

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La religione ortodossa spiegata in un libro:

Kilich, paskha, paska:

Kulich (nel senso di pane) e paskha (inteso come dolce di ricotta a forma piramidale) sono termini russi

In Ucraina la torta di Pasqua è paska e la torta di ricotta è sirna paska, mentre in Russia il Kulich o Kulič è il pane di pasqua.

La parola kulich semplicemente non esiste nella lingua ucraina.

La frase “dolci pasquali” è ad appannaggio esclusivamente dei russi.


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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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