Il Limoncello

Durante il nostro viaggio in Costiera amalfitana per il capodanno 2018, non poteva mancare un classico della cultura partenopea, ad ogni fine pasto, per digerire i sempre ottimi e abbondanti piatti assaggiati… il limoncello (o limoncino), liquore dolce ottenuto dalla macerazione delle bucce di limone in alcol etilico.

Originario della penisola sorrentina, per legislazione merceologica dev’essere ottenuto con l’utilizzo di limoni IGP coltivati nella stessa zona, ovvero della varietà: sfusato amalfitano o femminiello sorrentino.
Il vanto della sua scoperta è ancora conteso tra le popolazioni che vivono sul territorio: Capri, Amalfi e Sorrento sono i tre capostipiti del limoncello ma, con tutta probabilità, non sarà mai possibile stabilire con precisione il luogo esatto della sua formula originale.

Non è assolutamente chiaro quali siano le proporzioni degli ingredienti, i tempi di infusione e la durata di maturazione della bevanda arcaica.

Gli ingredienti sono: flavedo della buccia di limone (ovvero solo la parte superficiale gialla, senza quella bianca invece definita albedo), alcol etilico a 95°, acqua e zucchero.

Nella foto quello bevuto a Napoli, al ristorante Addoré durante il nostro viaggio nel settembre 2022.

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo7 Giorni
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioniper circa 2l di Limoncello
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 10Limoni non trattati IGP (maglio se di Sorrento o di Amalfi)
  • 1 lalcol etilico a 95°C
  • 600 gZucchero
  • 1 lAcqua

Preparazione

  1. Lavate e asciugare accuratamente (ma senza strofinare!) gli agrumi, (andrebbero lavorati entro 24 ore dalla raccolta).

    Sbucciateli con un pelapatate eliminando solo la parte gialla e lasciando quella bianca e spugnosa sul limone.

    Inserite le scorze di limone in una barattolo di vetro con chiusura ermetica e fatele macerare nell’alcol puro per circa 7 giorni in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Scuotete il barattolo ogni giorno per far amalgamare bene gli ingredienti.

    Trascorso il tempo necessario filtrate il liquido con un colino e subito dopo preparate lo sciroppo. Mettete in una pentola l’acqua e lo zucchero e portate a ebollizione, mescolando di continuo fino a che lo zucchero non sarà completamente sciolto.

    Lasciate raffreddare e unite lo sciroppo al liquido aromatizzato con lo scorze di limone, mescolate bene.

    Procedete a filtrare il limoncello aiutandovi con un colino e un altro recipiente capiente e versatelo in una o più bottiglie di vetro sterilizzate e con chiusura ermetica.

    Conservate il luogo fresco e al buio per almeno 30 giorni prima di consumare.

  2. Limoncello tra le vie di Spaccanapoli…

NOTE:

E’ sconsigliabile consumare il limoncello fresco, sarebbe meglio che maturasse per il tempo necessario ai cambiamenti molecolari di talune sue sostanze.

Un elemento chiave del successo di questo liquore risiede nel modo in cui è servito al tavolo: freddo (può anche essere consumato a temperatura ambiente, ma il suo gusto sarà più dolciastro).

In seguito alla popolarità raggiunta dal Limoncello in Italia, anche gli Stati Uniti hanno iniziato a produrre limoncello, usando i limoni della California, che equivalgono al 90% della produzione nazionale.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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