Momos (Tibet)

I Momos sono il piatto più conosciuto della cucina tibetana, che si basa soprattutto su noodles, carne e formaggio di yak, vari tipi di pane di montagna, con influenze cinesi e nepalesi.

Nel corso degli anni, i momos hanno assunto una forma assai simile ai jiaozi cinesi, ma si pensa che per l’esattezza dovrebbero presentare una forma tondeggiante, simile ai kao-baozi musulmani ripieni di agnello.

Originariamente l’impasto era di farina d’orzo impastata con il burro yak, l’acqua e lo zucchero (tsampa).

Il ripieno è di carne e spezie, ma recentemente ne sono comparse molte varianti contenenti anche patate (o altra verdura) e/o tofu.

Cotti al vapore e a volte poi frttu, sono sempre accompagnati da una salsa di pomodoro, olio e peperoncino.

I Momos sono stati tra i protagonisti dell’appuntamento con ViaggiandoMangiando on air del 6 giugno 2022 dedicato alla “pasta ripiena”. Video della diretta QUI.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni8 persone
  • Metodo di cotturaVapore
  • CucinaAsiatica
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

500 g carne macinata di maiale (o manzo o pollo o bufalo o capra)
2 cipollotti
1 cucchiaino zenzero
1 cucchiaino coriandolo in polvere
500 g farina
300 ml acqua
1 spicchio aglio

Per la salsa:

2 pomodori
4 peperoncini
q.b. olio di semi di girasole
4 spicchi aglio
2 cucchiai salsa di soia
1 cucchiaino zenzero in polvere
q.b. sale

Passaggi

Preparare il ripieno mescolando la carne trita con il cipollotto, l’aglio, lo zenzero e il coriandolo.

Impastare la farina con l’acqua.

Ricavare un impasto liscio ed omogeneo. avvolgere con un cannovaccio e fare riposare per mezz’ora.

Stendere l’impasto.

Ricavare dei cerchi del diametro di 5 cm.

Riempiere ogni cerchio tenendolo sul palmo della mano, chiudere unendo i bordi fra loro. (piegarli leggermente con pollice e indice).

Continuare a sigillare i bordi per tutta la circonferenza tenendo fermo il pollice.

Usare l’indice per afferrare la parte di impasto e “pizzicarla” alla prima piega

(purtroppo la farina di grano saraceno non vi aiuterà ad avere una consistenza liscia perché priva di glutine tenderà a sgretolarsi, regolatevi con più o meno acqua) .

Per la cottura al vapore: 30 minuti nella vaporiera o a bagnomaria.

Servire caldi.

Per la salsa: scaldare l’olio, aggiungere l’aglio tritato.

Tritare i pomodori e i peperoncini (dopo avervi tolto i semi).

Aggiungere pomodori, peperocini, salsa di soia, lo zenzero, lo zucchero e il sale. Cuocere per circa 5/8 minuti,

Fare raffreddare quindi frullare con un frullatore a immersione.

Ne ho preprato anche una versione senza glutine sostituendo la farina con quella di grano saraceno dal tipico colore scuro. La lavorazione è sicuramente più complessa perchè l’impasto tende a sbriciolarsi.

Il Tibet:

“Sette anni in Tibet” vi conquisterà raccontandovi le tradizione tibetane.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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