L’Amaranto Burger nasce per festeggiare il National Burger Day che si svolge ogni anno ad agosto, il giovedì prima della fine della mese.
Si tratta infatti di un Burger vegetale di amaranto e patate in un bun classico con sesamo, base di senape di Digione e callaloo giamaicano.
❓Che cosa è il callaloo❓
Un popolare piatto di verdure dei Caraibi, con molte varianti a seconda della disponibilità di verdure locali. L’ingrediente principale è un ortaggio a foglia verde autoctono, tradizionalmente amaranto (conosciuto con molti nomi locali tra cui callaloo ed inteso come la pianta che poi fornisce i semi noti come pseudocereale ), foglie di taro (conosciute con molti nomi locali, tra cui cespuglio di dasheen, cespuglio di callaloo , callaloo o cespuglio ) o Xanthosomafoglie (conosciute con molti nomi, tra cui cocoyam e tannia)
Questo, come nel caso di molti altri piatti caraibici, è un residuo della cucina dell’Africa occidentale.
Mentre i giamaicani tendono a cuocere a vapore le foglie di callaloo con pomodori, sale, peperoni, cipolle, scalogno, con o senza pesce salato, i trinidadiani e i Saint Lucian usano foglie di callaloo, gombo, latte di cocco, zucca, cipolle, peperoni, condimenti locali e spezie.
Trovate la ricetta sul blog:
Ingredienti
Passaggi
Bollire le patate e l’amaranto.
Prima di cucinare i semi di amaranto lavarli accuratamente con abbondante acqua e scolarli con un colino a maglie fini, successivamente l’amaranto va bollito in un volume di liquido pari a 3 parti d’acqua per ogni parte di amaranto, con un cucchiaino di sale fino ad assorbimento totale dell’acqua. Dopo la pentola va coperta e i chicchi lasciati riposare per 10 minuti.
Mescolare le patate schiacciate all’amaranto e formare dei burger circolari.
Tostarli su una piastra bollente.
Preparare il callaloo come da ricetta QUI.
Assemblare il panino:
– base senape di Digione
– callaloo
– burger di patate e amaranto.
Chiudere e tostare il panino.
Che cosa é l’amaranto?
L’amaranto è una pianta originaria del Messico, dai chicchi commestibili e usualmente consumati in modi simili ai cereali, ma si tratta di uno pseudocereale, come la quinoa, il grano saraceno e la chia.
Maya ed Atzechi ne consumavano semi e foglie e il suo uso era complementare a quello del mais.
Definito “grano degli dei”, svolgeva un ruolo primario nelle cerimonie religiose e nei giorni di festa veniva impastato con la farina di mais e utilizzato per costruire degli idoli.
E fu proprio il legame con gli dei che l’ha portato all’ estinzione, la coltivazione venne vietata dagli inquisitori spagnoli cattolici che lo fecero sostituire con sementi europee.
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